La storia Porta la firma di un botanico di casa a Leno il rimedio che sta diventando un «caso» economico
Zanzare addio con la «catambra»
Porta la firma di un botanico di Leno il rimedio che sta diventando un «caso»: pianta inodore per le narici umane, respinge i fastidiosi insetti
La storia Porta la firma di un botanico di casa a Leno il rimedio che sta diventando un «caso» economico
Zanzare addio con la «catambra»
Porta la firma di un botanico di Leno il rimedio che sta diventando un «caso»: pianta inodore per le narici umane, respinge i fastidiosi insetti
La Catambra, regina del momento, annulla questi e altri consigli di nonna: «Grattare sulle pietanze lievito di birra, come formaggio. Stordire gli insetti con cibi zeppi di vitamina C, che danno al sudore odore insopportabile. Ingozzarsi di aglio e peperoncino». Scappavano le zanzare ma pure i cristiani. Furoreggia invece oggi la Catambra, pianta senza profumo, che emana odore pestifero per le zanzare e non sfiora narici umane. Pianta da laboratorio, e da business, per martellante réclame. La crisi non la tocca; si vende bene. Nata in un vivaio di Leno, mira a sostituire zampironi, incensi e persino una lampada gialla che - dicono - tiene le zanzare lontane un metro.
Abracadabra... anzi: AbraCatambra...
Vado al sodo. Cerco Giovanni Ambrogio, papà della Catambra. Originario di Offlaga, è approdato a Leno, patria del gesuita Giulio Aleni che alla fine del 1500 spiegò ai cinesi l'Europa e l'America. Ambrogio crede a un eterno paradiso terrestre. Crede che il buon Dio, con il regno vegetale, ci conceda cibo ed ogni rimedio, solo a saperli scovare. Da qui la scoperta della ornamentale Catambra, avvicinabile a un clone della catalpa selvatica, pianta portainnesto in tre possibili punti: alla base, a un metro e mezzo d'altezza, sopra i due metri.
Nasce la Catambra e dopo breve acclimatamento rilascia il catalpolo (famiglia glicosidi fenitil- alcoolici) che respinge le zanzare per l'odore, quattro volte superiore a quello sprigionato della catalpa. Come? Perché? Questo il segreto che Ambrogio non svela. Nell'anno la Catambra mette e perde le foglie, ma non fiorisce come la pianta madre. Non ha semi, né si riproduce; resta esemplare unico. Una lettera del Cnr di Bologna, fra le tante, ne testimonia i pregi: «Piantare la Catambra è un modo efficace per combattere le zanzare e ridurre l'eccesso di anidride carbonica nell'aria». «Diffidate dalle imitazioni dei furbetti - avvisa il botanico - Qualcuno vende per Catambra piante simili senza effetti benefici. Quella dei miei vivai ha impresso sul fusto un timbro indelebile e sulla chioma porta una etichetta antistrappo. Mi difendo così dalle imitazioni».
24 giugno 2012 (modifica il 25 giugno 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA