Benvenuti all'isola d'Elba
la regina dell’Arcipelago Toscano

Elba Per2 e non solo… nasce nel lontano 2009 come magazine di promozione turistica per raccontare la storia e la bellezza delle sette isole dell’Arcipelago Toscano: l’isola d’Elba, la regina, e le sei sorelle minori Pianosa e Montecristo, Giglio e Giannutri, Capraia e Gorgona. A distanza di un solo anno nasce l’omonimo portale turistico con l’obiettivo di mostrare al mondo intero l’anima e l’autenticità di queste terre, ognuna diversa ma ognuna capace di regalarci grandi emozioni. Vivere l’isola equivale a libertà sia che ci troviamo in cima ad una montagna, che nuotiamo tra i flutti di un mare cristallino, che si pagai verso lidi nascosti tra le falesie delle coste… Il nostro desiderio è quello di far rivivere, con parole e immagini evocative, storie del passato; di raccontare il presente mostrando le straordinarie bellezze che animano paesaggi unici, suscitando curiosità e meraviglia, incanto e innamoramento; di far scoprire “mondi” i cui parametri di vita sono diversi da quelli di chi vive in continente, in borghi, città o metropoli; di farvi sentire liberi. L’Arcipelago Toscano è un “universo” a sé stante dove i valori “si fanno sentire” perché, ovunque si vada, non solo ci si accorge di quanta storia “sia passata”, ma anche di quanto la natura abbia dato il meglio di sé, dando vita a capolavori unici

 Elba Per2 e non solo… è questo e molto altro…

Rossella Celebrini   e Alessandra Tozzi

Direttore Editoriale  e Art Director Elba Per2 e non solo… Collaboratore Editoriale Elba Per2 e non solo…

L'isola d'Elba, una delle sette isole dell'Arcipelago Toscano nel cuore del Mediterraneo dove scoprire angoli di paradiso, dove organizzare vacanze indimenticabili e matrimoni ed eventi da sogno, dove praticare numerosi sport, dove vivere esperienze uniche, dove condividere grandi emozioni…

ISOLA D'ELBA

LA REGINA DELL’ARCIPELAGO TOSCANO

La Grande Bellezza dell'ELBA

           Un’isola dove organizzare vacanze e matrimoni da sogno

Se attorno ci fosse solo mare, a perdita d’occhio, uno potrebbe pensare che il giorno della creazione, Nostro Signore non aveva molta terra con cui plasmare il mondo. E che in fondo ciò che aveva era sufficiente per farci stare tutto quello che serviva: la campagna, le spiagge, le montagne, i frutti, le vigne, i pascoli, le acque pescose. “Ma si, questo può bastare!”.

Così dev’essere nata l’isola d’Elba: perché non ci fosse bisogno di altro.

La Grande Bellezza della natura sta tutta qui in 224 chilometri quadrati a forma di pesce come si confà a chi sta nel mare. Per questo non esiste un’isola d’Elba, ma tante quanti sono gli esseri umani che vi sono nati o che hanno la fortuna di averci trascorso anche solo un giorno. Come in ogni mondo che si rispetti, infatti, ognuno può trovare il suo angolo, il suo spazio, la sua prospettiva: il suo mondo. Da cui altri mondi appaiono e scompaiono.

Come Montecristo che sembra giocare a rimpiattino con la costa sud, fantasma nella foschia, e nitida piramide nei giorni più tersi. Come Portoferraio visto dal Volterraio, il castello che ancora vigila sulla baia, da dove le navi, le vele, sembrano modellini. Come Capraia che sta qui a fianco, fedele, selvaggia e presente come un pesce pilota. Come le luci di Macinaggio, in Corsica, che da Patresi, da Sant’Andrea confondi con quelle dei pescatori, quando si è fatto buio, e si è consumato il rosso di tramonti indimenticabili. Come i siti napoleonici, abilmente nascosti alla vista e alla curiosità del turista, spogli e spesso deserti, sciupio di possibile attrazione che non trova cura, rimedio.

