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giovedì 18 giugno 2020

MANTRA 2



MANTRA
DATO CHE IL PROGETTO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE NON CORRISPONDE ALLA NORMA DELLA CREAZIONE DIVINA, NON ESISTE - PERCIO' E' NULLO.

-In base al presupposto che la creazione tutta, è fondata sull'Ordine Divino, che ne è l'origine e rende possibile la forma stessa, e che nella sua naturale concezione ed emanazione si attua per mezzo di Saggezza Universale infinita, Amore Universale infinito, Creazione Armonica infinita; 
tutto ciò che non rientra nella siffatta norma, non corrisponde a realtà, perciò non è reale.
- La componente creativa umana o subumana che genera separazione, dominio e sofferenza, nasce nella mancanza di autocoscienza della suddetta norma, perciò è  una componente irreale, nella norma della creazione Divina che si fa forma, disegno, sogno divino, non esiste.
- Ora, potresti pensare che come singolo non sei sicuramente in grado di annullare un progetto di tale portata, planetariamente pensato. 
Il punto infatti, in questo momento storico, non è tanto la quantità, se così si può dire, di Saggezza che hai, o la quantità di fiducia in te stesso che hai, la loro ricerca rappresenta la via stessa. 
Fondamentale importanza investe ora la possibilità evolutiva di ogni uomo, l'evoluzione individuale collettiva.
 - La ricerca interiore, la meditazione, la Consapevolezza sono le vere armi del cambiamento globale!

DATO CHE IL PROGETTO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE NON CORRISPONDE ALLA NORMA DELLA CREAZIONE DIVINA, NON ESISTE - PERCIO' E' NULLO.
ripeti questo mantra più spesso che puoi








martedì 16 giugno 2020

MANTRA



Ogni pensiero, parola, segno si attuano eternamente in Lui
Ogni pensiero, parola, segno che non risplendono della Sua Luce non esistono in Lui, perciò in Lui mai nascono
Ogni pensiero, parola, segno nascenti in Me, attuano la Sua Luce.

 Con questo mantra, che se ripetuto spesso durante il giorno ti Risveglia, voglio dire che ogni cosa creata è un pensiero eterno del Creatore, che Egli solo in termini di eternità attua ogni cosa, perciò Tu sei eterno, perciò Tu sei, alla Fonte Lui.
Voglio inoltre dire che ogni tuo pensiero che non sia pace, amore, saggezza, e bellezza, non è nato in Lui, bensì dalla dimenticanza di essere Lui e Lui creato. Perciò posso dire che puoi cancellare dalla tua vita ogni dolore se solo ti immergi nella coscienza di essere un Suo pensiero eterno, il Suo corpo eterno, la Sua Realtà eterna, la Sua Luce eterna, il bene eterno, la gioia eterna....
In questo modo ogni forma pensiero, parola, segno creativo che causa sofferenza in Lui/te si estinguono né mai nascono.

Ti voglio dare anche un mantra per questi tempi, se lo vuoi "cantare" dentro di te:

Ogni pensiero, parola, segno del presunto nuovo ordine mondiale di dominio e sofferenza, in Lui mai nascono, perciò si annullano!

OM OM OM 


giovedì 4 giugno 2020

PENTAFOGLIO - seconda parte, il Sé Superiore

PENTAFOGLIO seconda parte - il Sé Superiore



Caro lettore, nell’articolo precedente ho portato la tua attenzione all’osservatore. Il quadrifoglio- struttura, la realtà fisica, che si fa pentafoglio- osservatore, conoscitore di sé stesso.

Voglio portarti oggi più in profondità, a scoprire il senso più profondo del simbolo.

La foglia quinta si erge dal centro del quadrifoglio, ed ora partiremo proprio dal punto di origine della quinta foglia.

La tua natura abbiamo detto è realizzata e resa consapevole per mezzo dell’esperienza di vita dell’io, perché goduta e amata e per ciò resa cosciente. Per mezzo dell’integrazione dell’amore verso te stesso, scaturito dalla possibilità che ti sei concesso di amarti e di realizzare le aspirazioni del tuo cuore, ti sei riconosciuto. Ora è proprio da questa accettazione totale di te come umano che il cuore pulsante dall’universo/amore in te può esternarsi. E’ dal centro del tuo quadrifoglio, il tuo cuore, che scaturisce ora l’Amore più grande, quello Divino che tu hai permesso di rivelare, di rivelarsi.

L’amore per te stesso ha inondato la tua mente che è divenuta creativa e quieta, ed essa ha conosciuto il proprio Sé, cioè la Fonte del proprio esserci.

Il Sé infatti sei tu all’Origine di te stesso, nell’emanazione di Armonia Creativa Eterna che ti crea costantemente.

Sei tu alla Fonte dell’Amore che hai permesso la tua manifestazione nella materia.

Gentile si alza verso il cielo, il quinto petalo, si lascia toccare e attraversare dall’aria e dai raggi del sole, è nella pace della mente. Guarda in basso e vede sé stesso proiettato nella natura vivente: il tuo corpo, il quadrifoglio.

Come vede sé stesso manifesto, la propria Natura Divina manifesta?

Naturalmente vede che quel sé stesso proiettato è appunto la propria natura, ed in quanto, natura di Armonia Creativa Eterna si percepisce come proiezione fatta d’amore, creatività, eternità.

Non prova disgusto, giudizio, paura, separazione nascente da pensieri catalogatori.

No, il tuo Sé in quanto tale è cosciente che ogni cosa emanata è amata, la sua epifania in te come corpo-mente, nell’unione di io + Sé è subito unità di corpo e anima - è subito unione.

Dio non divide, non giudica. Egli crea eternità, permeata di Amore eterno, di pensiero eterno, di azioni eterne. Ogni cosa in Lui è Eternità.

Perciò tu, proiezione creata del pensiero di Dio, sei in ogni tuo aspetto, eternità e Amore. Perciò Tu, essenza manifesta, sei Lui nella tua Reale natura silente, originaria e sei Lui nella pulsazione di eternità creata.

La quinta foglia è fusione è Ri-unione.

Ora che ti se riunito, che hai compreso di esserti co-creato, sei cosciente di creare, sei cosciente che la realtà emanata nasce in te e quando essa siffatta compare, sai che il mondo in te nascente è rappresentato da ogni cosa che vivi, che esperisci. Ora puoi condividere il tuo sapere, il sapere di essere co-creatore del mondo, puoi condividere affinché ognuno sappia, a sua volta di esserlo.



VISUALIZZAZIONE

Se guardi questa immagine dal basso vedi il pentafoglio come simbolo del tuo corpo/mente, emanato dal Sé Superiore fonte dell’Anima Umana, emanato a sua volta dal Creatore, lo Spirito che da origine ad ogni cosa creata ed eterna.


Sei stato creato a Sua immagine e somiglianza.

Egli ha pensato a te, umano, in termini di eternità, in quanto Egli pensa soltanto in termini di vita eterna, in quanto Egli è Eterno.

Perciò tu sei un idea di eternità, nato per essere struttura perfetta ed eternamente creata. Il Creatore pulsa in te incessantemente, sei sempre nuovo, ad ogni istante e contemporaneamente eterno, come Lui mai nato. Il momento in cui sei cosciente di essere creato (e mai nato in quanto Dio) è quando hai lanciato il tuo sguardo, la tua antenna di ritorno all’origine e hai compreso di essere Fonte e Fiume. Questa è la grande dimostrazione della esistenza di Dio nell’uomo. Se non fossi Lui, non potresti “vederlo”, non potresti “Pensarlo”.


MEDITAZIONE

1- Osserva ora con gli occhi chiusi, la tua antenna di Luce che dal Sahasrara (settimo chakra, all’apice della testa) sale e giunge fino al Creatore. Prendi coscienza della pulsazione divina eterna che giunge, che è in te e che costantemente, eternamente ti crea nella Sua norma di Amore, Bellezza, Sapienza, a Sua immagine.

Ricorda, Dio quando ha creato l’uomo ha agito nell’eternità, tu sei, tu pulsi eternamente della e dalla Fonte!

