Il Blog dei Bradipi di Montagna

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Buone Montagne a tutti

martedì 16 giugno 2009

L'ANELLO DEL RESEGONE



L'Anello del Resegone, una passeggiata classica per quattro stagioni
13 Giugno 2009


Si avvicina il sabato. La mia compagna, dopo troppi stress e vari problemi fisici, si dichiara stanca dell'inattività e mi chiede di trovarle un bel percorso...
Già, facile a dirsi... Ma accontentare i desideri di una donna non è mai facile. Esaudire quelli di una donna che ha voglia di montagne, panorami, vicinanza e quant'altro, ancor di più.
Mi decido per l'Anello del Resegone, una passeggiata che avevo fatto nella primavera del 2007, quando, finalmente, avevo deciso di ricominciare a camminare il montagna e, contestualmente, cominciavo a prendere confidenza con le montagne del Lecchese.

Il percorso, ad osservarlo sulla cartina, avrebbe tutte le caratteristiche di una sana passeggiatina in quota, adatta alle gitarelle familiari...
In realtà, l'impegno richiesto, se tecnicamente è quasi inesistente, a livello di sforzo fisico è tutt'altro che irrilevante.

Si tratta di girare attorno a tutto il gruppo del Resegone, partendo dai Piani di Erna, prendendo il sentiero 5, che porta al Passo del Foo. Da qui si scende al rifugio Alpinisti Monzesi, sul versante di Erve, per poi arrivare al valico de La Passata, che segna il passaggio dal Lecchese alla Bergamasca.
Una successiva discesa porta, con qualche contropendenza, al Passo de La Porta, da dove, con ulteriori discesine ed altrettanto ulteriori contropendenze, si risale alle Cascine Zucchero. Da qui inizia una lunga traversata di vari canaloni e costoni che scendono dalle varie cime del Resegone in direzione della Bocca di Palio, che si raggiunge dopo un'ennesima risalita.
Dalla Bocca di Palio il sentiero, ora più tranquillo, ma sempre con brevi risalite, porta abbastanza velocemente alla Sorgente Le Forbesette ed all'area di sosta nelle sue vicinanze.
Dalle Forbesette, poi, inizia la risalita di altri 150 mt di dislivello che portano al Passo del Giuff, da dove si scende fino alla Bocca di Erna e, volendo, si risale alla funivia o si scende direttamente a Versasio.

Fatti quattro calcoli sulla cartina topografica, alla fine il dislivello complessivo si aggira sui 550 metri, con uno sviluppo - in termini di chilometri - da non disprezzare. Se per un escursionista allenato è una sana passeggiata per lo più al fresco del bosco, per persone non allenate il giro risulta essere in qualche misura un po' lunghetto. Le tabelle locali indicano in 5 ore il tempo di percorrenza, ma, a voler calcolare il passo dell'escursionista medio, non ho paura id smentite se affermo che il giro prevede tempi di percorrenza attorno alle 6 ore più qualche sosta un po' più lunga.

Il percorso si svolge per la maggior parte all'interno del bosco, facendo trovare, comunque, svariati punti panoramici su ogni versante del Resegone. Questo aiuta chi volesse effettuare il percorso in periodi caldi. Segnalo, infine, che il tratto più "fastidioso" per lgi inesperti si trova all'inizio, tra la Bocca di Erna ed il Passo del Foo.
Dopo aver incrociato, difatti, il sentiero 1 che sale alla Beduletta ed alla cima, il sentiero 5 diventa EE con un tratto attrezzato, poco prima dell'attraversamento del Canalone Comera. Esiste, comunque, la posibilità di seguire il sentiero che passa sotto verso il Piano del Fieno per poi risalire, senza alcuna difficoltà, al Passo del Foo.

Con la mia compagna, cercando di tenere un buon passo (soprattutto per lei, reduce dopo un periodo veramente lungo di inattività), abbiamo impiegato circa 7 ore pause comprese. Fatto un rapido giro su internet per i siti del CAI ed altre associazioni, vedo che nelle proposte di gite l'Anello del Resegone viene sempre descritto come un anello da effettuarsi in sette ore circa...

Al di là delle considerazioni sulle tabelle dei locals, davvero stretti nella tempistica, posso concludere semplicemente con un invito a percorrere questo itinerario, davvero carino e di sicura soddisfazione per gli amanti delle camminate lunghe, purché coscienti del fatto che non is tratta di un itinerario in piano in quota, bensì di un itinerario a saliscendi e quindi col pericolo di torvarsi con la gambe "tagliate" a metà percorso.

Impagabili, poi, i colori del blu del cielo contro il bianco delle rocce del Resegone e l'Enrosadira davvero dolomitica che assume questa montagna verso sera.

Una passeggiata da fare e rifare, in ogni stagione... Facendo attenzione, ovviamente, ai periodi troppo piovosi o quando ci si trova in presenza di neve.

Buone Montagne a tutti

2 commenti:

  1. Oggi ho fatto la mia prima camminata sul Resegone, partendo dal Piazzale funivia fino ad arrivare al Rifugio Alp. Monzesi. Li ho incontrato due ragazzi che stavano facendo l'anello, è me ne hanno parlato. Tornato a casa ho navigato in rete cercando il percorso dell'anello. Leggendo quello che hai scritto, appena possibile cercherò di farlo. Ciao.

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