Monastero SS. Salvatore, Grandate
In monastero
Settimana Santa in Monastero
"A piedi sui sentieri della preghiera": proponiamo una serie di brevi meditazioni sulla spiritualità e la preghiera, accompagnati da San Benedetto e Madre Mectilde de Bar.
"Sulle orme di madre Caterina Lavizzari"
lunedì - martedì - mercoledì - venerdì - sabato: celebrazione Eucaristica, ore 7.30
giovedì e domenica: celebrazione Eucaristica, ore 9.00
Orario della preghiera comunitaria della Liturgia delle Ore
Tutti i sabato sera, alle ore 20.30, la comunità monastica celebra l'ufficio di lettura in preparazione alla liturgia domenicale.
Incontro oblati _ prossimo incontro 16 aprile
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Domenica delle Palme, anno B, 24 marzo 2024
In questa Domenica delle Palme ci vengono presentate due folle: quella che acclama Gesù mentre entra nella città di Gerusalemme e quella che grida a gran voce per farlo crocifiggere.
È la stessa folla? Sono le stesse persone? I discepoli sono presenti anche nella seconda? E io, ho il coraggio di stare con Gesù?”.
Cosa sarebbe accaduto se gli uomini avessero accolto e creduto al messaggio di Cristo? “Sarebbe avvenuto ciò che questo messaggio aveva annunciato: “Il Regno di Dio è arrivato, cambiate la vostra mentalità (convertitevi) e credete nella buona novella” (Mc 1,15). Il Regno di Dio sarebbe venuto, sarebbe entrato nella realtà storica”, dice Romano Guardini.
Di certo Gesù è morto una volta sola in croce, ma io sono sempre davanti alla possibilità di accoglierlo o rifiutarlo, la venuta del Regno continua a dipendere dalla mia decisione di fare o meno sul serio. Il mio non essere degno è riconoscere la mia incapacità a restare salda, ad avere pazienza che la mentalità si può cambiare poco per volta riponendo fiducia in Colui che solo sa di cosa abbiamo davvero bisogno: essere rivolti al Padre proprio come ha fatto Gesù, per vivere della sua vita, amati e amando.
Ecco allora che l’invito che la nostra madre fondatrice aveva rivolto alle sue figlie tanti anni fa, è rivolto oggi a me: “Quanto è santo questo giorno, sotto tutti gli aspetti! Cosa vi è di più consolante che il vedere l’entrata che fa oggi nostro Signore nella città di Gerusalemme, che il contemplare questo Re mite e buono venire a noi sul puledro di un’asina? Andategli incontro gettando davanti a lui il mantello dei vostri affetti e la palma della vittoria che avete riportato sulle vostre passioni e cattive abitudini. Tutte vi siete comunicate, e questo ammirabile Re ha fatto il suo ingresso in voi, che lo avete incontrato recando la vostra palma. ma lui, cosa viene a fare? Viene per regnare. È Re, ma un re mite e indulgente… Il regno di Gesù sta nei nostri cuori: là egli vuole regnare, ve lo ripete di nuovo… Andate, con la palma in mano, inneggiando: “Osanna” e pregatelo che regni nei vostri cuori, poiché non viene che per questo… andate a lui in tutta semplicità: non occorrono tante cerimonie con Dio. Non potete immaginare il piacere che ha nel vedervi ai suoi piedi, con semplicità e fiducia. State attente a non lasciarlo andar via”. (madre Mectilde de Bar)
Non sono solo belle parole, ma un desiderio, affinché la Pasqua tocchi la nostra vita e ci doni di tornare sempre nella nostra Galilea per ricominciare a seguire Gesù sempre e di nuovo con un cuore disposto a lasciarsi plasmare.
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La profezia non consiste nell'indovinare il futuro, ma in una lettura del presente che sappia di futuro possibile. L speranza non è fantasticheria, ma è la virtù di chi nell'oggi riconosce il Regno che viene. ("Disinnescare futuri", di Manuel Belli, rivista di liturgia pastorale n.358)
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