Respira e rimani quanto vuoi in questa profonda meravigliosa rivelazione.


giovedì 14 maggio 2020

PENTAFOGLIO l'osservatore




In un articolo di qualche anno fa scrissi a proposito del quadrifoglio descrivendolo, in sintesi, come la volontà della natura di mantenersi in atto, di dichiarare la sua presenza, e persistenza nella natura stessa. Il numero 4 così come la forma geometrica del quadrato sono infatti simbolo di concretezza, di solidità, di strutturazione, di presenza di un determinato progetto reso cioè manifesto e stabile.
Oggi si presenta una nuova escursione. Il passaggio dal 4 al 5.
Trovo un pentafoglio, o quintifoglio che dir si voglia.
Premetto che la mia interpretazione si rivolge ai legami simbolici fra natura e mente umana, non alla biologia o alla matematica.
Nel pentafoglio consideriamo il 4, cioè struttura, realizzazione e solidificazione del progetto. Al centro dei suoi 4 petali si erge una nuova foglia, essa è l’osservatore che scruta dal di sopra della sua propria natura. L’aspetto importante qui è proprio la presa di coscienza di ciò che si è creato, cioè sé stessi, perché la fogliolina nuova, al centro, è parte integrante del suo quadrifoglio.
A questo punto la mente osserva sé stessa, ciò che essa è, come si è mossa, cos’ha creato, quale forma, quale struttura, riconosce sé stessa! Questo è un passaggio fondamentale per ogni processo evolutivo affinché tutto non scorra soltanto sul piano inconscio e spesso anche doloroso. La crescita personale, così come qualsiasi cosa si intraprenda nella vita, richiede di essere riconosciuta e soltanto dalla presa di coscienza so ciò che si è fatto, è possibile proseguire verso nuovi orizzonti, incrementando l’infinito processo creativo umano e naturale.
In questo momento di profondo, rivoluzionario cambiamento della società, e allo stesso tempo di profonda introspezione a causa degli eventi in atto, non posso che sperare che ognuno possa emergere, al centro di sé stesso, vedere sé stesso, realizzare i propri desideri qui, in terra, nella materia, perché è qui che si è realizzato ogni progetto divino. Riconoscendo la bellezza e il naturale diritto di esserci così come natura ha creato, scoprendo che è l’amore che mantiene e per mezzo del desiderio perpetra e ricrea eternamente la vita. L’amore è il perno, è la via di mezzo per essere felici qui, ora, in ogni momento, nel tuo corpo, anima e spirito.

Adesso, dopo aver visto, amato e realizzato te stesso, sapendo che i desideri umani realizzati sono la porta per i desideri Supremi, vissuti in connessione con la natura e le leggi universali dell’amore e della creatività armonica infinita, hai allontanato la paura e con cuore gonfio di gratitudine hai integrato il coraggio di essere sempre autentico. Ora che hai capito che essere qui, sulla terra, nella materia, è il fattore determinante, che fa la differenza nella natura di un angelo, perché ti sei manifestato, ti sei fatto quadrifoglio, e quindi hai scelto si realizzare i tuoi desideri di umano, per poter essere pienamente quadrifoglio, e poterti perciò amare in quanto umano; allora adesso puoi essere pentafoglio.
Il pentafoglio diventa metafora dell’osservazione del sistema, il quadrifoglio della struttura sociale e politica con i suoi 4 pilastri. Se sei riuscito a riconoscerti, a vedere che esisti come essere perfetto, creato da Dio, e mantenuto in atto dal tuo amore per la vita che sei, ora puoi vedere e comprendere cosa accade nella struttura umana proiettata nella collettività. Amando e realizzando te stesso come Umano hai conosciuto l’umanità ed ora puoi scegliere dove vuoi stare.
Osa, credi nel corpo quadrifoglio della tua appartenenza umana.
E’ tempo di imparare a Vedere, di scegliere l’umanità vera, libera e realizzata nella sua profonda natura creatrice. Scegli la famiglia umana ed insieme ai tuoi fratelli, su quali pilastri o petali, costruire il tuo presente.
Shanti OM: che la vibrazione pervada ogni cosa consapevolmente!!!

venerdì 8 maggio 2020

ESSERE SEMPRE CENTRATI E CONNESSI

                                                                                                                    Se sei una persona che utilizza la meditazione nella propria vita, ti dedico alcune righe per darti una tecnica semplice ma di grande efficacia quotidiana.
Si tratta di sincronizzarsi con le forze planetarie di Gaia, che è la sorgente spirituale del pianeta, con il sole, sorgente spirituale dell'Anima, con il DNA, sorgente del corpo fisico.
Attraverso la ri-connessione con Gaia, puoi sentire incrementata la tua energia vitale, la centratura o stabilità, ti senti sereno, sei in armonia con il tuo agire, ogni giorno, in ogni tua azione. Qui in terra l'anima si è incarnata per realizzare l'eternità, per plasmare creativamente la vita eterna. E' rendendo fertile il tuo terreno umano, collegandoti perciò con la madre che ti nutre ogni giorno, che il tuo essere multidimensionale si può esprimere, affinare, sensibilizzare e rinascere a nuova vita, guarire e gioire. 
Attraverso la ricalibratura col Sole ti riunisci alla matrice dell'Anima, della Luce che si è plasmata nel mondo attraverso te e tutto. Così fuoco (Sole) e acqua(Gaia) si fondono dando vita a te, ogni giorno, equilibrandoti nell'unità delle polarità creative che insieme, cioè in armonia, rendono la tua mente e il tuo cuore limpidi e pieni di amore.
Attraverso la sincronizzazione con il DNA, naturalmente riorganizzi i flussi e i processi del tuo corpo, che allineandosi con cielo (Sole) e terra (Gaia), si rigenera, si riattiva, si riorganizza in funzione della tua volontà di Vita Eterna.
Tre in uno: Padre, Madre, Figlio, uniti - sempre. 
Ora ti spiego come fare.
Ogni giorno, più volte che puoi durante la giornata, anche se stai camminando per strada o se stai guidando, concretizza mentalmente le seguenti affermazioni : 1)  sincronizzazione con Gaia Matrix.........attendi la sincronizzazione, come la percepisci tu.
2) sincronizzazione con Matrix Solare........
3) sincronizzazione con Matrix DNA.........
4) allineamento e sincronizzazione Gaia - Sole- DNA
Continua quello che stavi facendo, il tuo lavoro, le tue faccende quotidiane mantenendo la presenza nell'ascolto, la centratura e cerca di vedere che tutto il mondo, che tutti gli esseri vivono di questa connessione. 
Nel prendere coscienza profonda di questa ulteriore informazione, infondi  e condividi l'eternità nel mondo!!!!


domenica 3 maggio 2020

OTTIMIZZARE IL PRESENTE, RIORGANIZZARE IL FUTURO



Esercizi di concentrazione utili per lo sviluppo creativo.
Durante i 5 minuti di concentrazione, ascoltata ciò che provi, le sensazioni, osserva i pensieri se emergono.  
Scrivi se vuoi il risultato della tua esperienza in questa concentrazione sui commenti di blogger!

