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Nuoto, trofeo Settecolli
Marin e Pirozzi alle Olimpiadi

Nella rassegna capitolina, giunta alla 49esima edizione, i due nuotatori italiani conquistano il pass per Londra 2012. Il record della manifestazione è dell'olandese Ranomi Kromowidjojo

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Agli Europei di Debrecen si sentivano in forma, competitivi, pronti per infrangere il tempo limite olimpico dei 400 misti che invece è rimasto lontano.
L'ultima possibilità: il 49esimo Trofeo Settecolli allo Stadio del Nuoto, a Roma, un quadriennio in una gara, che Luca Marin e Stefania Pirozzi hanno trasformato in un'esaltante rincorsa verso le porte delle Olimpiadi di Londra, finalmente spalancate. Entrambi conquistano il pass olimpico. Luca Marin vincendo in 4'12"04, record della manifestazione; Stefania Pirozzi col secondo posto tra le giapponesi Miyu Otsuka (4'38"73) e Izumi Kato (4'41"82) in 4'40"88.

Le foto degli atleti in vasca

Marin, autore di 4'15"69 al meeting di Barcellona pochi giorni fa, nuota il quarto tempo della carriera (il 4'09"88 dei Mondiali di Melbourne 2007 resta il suo personale). Un salto all'indietro con finestra sulla terza Olimpiade della carriera con il sesto tempo mondiale stagionale e primo europeo, avanti all'ungherese Laszlo Cseh.

"La gara è andata per il meglio - sorride soddisfatto Luca Marin - sinceramente arrivando a rana ero stanco. Oggi ci ho messo la testa. Non sto tanto bene fisicamente, ma oggi non si è visto. E' da tanto che non nuoto così. Sono proprio contento e ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino, che mi hanno sostenuto, aiutato e che hanno creduto in me anche quando sembrava che tutto dovesse andare storto. Ringrazio la federazione e la mia società, il circolo Canottieri Aniene, ringrazio il mio tecnico Massimo Meloni, al quale dedico questo successo, e tecnici federali e agli amici. Io ci credevo e loro con me. Ce l'ho fatta ad arrivare ai Giochi olimpici e adesso a Londra ci proverò".

Per Stefania Pirozzi è la prima Olimpiade della carriera a 18 anni. La maturità in settimana e il Settecolli nel destino. Già lo scorso anno, infatti, proprio a Roma la promettente mistista - che vive a Benevento e si allena a Napoli seguita da Raffaele Avagnano, coadiuvato da Davide Rummolo - aveva colto l'ultima possibilità per qualificarsi ai mondiali di Shanghai e c'era riuscita col personale di 4'40"88.

"Che gioia, quasi mi metto a piangere anche questa volta - commenta - Sono partita per divertirmi, senza pensare al tempo. Non ho fatto nulla di particolare per raggiungere questo risultato e questa è la cosa più bella e divertente. Il mio desiderio più grande? E' quello di andare in finale a Londra. Devo ammettere che adesso mi sento più pronta e matura rispetto alle stagioni precedenti. A dorso ho fatto una buona frazione, a rana voglio rivedere i passaggi. A chi la dedico? Forse a me stessa. Ho fatto tante rinunce per arrivare fino a qui".

La seconda giornata del Trofeo Settecolli Herbalife porta anche i sorrisi pieni di Elena Gemo e Filippo Magnini. La dorsista si piazza terza nei 100 col personale di 1'00"75, a 13/100 dal limite olimpico ma soprattutto al secondo posto del ranking stagionale italiano della specialità, con un centesimo di vantaggio su Carlotta Zofkova. Avanti all'azzurra - vincitrice di 40 titoli assoluti, ma mai alle Olimpiadi - la giapponese Aya Terakawa col record della manifestazione in 59"42 e la russa Anastasia Zueva in 1'00"35.

Filippo Magnini - neo campione europeo dei 100 e autore della straordinaria doppietta iridata tra Montreal 2005 e Melbourne 2007 - vince i 200 stile libero in 1'48"02 (52"64 ai 100), miglior tempo dall'aprile 2009. Alle sue spalle Marco Belotti, secondo in 1'48"09 (53"26) col primato personale col costume in tessuto.

Magnini e gli scatti rubati del bordo vasca

"Sono contento - dice Magnini - il tempo è molto buono. In una gara che all'inizio pensavo di non fare sono andato benissimo. Un ottimo test in vista dei 100 stile libero di domani. Dedico la vittoria ad Emiliano Brembilla: oggi pomeriggio ho nuotato con le sue bracciate nella testa questa mattina al suo fianco in batteria. Dall'acqua non riuscivo a vedere, ero in corsia uno, ma sentivo il pubblico che mi sosteneva e mi incitava. Sono un po' stanco, mi sembra normale, anche perché dopo gli europei ci siamo allenati duramente, com'è avvenuto anche nell'ultimo collegiale al centro federale di Ostia. Ma quando vinci si dimentica la fatica".

Nelle altre spettacolari finali, record della manifestazione dell'olandese Ranomi Kromowidjojo, primatista stagionale nei 100 stile libero in 52"75, con il tempo di 53"09. Successi anche del sudafricano Chad Le Clos e della svedese Martina Granstroem nei 200 farfalla in 1'55"87 e 2'08"85. Il giapponese Ryosuke Irie, infine, trionfa nei 100 dorso in 53"71.