shadow

AlBacio.jpgBen oltre il civico 200 di via delle Forze Armate, dove Milano si srotola come un vecchio tappeto impolverato. Ma dietro le quinte, girando attorno a un fronte di case per sbucare in una strada lunga pochi passi.
È chiaro che senza la segnalazione di un collega, la gastronomia della famiglia Muriello non l’avrei scoperta mai.

Davanti alla vetrina sulla quale si legge la scritta “Al Bacio, gastronomia e rosticceria napoletana”, c’è una lavagna con i piatti del giorno. Hanno aperto da meno di un mese e la  stanzetta sa ancora di nuovo. È piccolissima e allegra. Invasa da un bancone, dietro il quale brillano, in ordine di apparizione, una parete rossa e gli occhi verdi di Imma: mente, braccio e avambraccio dell’impresa.
Ma perché aprire un negozio in una via così nascosta? “Perché abito a pochi metri”, fa lei divertita, con spiazzante naturalezza.
Non meno diretta e inconfutabile, del resto, è la risposta gastronomica, che sciorina il meglio del repertorio partenopeo nell’edizione più schietta e casalinga.
“Da quando abbiamo aperto, ho scoperto che in questo quartiere vivono moltissimi napoletani”. Di certo apprezzano le ricette che Imma si è portata dalla sua Napoli assieme al fratello Gino e alla mamma Bianca, che partecipano concretamente al lavoro, spendendosi tra fornelli e bancone.

Alcuni bocconi sono appena usciti dalla cucina, come il casatiello (una ciambellona ripiena di salumi e verdure), la pizza con salsiccia e friarielli (che per noi milanesi è una focacciona), i fritti partenopei (palline di mozzarella, crocché con patate e bufala, supplì di riso…). Altri vengono preparati al momento dell’ordinazione: gli gnocchi al ragù napoletano, le tagliatelle fatte a mano con sughi vari, le penne all’ortolana o gli stessi frittolini di prima, quando si capita nel momento giusto.

Peccato non ci sia posto a sedere, se si eccettuano un paio di cubotti rossi per attendere in maggior comodità i piatti espressi. Gli appetiti più feroci e avventurosi si accontentano di addentare pizze e casatielli sui due piedi, davanti all’ingresso.

Altrimenti, si paga una sciocchezza (i prezzi sono più che popolari). Si salutano donna Imma e suoi occhi ridenti. E si fa ritorno a Milano con un prezioso frammento di Napoli racchiuso in un pacchetto.

AL BACIO
Via del Mella 5
02.97.16.16.35
Chiuso domenica

Partecipa alla discussione

54
Lettore_1798 8 luglio 2010 | 13:04

Ho attraverso l’intera Città, riponendo piena ed incondizionata fiducia nelle parole di VMV.
Ho (molto) apprezzato, nell’ordine, lasagne napoletano appena sfornate (anche se, poi, sformate dalla sella del mio scooter….); un cannellone freddo ripieno di scamorza, gamberetti e rucola, arricchito di qualche pomodorino; infine, dell’ottimo pane con una gustosa farcitura di melanze e soppressata calabrese. Mentre aspettavo la pasta fredda, preparata al momento, la Signora Irma mi ha regalato pure un bacio (!) ovverosia un piccolissimo e caldo panino al latte meravigliosamente gustoso.
Confermo pure i bei occhi verdi e ridenti di Irma!
Grazie e buon we a tutti,
Francesco

54
Valerio M. Visintin 5 luglio 2010 | 18:21

Perbacco, ora è lei che fa commuovere me! Grazie.

54
gerrit 5 luglio 2010 | 17:42

Gentile Visintin,
è possibile essere contemporaneamente commossi e divertiti?
Mi succede leggendo questo articolo e di seguito quello sulla gelateria Ronchi.
La prego: continui così.
Saluti

54
Valerio M. Visintin 4 luglio 2010 | 21:12

La pastiera non l’ho assaggiata, ma so che c’è.

54
pangolino 4 luglio 2010 | 15:42

La mia settimana da moglie è la duecentododicesima, ma farò anch’io una visita a donna Imma.
Fanno anche la pastiera?

54
Cstefano 3 luglio 2010 | 09:16

Faccio il tifo perchè la pressione dei clienti non trasformi i prodotti di Donna Imma , facendogli fare la tristissima fine che ha fatto la ‘pizza napoletana ‘, dovunque ( qualche volta anche a Napoli )

54
newangel75 2 luglio 2010 | 11:40

caro signor Visintin, stavo giusto pensando: che preparo per la cena della mia prima settimana da moglie? Et voilà, presto detto arriva il suo consiglio per la rosticceria di Imma. La proverò senza dubbio: è un po’ distante per me, ma se l’entusiasmo non mi spinge adesso, quando allora? Sicuramente la ruspante salsiccia e friarielli mi stuzzica più dei lussuosi macarons :)
Le nozze sono state una festa splendida grazie ad amici e parenti (oltre ad un catering molto in gamba!). Tutto è stato bellissimo oltre ogni nostra aspettativa, e mi permetto di consigliare a lei e agli amici del blog una gita nel Casentino, tra Anghiari e Camaldoli: 4 ore di strada da Milano, ma sarete ricompensati da paesaggi incantevoli, silenzio, cordialità, e una cucina meravigliosa. Provate i bringoli (una sorta di spaghettoni) con sugo d’anatra o cinghiale: eccellenti!
Grazie e un buon fine settimana a tutti voi!