domenica 15 marzo 2020

MEDITAZIONE PUBBLICA 01.03.2020 L’ALBERO DELLA VITA DELL’ITALIA E LA SUA SHAKTI


DHYANA YOGA meditazione per crescere nell'Amore e nell'auto guarigione

Quando si tratta di osservare gli aspetti della mente che non scorrono lungo delle traiettorie di benessere, di gioia, a favore di tutti, per l’evoluzione di tutti, l’unica cosa che resta da fare è riconoscere che al di là di quel segmento di mente che crea oscurità e problematiche, rimane e permane sempre lo stato della creazione, della naturalezza, della verità e della bellezza. Il nostro compito come persone che sono in una strada di ricerca e di evoluzione è proprio quello di collegarci alla Luce. Possiamo vedere la mente dell’Italia in questo momento, così come possiamo vedere la nostra mente e metterli a confronto come due parallelismi. Possiamo immaginare una sfera dove la propria mente è un fiore della vita tridimensionale, o meglio multidimensionale, cioè è un’onda di forma creata nell'ambito della Creazione Divina, di conseguenza quell'onda di forma è progettata sullo stato dell’armonia. Se immaginiamo il fiore della vita come la Matrix della creazione, all'interno di esso possiamo generare e costruire ogni cosa e ogni forma vivente, possiamo metterci le nostre forme pensiero, gli oggetti della nostra vita, gli oggetti della natura, qualsiasi forma dell’esistenza, del creato, della creazione. Possiamo immaginare il nostro progetto inserito in un’onda di forma armoniosa eternamente in atto che fa parte della vita eterna che non si esaurisce mai, che non cambia mai che non si modifica mai. È come il terzo filamento del Dna che è quella porta che si apre, quel fiore di loto che si apre ma non si modifica. Arrivano le informazioni dai filamenti spirituali, questa porta si apre, è pronta perché arrivano le informazioni e le manda ai due filamenti del corpo fisico, dell’ereditarietà senza mai cambiare. Allo stesso modo, il fiore della vita, possiamo immaginarlo come un fiore di loto che si apre e non cambia mai: arriva la pioggia, arriva il vento, batte il sole, arrivano gli elementi della terra e lui rimane sempre uguale. Se attraverso le radici, questo fiore di loto prende un batterio, noi continuiamo nonostante il batterio, a vedere sempre questo fiore di loto bellissimo, vediamo il batterio (per esempio) che è lì nella radice sotto il laghetto che va in qualche modo a inquinare lo stato di salute di questo fiore. Quindi noi cosa faremo? Non ci concentreremo sul fiore dicendo: ”ecco, il fiore di loto è un batterio!” non diciamo così giusto? Noi diciamo: “il fiore di loto è un fiore di loto e il batterio è qualche cosa che si è insinuato dentro”. Quindi la nostra idea è: “voglio far vivere bene la mia piantina”; quindi le darò del sole, dell’acqua nuova, gli parlo, gli manderò delle energie di guarigione, ma la mia attenzione rimarrà al fiore perché io sono cosciente che la realtà del fiore è il fiore non il batterio. Allo stesso modo possiamo vedere il fiore della vita con tutte le cose/forme create dall'essere umano, nato anch'egli in seno al Creatore, dal Suo Spirito, che è il Suo Potere Creativo e di conseguenza anche se nelle cose create dall'uomo si insinua un batterio noi dobbiamo sempre vedere lo stato dell’armonia, l’onda di forma originaria, è su quella che dobbiamo concentrarci, con il progetto di ripristinare quello stato. Perciò non vedremo come realtà, come dato di fatto, non ci identificheremo sul batterio, perché sappiamo che è solo un’interferenza che va dissolta. Così la mente rimane concentrata su quello che è il bene che è l’onda di forma originaria. Allo stesso modo quando si vedono che ci sono dei problemi non significa essere anarchici se non ci interessiamo del male, se non entriamo nella rabbia, nel conflitto, non significa essere menefreghisti, significa essere consapevoli, sapendo che comunque sia anche se si è insinuato un demone, la realtà dell’onda di forma che da origine alla mente, al pensiero è l’onda di forma originaria cioè lo stato dell’armonia dell’evoluzione eterna, della creatività infinita, questo è il progetto della mente pensato dal Creatore, realizzato e manifestato attraverso i creatori che sono appunto gli esseri umani. E il Creatore è come se si dividesse in infinite scintille e dal suo stesso essere fiore di loto è come se si dividesse e ogni suo petalo che si sparge nell'universo è a sua volta un fiore di loto. Ricordiamoci perciò di rimanere concentrati sull'onda di forma originaria cioè quella che “Io in Realtà Sono”. Io che sono quel petalo del Fiore di Loto divino, sono anch'io stessa sostanza del fiore di loto, mi ricorderò questo per cercare di trasformare i contenuti negativi o le cose, i batteri che si sono insinuati, altrimenti se credo nella realtà di quel batterio (anche se è solo un pensiero, un’onda di forma aberrata), mi identifico in esso e perdo la grazia.
È fondamentale per non creare dualità, altrimenti incominciamo a giudicare e creiamo a nostra volta dualità.
Voi direte: “però Tizio, con tutti quei video…” si, è vero, Tizio è uno che informa e a ragion veduta perché per esempio, parlando di questi giorni in cui ci invia tutti questi video su questa mente italiana che è infestata da parecchi batteri o “virus” concentrarsi sul bene non vuol dire non rendersi conto che esiste questa realtà di fatti, perché l’ignoranza che fa si che la paura prevalga e domini le menti. Quindi sapere è bene, conoscere è bene però dopo da dove agisco? Agisco sempre dal Bene Supremo. Se io penso: “cosa posso fare per questa gente del mondo che crea il bello e il cattivo tempo, cosa posso fare? Cosa gli mando? Una saetta di Giove che li stronchi? Una maledizione? Così facendo ho distrutto la creazione, ho messo in atto un processo distruttivo. Capendo questo cercherò di mandare onde di Luce e di amore affinché magari quel batterio si stacchi e non trovi più pane per i suoi denti. L’intento è che queste menti corrose da parecchi batteri si stacchino tramite la luce, ma non la distruzione, altrimenti diventiamo anche noi violenti, accumuliamo rabbia, rancore, altrimenti entriamo anche noi in contatto con qualche batterio che si chiama rabbia, che si chiama dolore, che si chiama rancore e quindi ci mettiamo sullo stesso piano con obiettivi differenti ma sempre utilizzando sentimenti negativi, cioè nocivi!.



Veniamo all'albero della vita dell’Italia. Negli anni abbiamo lavorato sull'albero della vita e notiamo oggi che i fatti cominciano e si diramano a partire dalla parte del nord Italia perché il nord è proprio la zona del pensiero, del sapere, della conoscenza e quindi dei poteri della materia.
Infatti è qua che c’è più lavoro che altrove.
Il sud che invece rappresenta il potere creativo, è e dovrebbe sopratutto essere, la parte dell’Italia dedita all'azione. Il centro Italia rappresenta invece il fiore dell’anima, dei sentimenti e dovrebbe manifestare tutta la dimensione dell’amore; beh, d’altra parte c’è il Vaticano, Roma che è amor scritto al contrario. Vediamo invece che le cose si manifestano in modo malsano, sono “piene di virus”, l’Italia è come un mobile pieno di tarli al suo interno. Noi però che camminiamo nella ricostruzione dell’armonia, vediamo che il disegno originario, il disegno che l’essere umano ha intuito creando questo albero, collegandosi alla matrice della creazione, è e rimane pur sempre un disegno di armonia dove tutte le parti cooperano con le altre parti, dove non c’è una separazione in questo flusso che parte da Keter (la corona), e va giù e torna su incessantemente…è tutto unito.
Non c’è sapere senza amore, non c’è amore senza azione quindi tutto resta sempre ciò che essenzialmente è. Parlavo ieri con Tizio e dicevamo che ai tempi di Krishna circa 5.000 anni fa, si facevano anche allora le guerre. Oggi siamo ancora qua e facciamo le guerre, il batterio è ancora dentro, quella dinamica ancora non si è spenta, continua sempre ad agire questo discorso del conflitto, secondo la quale legge, per avere qualcosa devo distruggere qualcos'altro. Io mangio te, tu mangi me, e per questo motivo la vita attuale è basata sul vampirismo, perché è sempre un prendersi qualche cosa di qualcun altro invece che attingere a quello che è disponibile senza distruggere qualcos'altro, tutto si attua attraverso il: “per avere qualcosa porto via qualcosa a qualcun altro”.

Il disegno è quello che è, imprecisissimo, comunque sia il centro è proprio la sefirot n. 6 (zona di Roma) che è la sefirot dell’anima. L’energia parte dall'1 (il centro del nord Italia) che è Keter, poi abbiamo la zona del Veneto, Trentino la sefirot 2 che rappresenta la mente spirituale, poi la sefirot 3 (Lombardia, Liguria) la mente razionale, logica. Poi si scende passando dalla sefirot numero 11 (zona Toscana,). Essa è la sefirot segreta, quella del terzo occhio è il chakra dell’apertura della coscienza, la visione interiore e per questo segreta, perché si apre nella visione di ciò che non è visibile ai sensi, cioè la materia, bensì al mondo sottile dell’energia delle dimensioni. Curiosità: la maggioranza dei centri di meditazione italiani sorgono per lo più in quest’area.
Si procede verso la numero 4 (Marche) che rappresenta la dimensione della zona del cuore dove ci sono i sentimenti. Questa sefirot è legata ai sentimenti verso gli altri, i legami collettivi, l’amore più universale, le azioni fatte per ideale, etica e così via in funzione di un bene comune; mentre la sefirot 5 (nel mare fra la terraferma e la Corsica) è la forza, così chiamata perché è legata ai rapporti umani individuali, famigliari, intimi, dove la forza d’animo controlla e dirige l’amore in funzione dell’equilibrio emozionale e affettivo. Poi si passa attraverso il 6 che è l’anima dell’Italia (lì c’è Roma ) l’Anima è il fulcro,è la manifestazione, il cuore di ciò che si è creato. Questo è il fiore che fa da unione di tutti i centri, è la retta via, la via di mezzo alla quale attenersi per ritrovare sempre la strada verso casa in ogni momento della vita e si chiama amore. Ecco perché il potere spirituale in Italia risiede proprio li.
Le sefirot 7 e 8 posizionate sulle anche nell'essere umano, i due centri sono legati al bacino, all'azione, alla creatività, si trovano rispettivamente in Puglia e nel mare che bagna la Campania. Esse rappresentano la forza vitale,l’esprimersi dell’energia primordiale di un paese, delle emozioni che questa natura primordiale e istintiva scatena in base alla possibilità e alla modalità in cui questa forza può agire. La sefirot 7 in funzione degli obiettivi sociali quali cooperazione, produttività e lavoro, l’altra più incanalata all'espressione creativa, condivisione artistica, procreazione e così via.
Più sotto, la sefirot 9 (zona fra Napoli e Salerno, Campania). Qui agisce il puro potere creativo, la forza sessuale primordiale, il potenziale creativo ed evolutivo per eccellenza, la divina Kundalini, (energia riproduttiva, creazione cosmica che si manifesta nell'uomo nella zona sacrale). Potremmo considerare la Calabria, la sua sefirot come il punto di informazione da cui la natura, le qualità, le attitudini del paese Italia prendono la loro vita. Questa energia proseguendo nel suo percorso verso la manifestazione, si palesa nel 10 Malkut o sefirot del Regno. Nell'uomo sotto i piedi. (Nell'Albero dell’Italia la troviamo in Calabria). Questo è il fiore della materia cioè di tutto quello che diventa forma, che si fa corpo, che si concretizza.
Poi questa freccia torna su e capiamo perché l’11 è dove si trova, cioè a dire che prima di accedere al sapere multidimensionale è necessario conoscere tutto di noi, tutto del mondo. Gradualmente l’occhio della coscienza rivela i suoi segreti.

