La Ricerca Operativa nacque quando l’esperienza personale del direttore generale di un’azienda non era più sufficiente. Nata durante la Seconda Guerra Mondiale in ambito militare, oggi è presente anche in quello sociale, della salute, del servizio, dell’industria. La Ricerca Operativa è un insieme di metodi e di modelli matematici rivolti alla risoluzione di alcuni problemi aziendali.
La ricerca operativa ha lo scopo di
individuare il migliore impiego delle varie risorse a disposizione (capitali,
materie prime, mano d’opera, tempi di lavoro, macchine, ecc…),
nonché l’utilità della produzione delle materie prime,
la loro lavorazione e la possibilità di immissione sui differenti
mercati dei prodotti ottenuti. In altre parole la ricerca operativa consente
al dirigente aziendale di determinare la soluzione migliore, fra le tante
che possono presentarsi per particolari problemi, affinché si possa
operare efficacemente.
La ricerca operativa, a differenza della ricerca scientifica tradizionale,
vaglia i risultati in termini di efficienza, in quanto è un modo
di vedere le cose, e perciò non è una scienza nel significato
comune della parola.
Naturalmente nel campo economico l’efficienza di un’azienda
nel suo insieme, deve presentare i caratteri di redditività, economicità
ed assorbimento di mercato.
La massima efficienza aziendale si realizza
cercando di ottenere massimi ricavi e minimi costi (massima economicità),
il migliore uso dei mezzi impiegati (massima produttività)
ed il più grande volume di vendite (massimo assorbimento). Perché si possa raggiungere la migliore efficienza occorre porre l’azienda “sotto controllo”, il che significa individuare con chiarezza l’obiettivo da raggiungere, orientare le sue attività e guidarle verso il prefissato obiettivo. |
Il controllo non deve intendersi nel senso fiscale o
amministrativo, ma nel senso di un orientamento per il raggiungimento
dello scopo prefissato.