Ah, se ci fosse il generale, questo non lo permetterebbe! Lui che l’Elba la scelse, non vi fu recluso. E ancora viene da chiedersi cosa sia andato a cercare, perché abbia voluto andarsene per un difficile riscatto, quando qui aveva tutto, potere, natura, amanti. Altro che Sant’Elena! La Francia è vicina, a un passo. Ma anche dentro. Con i ricordi dell’Imperatore, certo, e con quella strana coincidenza per cui il 14 luglio, giorno della presa della Bastiglia, si accendono le fiaccole sulla spiaggia dell’Innamorata, a Capoliveri, per ricordare Maria e Lorenzo, il loro amore tenero e sfortunato, il tuffo disperato di lei, lo scialle che resta appeso allo “Scoglio della Ciarpa”.

Tu chiedi e l’isola d’Elba risponde. Mio suocero andava a caccia nei mesi morti e a pescare occhiate al tramonto in estate nella baia di Norsi con il suo Canadian spinto da un più che sufficiente quattro cavalli. I miei amici in autunno vanno a funghi, in tanti vanno in bicicletta, a camminare nei sentieri su e giù per i crinali, pensando di essere sperduti in montagna, finché in basso non appare il mare, o anche due mari divisi da una lingua di terra.

Antonio Arrighi, culla l’uva in mare come gli antichi romani, e a Rio la schiaccia è più buona quando è “briaca”. All’Elba ci si sposa, ci si ritrova, si lavora anche da remoto. L’Elba è cultura, ricordo di chi non c’è più, Del Buono, Brignetti, l’amico Gaspare Barbiellini Amidei, con il suo cappello di paglia a larghe tese a passeggio sul lungomare di Marciana Marina o a fare la spesa dal macellaio di Carpani.

All’Elba c’è turismo e industria: non serve essere nel centro di Milano per creare, intraprendere, per diffondere gli aromi dell’Acqua dell’Elba o scandire il tempo con la Locman: si può fare anche da Marina di Campo. L’Elba è profumi, colori, il giallo delle ginestre che acceca gli occhi a primavera.

C’è anche il mare, ovvio. Soprattutto! Quando l’isola rischia di affondare nelle settimane di agosto sotto il peso dei turisti. L’hanno capita in tanti. Maldive, Caraibi, Mar Rosso. Tutto bello, per carità. Ma se arrivi a Piombino e prendi un traghetto, fai meno strada e le acque sono altrettanto limpide, brillanti. Sansone, Fetovaia, Lacona. Decine e decine. Sabbia, scoglio, sassi. Per tutti i gusti. Come si addice a un’isola in cui la vita si concentra. In cui si può e si deve andare in vacanza, a nuotare, ad abbronzarsi. Per carità. Senza pensare, però, che ci sia solo il mare. Perché quel giorno, a due passi dalla costa Toscana, Nostro Signore ha deciso che non bastava un’isola. Bisognava creare un mondo!

L’articolo è stato scritto dal giornalista Gabriele Canè per il magazine Elba Per2 e non solo… Edizione 2021/2022.

Le più belle spiagge all'isola d'Elba, una delle sette isole dell'Arcipelago Toscano
Spiaggia Acquaviva, Portoferraio - Ph. Credit Daniele Anichini

Isola d'ELBA
La Vostra Casa al Mare!

Da qualche anno il magazine di promozione turistica Elba Per2 offre all’Associazione Albergatori Elbani l’opportunità di dare il benvenuto a tutti coloro che hanno scelto quest’isola come destinazione per l’organizzazione delle loro vacanze, di rivolgersi a nuovi mercati e a tutti quei viaggiatori che sono alla ricerca di nuovi paradisi terrestri. Elba Per2 non è solo una rivista di supporto per chi qui approda, ma anche una preziosa pubblicazione che accompagna le attività promozionali in Italia e all’estero dell’Associazione, quali le più importanti fiere turistiche europee e gli eventi organizzati nelle Ambasciate italiane all’estero (Lugano, Varsavia, Vienna e Praga per fare alcuni nomi), in occasione dei quali si racconta a importanti tour operator e giornalisti l’Elba dell’innovazione e della valorizzazione delle proprie radici, dell’ospitalità, dell’ambiente, dello sport, della moda, dell’enogastronomia. Elba Per2 coglie in modo elegante ed innovativo la vera essenza dell’Isola grazie al contributo di letterati, artisti o esperti che la amano, mettendone in risalto le eccellenze.