L’immagine dell’Italia con il suo albero la possiamo vedere in tridimensione come un uovo perché in questo caso abbiamo una forma allungata, fatto comunque a fiore della vita. Il fiore della vita è una struttura energetica programmata che comprende tutti gli aspetti che riguardano, in questo caso parlando del fiore dell’albero dell’Italia, riguardano la collettività. Non stiamo parlando di me stesso ma di inconscio collettivo, i programmi spirituali mentali e creativi di una nazione intera, cioè della collettività degli italiani in questo caso. Quindi dobbiamo vederla in questo modo.
Questa struttura possiamo dunque vederla come un ellisse, un uovo con tutti i suoi petali del fiore della vita dove ci sono tutte le sue sefirot dentro. Cosa vuol dire sefirot? Punti di informazione, codici, strutture informative.
Così come in alto è in basso, l’onda di forma dell’albero della vita che è manifestazione della struttura vibratoria del fiore della vita: la divina Madre o Shakti, rimane, permane sempre uguale a sé stessa, perché è la Creazione , il Sapere, Amore, Potere infinito che si fa vita.
Riassumendo nella sefirot numero 11 potremo identificare il Sapere Infinito, nella numero 6 potremo vedere le Ojas, le gocce di Amore universale che Dio mette nell'essere umano, nel suo cuore, nella sua anima eterna. Nella sefirot numero 9, vedremo l’energia Kundalini, cioè il Potere Creativo Universale incarnato nell'Italia.

Adesso faremo l’armonizzazione dell’albero partendo da questa visione dell’Armonia, della perfezione fattasi corpo vivente ad immagine e somiglianza dell’Idea del Creatore.

MEDITAZIONE
Mi attivo nel mio fiore della vita (che è tutto di noi: il nostro corpo fisico contenuto nell'aura, l’ anima, la coscienza, il corpo di luce)


La mia kundalini Shakti allinea tutti i chakra dal 1° al 14°, comprendo che la manifestazione del fiore della vita in me è tenuta in atto dalla mia Shaktipat (Shakti= energia, pat= movimento), e la mia Shaktipat mi allinea tutti i chakra del corpo di luce.
Mentalmente e velocemente ripeto per alcune volte scorrendo dal basso verso l’alto i suoni vibratori dei chakra, che mi allineano, mi centrano. LAM, VAM, RAM, YAM, HAM, OM – OM OM OM OM OM OM OM
Diventiamo delle bolle di energia armoniosa e luminosa.
Siamo ciò che siamo.
E quindi dal basso verso l’alto fino al 14° chakra dove mi sono allineata tramite la Shaktipat fino al chakra del Creatore, riconosco il Creatore in me che si auto genera attraverso di me, che si crea attraverso di me, attraverso il mio/suo fiore della vita. Dio crea, ricrea sé stesso, si riproduce (Dio veramente è sempre gravido ed eternamente partoriente) e guardiamo quanti fiori infiniti, è come se tutto il cosmo fosse permeato di queste infinite sferette e fiorellini della vita di questa Shakti Eterna dove tutte le cose sono contenute e create a sua stessa immagine , della sua stessa natura, forma armonia e Bellezza e Amore Infinito che ride, sorride nel crearsi eternamente. E TUTTO E’ BONTA'.
Ed ogni bolla che vediamo accendersi è perché qualcuno ha riconosciuto questa cosa, allora le lampadine si accendono ogni volta che sentiamo, che vediamo di essere questa emanazione. Tu hai acceso una luce nell'universo, stai parlando con Dio, Lui parla con te (dico Lui perché manca il neutro in italiano, perché Dio non è un maschio, casomai è androgino dato che si genera anche come femmina senza aver bisogno di fare sesso oppure fa eternamente sesso attraverso gli esseri umani. Dio fa sesso, tutti fanno sesso quindi Dio fa sesso eternamente, Egli è sempre lì, nel suo pacifico orgasmo eterno). E quindi questo ci fa aderire completamente a noi stessi, questa visione crea la completa adesione e accettazione della nostra natura, della nostra manifestazione.
Capiamo che fare sesso va bene, perché Dio ci crea e quindi vuol dire che noi facciamo sesso in Dio, che è Dio che sta facendo sesso attraverso di noi. Vuol dire che mangiare e dormire va bene, vuol dire che pensare, avere un corpo, avere un’anima va bene, vuol dire che tutto ciò di cui siamo fatti è bene e quindi questo attua una completa adesione a sé stessi. Il rifiuto di parti di noi viene annullato, non ha più senso di esistere…sentiamo di essere amati perché capiamo di essere l’amore stesso attraverso questa visione dei fiori della vita dalle infinite sfere.
Possiamo accettare tutto di noi. Ed è semplice e naturale, è congenito essere il corpo di Dio, è innato, ed è eternamente in atto ed è vita eterna e non c’è niente da distruggere in tutto questo, vedete? La creazione aumenta il creato, non si distrugge, si muove, agisce attraverso il pensiero e i sentimenti, non si distrugge; vedete che nulla si può distruggere? Vedete che questa onda di forma, questo immenso fiore della vita fatto di infiniti fiorellini non è distruggibile né distruttibile, semmai trasformabile all'infinito? Non c’è alcun che da distruggere. Tutto coesiste eternamente. E quindi anche noi, per essere in sintonia con questa cosa non dobbiamo distruggere nulla, il nostro compito è creare in funzione di questa norma. Creare per essere sempre di più aderenti a questo stato di norma capendo che ognuno autonomamente in sé stesso lo è già pienamente. Abbiamo bisogno di tutti perché siamo parte di tutti e allo stesso tempo siamo già completamente autonomi, non abbiamo bisogno di nessuno per essere. Non dobbiamo sforzarci per ottenere qualcosa perché tutto è già presente. Ma quello che possiamo sì fare, che è lecito, che ci è dato in quanto siamo co-creatori con il Creatore, perché vedete che ogni sfera è un potenziale libero di creare, ecco, possiamo si creare all'interno di questi fiori le infinite forme che la nostra mente desidera; questa è la grande libertà per il semplice fatto di essere creatori.
Spero che tutti voi vediate la verità in questa visione, in questo stato di cose dove tutto è perfetto. Quando avete realizzato la vostra visione, quando sentite questa verità, avete trovato casa, avete portato casa qui e non vi perderete più. Quando sentirete che individualmente siete quel fiore, quella particella di Dio creata in piena armonia e perfezione non avrete più bisogno di niente perché sentirete di essere un fiore aperto che riceve il sole, che emana il sole, diventerete completamente autonomi e il condividere con gli altri non sarà più una necessità, un bisogno per esistere ma il solo semplice e naturale stato di connessione con il tutto, sarà naturale e spontaneo condividere. Ma anche se sarete soli starete bene perché vi sentirete pienamente al vostro posto, nella vostra casa umano divina e non avrete voglia di morire per sfuggire al dolore perché capirete che è qui, il gioco dell’eternità. Non vi è luogo dove fuggire. Fuggire dove, se tutto è la stessa cosa? Vedete, infinite sferette dappertutto…andare dove? Per quale motivo se la perfezione è già qui. Se l’amore è già qui da sempre, è sempre stato. In questo stato immobile giace la perfezione, la vita eterna dell’essenza di tutto ciò che è creato. E nel momento in cui tu creatore ti pensi, crei, moltiplichi le infinite sfere del pensiero creativo di Dio, azione apparente, che crea la realtà, tutto si moltiplica.
Noi ci possiamo auto riprodurre; ogni volta che pensiamo creiamo una bolla, un fiore della vita, ci moltiplichiamo costantemente attraverso il nostro pensiero, ci auto riproduciamo costantemente attraverso i nostri pensieri, possiamo immaginare il nostro pensiero come un fiorellino della vita che puff… viene fuori, e l’universo pensato aumenta costantemente.
Pure nello stato della calma posso vedere questo stato eternamente in atto, immobile, l’idea. Sussisto in questa idea e vedo che sono io il punto creativo, mi è dato di auto riconoscermi come origine di ciò che è creato.
Mi concentro nel chakra del cuore e pronuncio mentalmente il suono OM ripetute volte finché si crea calma totale in me ed immetto ora la parola GOD oppure DIO se preferisco e la ripeto facendo si che la sua forza luminosa, gradualmente esca dal mio petto e pervada ogni cosa.
Vedo che parte da me questa visione, quindi la bontà di Dio è talmente grande che mi dice: “ si, tu puoi vederti come me stesso rispecchiandoti nella tua creazione, nella creazione che nasce nella tua mente; puoi vedere che cosa ho creato. Ti presto i miei occhi, ti regalo i miei occhi affinché tu veda chi sei, chi sono, cos'è… e quindi aderiamo completamente a noi stessi, non giudichiamoci, non limitiamoci, non confondiamoci, con confrontiamoci con nessuno; ognuno di noi è una sfera perfetta, è un Creatore dall'Anima fino alla materia.
Vedo ora in mezzo a questa grande spianata di Fiori della Vita dell’universo, vedo il mio pianeta, il pianeta dove abito, dove poggio i miei piedi.
Sento il mio piede destro toccare la terra.
E sento che la terra risponde al mio piede, al mio tocco, alla mia presenza; mi sente.
Percepisce il piede, che si poggia e trae forza ed energia da essa.
Torno di nuovo a guardare dall'alto, mi alzo un po’ per vedere l’Italia, nel suo fiore della vita.
Vado più su,...più su, più su, più su
C’è il suo Albero della vita
vado più su…
Visualizzo la sefirot n. 9 che si trova in basso, la sefirot della Shakti nell’Italia, la attivo mentalmente, basta affermarlo, riconosco quella sefirot come un fiore della vita.
Attivo la Shaktipat nel fiore della vita nella sefirot n. 9
Vado su, su, su, rimango su nel mio fiore della vita, emanando dal cuore, non dovete uscire da lì, non dovete entrare nell'identificazione.
Possiamo vedere quella sefirot come un bellissimo fiore di loto, aperto, all'interno con tutto il suo centro con i pistilli gialli, un bel fiore rosa di loto.
Così che non vi perdiate nei cattivi pensieri, nell'ascoltare le energie oscure, vedete il fiore, il fiore aperto della Madre Divina.
Concentratevi solo su quello, sul fiore di loto rosa col centro giallo, i pistilli che è la Madre Divina, che è il Potere Creativo dell’Italia al di là di ogni fatto, al di là di ogni evento pensato, al di là di ogni interferenza rimaniamo sul fiore permeato della Shakti Divina.
Lanciamo infiniti cuoricini Cristici in questo fiore fino a che non riusciamo a rimanere nella bellezza, nell'essenza, nella verità.
Quale regno vogliamo portare? Quale regno vogliamo far manifestare dalla nostra Shaktipat? Divina Shaktipat, intrisa di perfezione. Porteremo il regno dell’amore? Cos'altro ci interessa?
Quindi, questo fiore di loto che è il fiore della vita della sefirot 9 che è quella che precedere la sefirot della materializzazione, facciamo si che emani tutta l’energia da lì verso la materia a Malkut e poi verso l’alto in tutta L’Italia. Da quel punto in basso emana la sua forza d’Amore in tutta l’Italia.
Naturalmente sopra, in Keter c’è l’origine dell’amore del Creatore, c’è tutto e lei sale verso l’alto e lasciamo che la nostra immaginazione guidi questa luce in tutte le sefirot dell’Italia.
Senza pensare niente altro che a questo: all'amore che si espande, al potere creativo dell’amore che va a irrorare tutte le sefirot dell’Italia, niente altro vi deve interessare
Rimanere nell'armonia.
Il vostro piede destro sull'Italia.
Sforziamoci di essere solo nell'emanazione dell’armonia della Shaktipat che scorre nelle braccia dell’albero, su e giù riempiendolo sempre di più di luce e amore ogni parte dell’albero italiano.
Evoluzione infinita, vita eterna, amore.
La Shakti scorre, scorre nell'albero.
Da Dio a giù, da giù a su, di ritorno a Dio nella Keter, in un continuo flusso.
Lui che ha messo il potere da sopra, sotto, e il potere si riunisce a lui tornando verso l’alto e così il flusso è perpetuo.
Tutte le braccia e i rami dell’albero si inondano di questa luce rosa, d’oro, bianco argenteo e tutti i colori dell’arcobaleno.
Argento che è il potere dello Spirito Santo, della Kundalini Shakti.
Rosa che è il raggio dell’Amore, dell’intelligenza che si fa amore.
D’oro che è il raggio Cristico dell’Amore Universale.
Bianco che è l’energia divina del pianeta.
Continuiamo a rimanere connessi proprio su questa griglia di luce della Shaktipat che emana i suoi raggi argenteo, bianco, rosa e oro; poi ognuno di noi probabilmente vedrà altri colori, c’è il giallo, il verde, c’è tutto…
L’amore, l’amore ci interessa in particolar modo, senza giudizio.
E tutti i Maestri e gli Angeli, le Forze della Luce ci sono, i fratelli delle stelle…
Vediamo l’Italia come un Sacro Graal, una coppa d’oro (che tra l’altro ci sta anche per la sua forma)
Vediamo questo Graal aureo che è la coppa dell’Amore, Ananda, Beatitudine e Amore, Beatitudine e Amore.
Il suo gambo è il tronco dell’albero
L’appoggio del calice è la sua radice
La coppa è l’apertura del cuore e della mente
Tu stesso sei un sacro Graal, sei una coppa d’oro di questo amore, così come vedi l’Italia tu stesso sei la stessa cosa perché tu umano sei il Creatore, sei creativo e tutto ciò che la tua mente crea per produrre armonia è bene.
Ci sono forme riconosciute dai tempi memorabili, come la coppa, l’albero, il fiore e per questo funzionano sempre, ci sono forme create con amore, nella connessione con l’amore e perciò funzionano.
Lasciamo che scorra bene questo flusso dalla coppa in alto.
Keter emana adesso direttamente.
Se prima abbiamo fatto partire l’energia da sotto verso l’alto, adesso è Keter da sopra che riempie la coppa di oro e cerchiamo di farlo scendere proprio come un liquido potente in tutto il gambo del calice e il suo appoggio sotto nelle regioni meridionali (il piedistallo diciamo) finché vediamo che è tutto d’oro, completamente d’oro perché vediamo che Dio ha risposto alla Tua Shakti, all'emanazione del suo potere creativo argentino e adesso Lui emana l’amore aureo direttamente dalla Fonte.
E noi seguiamo solo il fiume, la colata d’oro lungo il tronco fino alla radice, restiamo lì finché non vediamo che diventa tutto d’oro, questa coppa, questo Graal perché come vedete Dio l’ha messo in ogni cosa.
Dio attraverso di te, uomo.
Ancora, ancora di più, ancora più nutrimento
Rimaniamo sempre nei nostri fiori n emanazione dal cuore
Un po’ alla volta anche quel nodo karmico lì nel mezzo, nel mezzo del gambo si riempie d’oro.
A noi interessa solo quello.
Abbiamo tutto il tempo, la fede per attendere che l’oro permei ogni cosa. Ogni flusso del tronco, del gambo, del calice.
Da sotto la kundalini manda il suo raggio argenteo, lo sposo e la sposa, l’incontro dello Ying dello Yang, che sono poi come vedete la stessa cosa perché lui ha creato lei, lei quindi lui si auto-riconosce e si riunisce e capiamo di essere sempre stati uniti, che non potrebbe essere diversamente.
E allora i due flussi si incontrano, nasce il potere, la possibilità, l’azione di manifestazione rendendo tutto somigliante alla Matrix.
I flussi si stanno bene amalgamando, Lui e Lei, senza di Lei, Lui non avrebbe preso forma perché Lei è Lui in azione ed è proprio salendo verso Lui che l’essere si accorge di essere Lui e si riunisce.
Siamo sempre nella nostra bolla che osserviamo questa coppa che dall'alto verso il basso irrora oro e dal basso verso l’alto irrora argento e insieme armonizzano l’albero della vita dell’Italia ripristinando l’Unità, l’Essenza l’Amore attraverso il Potere Creativo.
E si permane lì in questa perfetta idea di armonia finché tutti i segmenti oscuri si dissolvono, si trasformano Va Shi, Shi Va, Va Shi.
Va Shi è Shiva che si prende la Shakti , la Shakti che si prende il suo Shiva inondando tutta la colonna vertebrale, quindi tutta la spina dorsale dell’Italia
L’Unione di Shiva con Shakti
Abbiamo infiniti simboli nella creazione per significare la stessa cosa.
Armonizzazione
Armonizzazione
Siamo sempre nella visione dell’Albero della vita dell’Italia e contemporaneamente capiamo che è anche noi, che è tutto ciò che è, che funziona così per ogni cosa. La completa adesione alla vita non è basata sul giudizio, sui dogmi che separano, sul bisogno, è basata sull’auto riconoscere come natura umano/divina ogni aspetto del tutto.
Armonizzazione del Graal Italiano…
Adesso guardiamo noi, nella nostra sfera, sospesi, facendo si che la nostra Shakti ci armonizzi completamente, ci accenda completamente, accenda completamente il nostro Graal, e Cristo ci riempie.
La nostra kundalini Shakti armonizza tutto il nostro fiore, quindi l’informazione è: armonizzazione, splendore.
E la stessa cosa avvolge la Terra adesso, la sfera della Shakti, del fiore della vita: armonizzazione, splendore.
E sopra di noi, vediamo che c’è Dio con noi finché stiamo facendo tutte queste cose. È per ognuno di noi, Lui, vede che stai agendo attraverso quella propulsione e attraverso quella propulsione nel creato, che è la kundalini, che è la Shakti.
Sei sempre di quella natura, di quella sostanza, rosa argento oro, tu l’Italia, il mondo, tua madre, tuo padre, tuo fratello, tua sorella, tua zia, tuo zio, cugini, parenti, chiunque. Sono solo fiori, fiori della mente creata e mai nata da sempre in atto.
Creata e mai nata perché anche prima di manifestarsi, di crearsi come energia, come Shakti era già un potenziale nell'Assoluto, era già contenuto il suo seme, è sempre stato il potenziale, è come un germoglio; esso contiene già in essenza tutta la pianta bella che fatta.
Rimaniamo collegati. Non perdere ciò che sei, non perderti, non cercare altre cose che non ti riguardano, che non ti appartengono. Sii ciò che sei, la verità, essenza, nutriti solo di questo colore: rosa e argento e oro, non correre dietro ad altro; resta stabile nella tua natura reale, nella tua essenza di armonia e di amore e vivile in ogni cosa che fai.
Non credere nel demone, non dargli retta, non portarlo con te, nei tuoi pensieri, nei tuoi desideri, rimani sempre nella luce, ancorato alla luce.
Ogni volta che accarezzi la tua pelle, che mangi il tuo cibo, sii Quello.
Ogni pensiero oscuro, così come giochi con le sfere di luce, ogni demone fallo diventare piccolo piccolo piccolo, stringilo nella tua mano fino a farlo diventare piccolissimo e lancialo nel creato… così come puoi ingrandire, ingrandire una cosa se vuoi vederla più da vicino e resti sempre tu, immutabile, rinnovabile ma immutabile.
Puoi giocare con le informazioni per creare Armonia.
Adesso creiamo una pallina, un fiore della vita sulla destra dell’Italia, quindi da noi che guardiamo la vediamo a sinistra, e gli scriviamo dentro: Vita eterna, evoluzione armonica, amore infinito.
Parole di Luce e lasciamo che questa sfera entri nell'Italia e faccia ciò che deve fare, entrerà da sola, voi la mettete sulla sua destra e lei va e fa quel che deve fare, questo è il tuo comando d’amore, e di Luce.
Se volete far entrare altre palline da destra, con non so… rinnovamento d’amore, evoluzione spirituale, le lanciate lì e loro pufff entrano dentro, l’informazione scritta nella Luce. Libertà di pensiero, amorevolezza, risoluzione della crisi, riallineamento e rifondazione delle strutture sociali in funzione dell’evoluzione armonica per tutti.
Lanciate queste sferette con le parole più creative, evolutive dove non c’è il vostro ego dentro, c’è solo l’amore di Dio per il bene di tutti.
Non è la vostra volontà personale, è la volontà evolutiva infinita.
Riallineamento dell’Italia, risoluzione della crisi e lanciate questa pallina dentro, questo fiore della vita con la parola risolutiva,
Potete anche mettere una pallina con qualcosa che interessa a voi realizzare naturalmente, perché questo è il vostro atto creativo, la vostra adesione alla vita.
Per esempio nella sfera potete scrivere: aderisco pienamente alla vita evolutiva.
Date un occhio sempre al vostro fiore della vita che sia bello luminoso, se avete perso un po’ di luce riaccendetela dal centro del cuore.
Non perdetevi mai, non uscite mai dallo stato della Luce, rimanete nella Luce.
Benedite i vostri amati a casa vedendoli con le palline di luce, i fiori della vita pieni di luce e buttategli dentro da destra in un fiorellino, una pallina con scritto: vita eterna, evoluzione infinita, amore infinito, e lasciate che l’energia agisca.
Attraverso questi fiori della vita, queste sfere illuminate state mettendo nell'infinito esistere, nel tempo infinito a partire dall'eternità. State creando il tempo, nel tempo, create l’azione, la vita.
Non pensate, Siate Luce
Non ragionate, cercate solo la Fonte, il Bello, il Numinoso.
Vedetelo in ogni vostra cellula.
Così che tutto quello che fate ogni giorno lo vediate perfetto, lo amiate, lo accettiate
in ogni vostro momento.
Non potete amare il corpo della Terra, dell’Italia e non amare il vostro corpo.
Ogni vostra cellula è un fiorellino della vita, e la kundalini Shakti lo riempie di luce, di amore e di vita eterna. Il vostro corpo fisico. Voi con voi stessi.
Non c’è nessuna differenza tra l’alto e il basso.
Siete voi il Graal.
Il Graal dell’Amore, il suo liquido di oro, di amore è nel vostro tronco, è in voi, siete voi i primi a bere della vostra natura divina, nessun altro può prima di voi bere la propria essenza dal proprio stesso calice che è.
Bevete alla vostra Fonte, è lì in voi.
Accoglietevi nei vostri aspetti, anche quelli che giudicate in questo momento e lasciate che la Shakti vi riempia di amore. Non rifiutate niente. Trasformate tutto in amore. Tutto ciò che rimane diventa amore, un fiore della vita pieno di amore, tutto ciò che rimane fuori diventa amore.
Preoccupatevi sempre e solo del vostro amore.
Dio è con voi.