Perché scegliere quest’isola? L’Elba è un’ Isola sicura, poco distante dalla costa toscana, tappa obbligata per chi naviga nell’alto Mediterraneo. È una terra costellata da marine, baie riparate dal vento, scogliere a picco e grandi insenature sabbiose, paesini arroccati sulle pendici delle colline. È un territorio montuoso e variegato che profuma di timo e macchia mediterranea, una grande terrazza affacciata sulla Corsica e sulle isole dell’Arcipelago Toscano, uno “scoglio” dove, a far da padrona di casa, è un’autentica gastronomia isolana che sa di mare, ma che è anche “speziata” di montagna. L’Elba è un’isola grande ma a dimensione umana, ideale per chi ama la tranquillità ma anche lo spirito di avventura. È un’isola capace di regalare scorci d’incredibile bellezza e paesaggi molto diversi fra loro, di offrire ai suoi visitatori la possibilità di praticare vari sport: trekking, diving, vela.

Qui sono forti l’attaccamento alle proprie radici e la riscoperta di antiche tradizioni, atteggiamenti grazie ai quali sono nate o cresciute piccole e grandi aziende che oggi coltivano frutti della terra, che producono liquori e vini di qualità, come ad esempio l’autoctono aleatico, che hanno creato griffe Made in Elba quali orologi, profumi, gioielli, borse e foulard con i fondali marini. In risposta alle nuove esigenze di una clientela attenta e consapevole, l’Elba dell’ospitalità punta sempre più su un’offerta ecosostenibile con strutture turistiche quali hotel, relais, resort, agriturismi, B&B, campeggi, stabilimenti balneari e ristoranti, che sposano con entusiasmo e convinzione lo stile ecologico. Al Progetto Eco Hotel Elba, promosso dall’Associazione Albergatori Elbani, unitamente a Lega Ambiente e al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, hanno, infatti, aderito 23 strutture ricettive, che hanno adottato criteri di eco sostenibilità quali l’uso di fonti energetiche rinnovabili, la gestione dei rifiuti e dell’acqua, una cucina a Km 0 e le biciclette a pedalata assistita per facilitare i percorsi nei boschi, tra le rocce di granito o per raggiungere le calette isolate.

Fortezze Medicee Portoferraio
Forte Falcone, Fortezze Medicee, Portoferraio - Ph. Credit Daniele Anichini

Altrettanto importante è il Giardino Diffuso, il recente progetto degli eco alberghi elbani che hanno adottato antiche piante autoctone da frutto, quasi dimenticate o che stavano per scomparire, e rimpiantato nei propri giardini ed orti. Grazie ad un progetto di etnobotanica, supportato dal Prof. Agostino Stefani della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con il contributo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, queste specie fruttifere sono state recuperate per generare ancora, tramite innesto, nuovi alberi. 
Un patrimonio di bellezza naturale che parla di storie e di ricette dimenticate che, grazie a questi alberghi, hanno ritrovato nuova vita.
Un giardino della memoria, ma anche un esperimento scientifico in itinere unico nel suo genere che permette di scoprire angoli del Giardino Diffuso tra i quali l’Orto dei Semplici dell’Eremo di Santa Caterina a Rio nell’Elba, luogo simbolico e conclusivo di un circuito tematico che permette di scoprire la nostra isola, apprezzare la filosofia dell’ecoturismo elbano, venendo a contatto anche con gli operatori del settore e degustando prodotti a km 0 e piatti della tradizione locale. Queste due importanti iniziative sanciscono il successo di una scelta di turismo responsabile e attento all’ambiente e alle proprie tradizioni. L’Associazione Albergatori Elbani vuole far parlare della nostra isola e delle molte sorprese che può riservare a Voi ospiti con i quali ama, con un tipico spirito isolano e con un grande senso di accoglienza, creare un legame affinché l’Elba diventi la “Vostra Casa al Mare”.

L’articolo è stato scritto da Emilio Massimo De Ferrari, Presidente dell’Associazione Albergatori Elbani, per il magazine di promozione turistica Elba Per2 e non solo… Edizione 2016/2017.

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