giovedì 14 febbraio 2019

LO SPIRITO DEL VELIERO


LO SPIRITO DEL VELIERO

IL PENSIERO IMMAGINATIVO/CREATIVO SI FORMA NELL'OSSERVAZIONE DEL VIVENTE

Il pensiero creativo, immaginativo riguarda la capacità di esprimere le proprie idee, riflessioni e creatività, avvalendosi dell'osservazione delle cose viventi viste come creazioni permeate di coscienza, di vita spirituale, di anima, di energia. Quando appare alla mente un simbolo o un immagine del vissuto quotidiano che ispira alla scrittura, ad esempio, affinché lo scrivere sia un atto che possa rivelare la componente creativa più profonda, universale, è necessario che si cerchi nell'osservazione delle apparizioni, lo spirito, l'anima di ciò che si osserva, comprendendo che tutto ciò che esiste è animato da coscienza che è informazione che è energia, che è dimon (nel senso greco di intermediario fra la dimensione spirituale e quella materiale). In questo approccio alla creatività si apre la mente alla comunione con il mondo universale, allo spirito che manifesta la materia contemplandolo nelle cose della quotidianità.
La creatività così vissuta porta a non staccarsi dalla vita rischiando di perdersi in un mondo di illusioni, bensì al contrario, porta alla scoperta dell'infinito creativo nel finito della materia, scoprendo come ogni Idea Superiore prenda forma nell'idea umana.
La vita in tutto ciò si arricchisce di infinite possibilità di visioni creative e unitamente si apre nella mente, la strada per la conoscenza dei mondi dello spirito nella massima sicurezza, aderendo al presente, delle cose vissute attraverso i sensi.
Poco a poco, se si cerca lo spirito, la coscienza in ogni cosa, ci si apre alla connessione con la vita integrale che è la vera natura dell'uomo e di tutta la creazione, si oltrepassa gradualmente la dimensione solamente sensoriale, accedendo all'intuizione, all'immaginazione. Ecco che l'immaginare visto da questo punto di vista non è un fantasticare casuale, al contrario si rivela essere un processo evolutivo perché evolve il pensiero dal ragionare o dal fantasticare fine a sé stesso, ad un pensare creativo intuitivo, aprendo la porta della connessione della mente con la sua dimensione multidimensionale di coscienza, di spiritualità.
Attraverso la contemplazione dello spirito, dell'anima che da vita alle cose materiali, si oltrepassa il materialismo che vede ogni cosa segmentata e fine a sé stessa, separata da ogni altra, a favore di una visione che consapevolizza l'unità, l'interconnessione di fondo preesistente e compenetrante la creazione tutta, e l'infinità delle possibilità creative nascenti dalla fusione fra mente individuale sensoriale e la mente universale extrasensoriale, intuitiva.

Lo spirito del veliero – la “visione” -
Nella memoria il primo oggetto che naviga mi si presenta come una piccola imbarcazione nel mare in tempesta. Una piccola barchetta con un faro a prua che illumina la via.
Non si sa dove esso conduca, però sento e so che li sono al sicuro, nonostante l'onda.
Lo spirito era allora ancora inquieto, se ne stava in fondo alla barchetta, respirava profondamente, con lunghe apnee e con occhi sgranati pregava.
Era l'inizio del percorso del ritorno a casa, del portare casa quà.
Era il 2001, la mia vita in piena e profonda trasformazione, la meditazione cominciava giust'appunto, e in quello spirito sconvolto dalle onde, la Luce della meditazione mi guidava ed io ne avevo piena fiducia. Quel suo spirito allora si chiamava fede.
Passano 18 anni, oggi è il 2019.
Riflessioni meditative, spunti, intuizioni di questi giorni, fra le quali vedo la vita come un viaggio in una barca e vedo che è un viaggio creativo della coscienza, un viaggio quindi non materiale, ma soltanto spirituale.
Sempre in quest'ultimo periodo mi trovo a riguardare in più di un occasione, il disegno fatto per mio figlio nel 2003 quando lui aveva solo tre anni ed abitavamo all'epoca, per un certo tempo, con mia madre.
Nel disegno rappresento una foresta con la luna madre che la rischiara, un ponticello conduce alla riva opposta dove una terra, una nuova terra, attende i naviganti che usciti dal grembo della madre sono pronti per partire.
La barchetta di Emanuel con i remi in barca è attraccata a questa nuova terra, è uscita dal grembo materno, però è ancora in stallo, attendendo l'evoluzione, la crescita per intraprendere il proprio viaggio.
Lo spirito della sua barca è uno spirito ancorato, che gioca trattenuto ancora, vicino a sua madre, la grande foresta emozionale di luna rischiarata.
Riguardando il disegno in questi giorni e penso: “fra un po' dovrò fare il secondo disegno, con Emanuel che inizia il suo viaggio”.
Così mi accorgo d'improvviso di pensare spesso al simbolo della barca laddove solitamente non ci penso proprio.
Nell'arco del mese scorso, gennaio, vedo un programma sull'arte di Turner dove velieri immersi in luci incredibili, fra onde pazzesche mi riempiono l'anima e mi fanno sognare.
Spirito dell'inquietudine e della luce quello di William Turner.
Nel mio laboratorio, sempre in quet'ultimo periodo, realizzo la scultura in ceramica di una madre permeata di amore divino, posta in un grande sole che la contiene, amore che si manifesta poi come bambino fra le sue braccia. Essa è in piedi sopra ad una luna/barca, perché come tale la percepivo realizzandola. Spirito, quello della scultura, dell'amore Divino che trasforma ed eleva ogni emozione unificando l'umano in sé stesso e con il creato.
Nel frattempo, preparo anche uno stampo in gesso sul quale intrappolo una barchetta di carta di quelle che faccio fin da bambina. Fin da piccola infatti, e ancora oggi , quando trovo un pezzetto di carta che mi stimoli, lo trasformo in barchetta, ingegneria del nonno alla sua nipotina!
Preparo questo gesso incidendo con l'attrezzo le onde sul gesso, tutt'attorno alla barca. Lo spirito di quel lavoro ancora incompiuto ad oggi, o forse no è quello dell'attesa, sono consapevole di aver realizzato lo spirito dell'attesa creativa.
Oggi, un giorno di febbraio, sono a Padova nel pomeriggio con il mio compagno Roberto, visitiamo una mostra a palazzo della Ragione, in centro.
Il soffitto, ricostruito dopo un incendio, è esattamente una nave rovesciata, ancorata all'apice delle pareti dell'edificio.
Uau che flash, davvero una grande mirabile opera, questa nave è uno spirito pieno di ariosità, di libertà e di grandezza.
Che dire se non che mi ritrovo nello spirito del viaggio universale dell'esistenza, visto come riflesso della coscienza, attraverso un simbolo, emblema del viaggio per eccellenza, nelle sue molteplici sfumature esistenziali.
A cominciare dalla possibilità di osservare tale spirito nell'immagine della meditazione, dapprima visto come piccolo e instabile ma pieno di fede, per passare poi a quello di una madre che genera sé stessa nello spirito di un figlio, accudendolo e trattenendolo fino allo svezzamento, all'autonomia, attesa dello svezzamento delle proprie emozioni, pronte oggi a liberarsi completamente.
E dallo spirito del viaggio emozionale proiettato nel figlio, vedere sé stessa, la coscienza, riflessa nell'arte, nell'inquieto ma profondamente connesso alla luce, il meraviglioso spirito dell'arte, arte che da sempre è mia compagna.
E vedere poi rispecchiata l'arte nell'attesa di nuove rivelazioni artistiche.
Vedere infine l'attesa superata, ancora attraverso l'arte nel simbolo dell'amore infinito, nel modello della donna di sole vestita.
Per concludere il viaggio del veliero nell'espressione dello spazio enorme di una nave rovesciata piena di libertà e di bellezza, quale significato della completa trasformazione, del rovesciamento dei canoni, della prospettiva di vita, il viaggiatore che dalla terra/mare si è proiettato nel cielo, vedendosi origine, auto riconoscimento del proprio stato di coscienza generante e poggiante nel mondo.
Lo spirito si riconosce come tale, autore e attore nel mondo.

sabato 2 febbraio 2019

articolo sull'importanza del respiro



Il RESPIRO, Silvia Brunasti

Il Fondamento del Respiro. Tratto da un incontro di meditazione, gennaio 2019



Non si può svuotare la testa se non si respira bene, se non si rallenta bene il respiro, se non si fa uscire completamente l’aria. E’ proprio un meccanismo importante, fondamentale per il semplice fatto che quando dico “svuotare la testa” sto parlando di corpo eterico. I pensieri non sono nel cervello fisico, sono nel cervello energetico, diciamo così, nella parte energetica del sistema nervoso, poi tutto attorno, nel tantien della testa, che però si intride in quello fisico. Di conseguenza quando medito non ho nessun altro modo, per trasformare i contenuti della psiche, dell’inconscio, delle emozioni, dei pensieri che si annidano nelle mie increspature cellulari, che usare la respirazione. Se io resto a respiro affannato o addirittura in apnee enormi a polmoni pieni non sto aiutando, non succede… è fondamentale la respirazione durante la meditazione.
Lo stato in cui il respiro si ferma, il Samadhi, è quando non c’è più nessun contenuto dentro.
E’ quando si è vuotato già il secchio che io posso rimanere in apnea a polmoni vuoti e non respirare più. Entrare nello stato del Samadhi.
Altrimenti il mio compito è aiutare con la respirazione proprio il processo mentale che sto ordinando nell'Energia, perché essendo che noi siamo anime incarnate su della materia fisica non possiamo non rispettare queste leggi, queste regole che governano l’Energia che si fa materia.
E’ come sei io volessi a tutti i costi che il mio blocco di argilla ancora umido stesse in piedi. No. Cade. Devo metterci un supporto di ferro o di legno dentro finché si secca.
Quindi noi non possiamo bypassare quelle che sono le Leggi Fisiche della materia.
Se noi vogliamo che lo Spirito dell’Etere, del Prana agisca sulle nostre richieste mentali, perché di questo si tratta, mettiamo in moto tutta una serie di spiriti, di energie, di forze, che agiscono fino alla materia fisica, al pensiero che si fa materia fisica.
Il nostro corpo si trasforma in base ai nostri pensieri.
Pensieri che poi generano azioni di un certo tipo invece che altre. Tutto è sempre… una cosa è incastonata assieme all'altra. Pensieri che si fanno azioni e abbinate alla respirazione.
Perché è proprio la respirazione che ci tiene in vita: noi non dobbiamo vedere il respiro come ossigeno, noi dobbiamo vedere il respiro come veicolo del Prana, della Forza Vitale.
Poi quando io muoio esalo l’ultimo respiro e il mio prana esce dal corpo e si rimette di nuovo nel campo morfico, si collega all’anima e per un tot di tempo io rimango come spirito, anima, in questo stato e allora lì le cellule cominciano a decomporsi perché non hanno più il prana che è l’energia vitale.
Noi abbiamo dentro al corpo sia il corpo eterico che il corpo astrale, si incastonano dentro al corpo fisico e il corpo mentale, invece l’anima ci resta fuori, dopo l’aura diciamo, e questi poi si staccano dal corpo fisico quando muoio. Quello che va insieme alla mia anima nel post mortem, prima di reincarnarmi di nuovo sono tutte queste strutture che contengono tutte le informazioni del mio vissuto. Si uniscono all’anima e restano li fino a quando poi torno giù a un certo punto, quando sento il richiamo a reincarnarmi.
Questo nel post mortem. Finché sono viva però il mio respirare è quel veicolo che mantiene in atto la vita, la vitalità. E’ fondamentale la respirazione. E’ proprio un processo che non è solo appunto chimica, io non porto dentro solo dei gas.
Il mio modo di respirare mi permette di convogliare le mie forme pensiero nel corpo fisico, anche per questo è importante dire “come penso?”. Il modo in cui penso va a condizionare anche il mio stare fisico. Se io, per esempio, ho pensieri depressi, non mi viene voglia di fare niente. Il corpo fisico non reagisce, si sente appesantito e se ne resta lì in divano e non ha più voglia di fare niente.
Questo perché io tramite il prana lo sto caricando di un certo tipo di emozioni e di pensieri e quindi lui programma anche le mie cellule con quel tipo di vibrazione.
E’ una programmazione che io do, costantemente.
E’ proprio fondamentale che voi cominciate a dare questo valore. Ricordate che il vostro pensiero vi programma, costantemente.
Quando io continuo a dire “non ce la faccio” mi sto programmando in quel modo e continuo a dare quel programma li.
Pensate se volete in questi termini, di programmazione. La ri-programmazione del karma ha questo senso qui. E quindi io sto inviando la riprogrammazione insieme al mio respirare quando faccio le richieste con la meditazione, perché sto immettendo un nuovo programma, oppure sto risvegliando dei programmi vecchi che so che ci sono, sto facendo delle attivazioni, comunque sia sto sempre facendo una programmazione e la faccio tramite il prana, cioè l’energia vitale.
Perché il prana scorre dentro e attorno a me.
E’ proprio fondamentale capire questa cosa qua. Quindi cerchiamo di programmarci, durante la giornata, come vorremmo programmarci e di sprogrammare quello che non vorremmo.

La costanza, l’insistere porta i suoi risultati, non c’è niente da fare.
Lo scoraggiarsi invece mi porta a perdere i soldini dalle tasche.

E’ importante essere tenaci fino a quando non cominciamo ad attivare delle modalità, non dico automatismi, però certe cose le prendo subito, non devo star li ogni volta a fare un sacco di fatica, ma comincio ad avere una modalità che va veloce… “ ah ecco!” e mi parte subito, comincio subito ad incanalare i miei pensieri in un certo modo e il respiro in un certo modo.
Quindi proprio il rapporto pensiero-respirazione è un rapporto inalienabile, che vuol dire inseparabile.
Alienazione vuol dire separare, separarsi da qualcosa. Un alienato è un isolato. Quindi è inalienabile questo rapporto fra il mio pensare e il mio respirare, i miei sentimenti e il prana che scorre attraverso il respiro dentro di me.
E’ il prana che mi collega costantemente da dentro a fuori, da fuori a dentro, attraverso tutto ciò che vedo e che esperisco. Non solo attraverso i sensi, è ovvio che il prana mi fa sperimentare la vita attraverso i sensi quindi proiettata al di fuori di me, però poi è anche vero che il prana, una volta che io mi interiorizzo, mi porta a sperimentare altre qualità di prana che non sono quelle dei sensi. Quando vado in meditazione profonda vado a sperimentare un altra vibrazione di prana quindi mi apro su degli stati di percezione che non sono quelli sensoriali, che vivo con gli occhi, il naso e la bocca attraverso il prana che respiro, ma sono quelli che si attivano. Ma che sono sempre forme di prana, perché… un angelo è una frequenza di prana, di etere, di luce, quindi tutto è prana solo che ha diverse frequenze. Quindi c’è un prana che mi fa vivere attraverso i sensi e un prana che mi fa vivere attraverso i sensi interni che non sono quelli sensoriali, dove io percepisco altre frequenze. Etere o prana, non ha importanza il nome che gli diamo.
Quindi l’importanza della respirazione anche per calmare la mente, per ottenere un po’ una quotidianità di migliore qualità.
Così non siamo tutti là buttati su degli automatismi, perché la mente tende a creare degli automatismi. Automatismi di pensiero, automatismi di azione. Per certe cose va bene. Se devo fare sempre un movimento per un certo lavoro va bene anche l’automatismo, lo lascio andare, però dopo per avere una qualità delle vita che non sia terra terra, ho bisogno di mettere in moto dei processi di Consapevolezza. Quindi prendere in mano la respirazione, la consapevolezza del respiro che di per sé è automatico, perché è un meccanismo involontario quello del respiro, non è che decido di respirare. Il respiro respira. Respira se stesso. E’ li il difficile ma è anche quello che mi porta, proprio perché devo prenderne io coscienza, a uno step superiore, perché comincio ad attivare l’osservatore, comincio ad attivare una presa di coscienza. Mentre se non porto l’attenzione al respiro, non porto attenzione alla mente, non porto l’attenzione a come sto pensando in quel momento, non porto l’attenzione ai miei automatismi quotidiani proprio perché di per sé il respiro va in automatico. Quindi prendere coscienza del respiro mi porta a poter avere un modo di vivere dove ho un qualche cosa in più. Ho un presa di coscienza maggiore sulle cose. E’ veramente un qualche cosa diverso.

Noi abbiamo infinite possibilità, non si entra in uno stato di “oddio non ce la faccio”, no. Non si pensa, si fa, si continua a provare. Finché vedo bè: “con questo non ce l’ho fatta, ma ce l’ho fatta con l’altro” . Anche perché il mondo dello Spirito quando vede la tua caperbietà , ti risponde a un certo punto. Perché è dell’uomo la facoltà di auto-riconoscersi attraverso la sua Volontà. E’ la Volontà che viene poi riconosciuta e mette in moto i processi di cambiamento. E’ la Volontà prima di tutto. Se non c’è la Volontà perché c’è il non sentirsi adeguati, il sentirsi in colpa, il sentirsi inferiore ecc, ecc, le cose se ne stanno là, ferme. E’ l’uomo che crea il mondo che vive. Per cui non può che partire da noi costantemente avendo questa nostra buona volontà di essere imperterriti nell’azione della riprogrammazione del nostro quotidiano.
Quindi se non è una cosa magari me ne arriva un’altra. Sto più sereno possibile. Sto così, con le orecchie aperte come i cerbiatti nel bosco e quel che poi mi arriva davanti, lo ascolto. E quello che mi consente di fare questa azione è non giudicarmi. Perché se comincio con i pensieri negativi su me stesso non mi accorgo delle possibilità che si presentano. Non le prendo. Non le vedo perché mi sto auto-negando alle possibilità della Vita. E voi avete infiniti mezzi, che siano le strisce di Luce, le EFT, una volta prendete la conchiglia, una volta vi prendete un cristallo, una volta andate in giardino col pomodoro, con la piantina, un volta col Sole, una volta con la richiesta a Dio, una volta arriva Brahma… l’Infinito avete di possibilità.
Quello che conta è che siate ottimisti. Non giudicatevi male. E’ il giudizio negativo su se stessi, la non autostima, il non amore di sé che mettono i veli davanti, che ottundono le possibilità, che non te le fanno vedere, perché il tuo mondo sei tu.
Se tu credi nelle possibilità, le possibilità ti si paventano davanti altrimenti te le nascondi da solo in pratica.

Quindi io sono l’Albero… (...)