I corsi per agenti di calciatori: NON FATELI.

Photocredit FIGC.it

In questi giorni, girando per il web, continuo a vedere un proliferare di corsi per agenti di calciatori, dai prezzi più svariati, che promettono di dare la formazione necessaria per superare il prossimo, eventuale, esame che verrà indetto dalla FIGC.

Bene, ho una notizia da darvi: al 99% non ci sarà NESSUN esame FIGC, nè a Marzo (già confermata la non indizione dell'esame), nè, al 99% appunto, a Settembre.
E' vero che c'è sempre l'1% di possibilità che a Settembre venga indetta una nuova sessione d'esame, ma se avrete la pazienza di seguirmi, vi spiegherò perchè, nel peggiore dei casi, rischiate di buttare i vostri soldi dalla finestra.

30 Settembre 2010: il sottoscritto sostiene e supera la sessione d'esame, ed acquisisce l'abilitazione alla professione di Agente di Calciatori.
Dieci giorni dopo la FIFA dirama una bozza di regolamento nel quale la figura dell'agente di calciatori viene SOPPRESSA, così come tutti i relativi albi nazionali, sostituita dalla figura, a tutt'oggi dai contorni poco delineati, dell'intermediario.

In sostanza, non esisterà più la professione di Agente di Calciatori così come la conosciamo.

Come potete immaginare scoppia il panico, soprattutto fra i nuovi "licenziati" come me, che ci porta a prendere informazioni da ogni sito utile, sia italiano che straniero, oltre che a prendere quanti più contatti possibili con gente che può saperne più di noi.

Quello che vengo a sapere è che diversi Agenti già licenziati, si erano già opposti alla sessione di Settembre 2010, essendo già notoria la decisione che avrebbe preso la FIFA da lì ad una decina di giorni, e che parte dell'associazione di categoria da già la soppressione dell'Albo per scontata, a partire da Ottobre 2011.

Photocredit FIFA.com

Dunque, se adesso leggete di corsi organizzati in giro per l'Italia in funzione di EVENTUALI esami, del Settembre 2011, Marzo 2012, e così via, sappiate che l'eventualità che effettivamente venga svolta una sessione d'esame è quasi nulla, dunque della preparazione che vi sarete sudati, e che avrete profumatamente pagato, potrete servirvene solo quando si saprà di più in merito alla figura dell'intermediario, ovviamente in linea del tutto ipotetica, perchè nessuno può offrirvi garanzie in questo senso.

Ma, volendo fare l'avvocato del diavolo, ponendo per ipotesi che la FIFA torni sui suoi passi, e che a Settembre 2011 la FIGC decida di indire una nuova sessione d'esame, siamo davvero sicuri che questi corsi di preparazione valgano il prezzo che chiedono, che siano indispensabili per il superamento dell'esame?

A questo proposito voglio raccontarvi la mia esperienza.

L'idea di diventare Agente di Calciatori (detto anche Procuratore) mi è venuta nel Dicembre del 2009, quando un ragazzo che partecipava ad un seminario della mia stessa associazione di osservatori me ne parlo, dicendomi che aveva tentato di superare l'esame a Settembre, ma senza risultati.

Prendendo informazioni, seppi che l'esame era definito "decisamente ostico" da tutti quanti avevano partecipato, quindi anche io cominciai a guardarmi intorno nel mare di offerte riguardanti corsi che preparassero al meglio per il superamento dell'esame.
L'esito fu sconfortante: lasciando perdere le voci di corridoio che mi parlavano di corsi da 10000 euro, le mie ricerche mi portarono a corsi in diverse città d'Italia (Catania la più vicina a me), ma dai prezzi che oscillavano dai 500 ai 5000 euro, senza ovviamente nessuna garanzia di superamento dell'esame, dato che il corso stesso fornisce la preparazione, e nessun tipo di attestato utile dal punto di vista della professione.


Nel frattempo, la sessione di Marzo 2010 non viene indetta, come nelle facoltà della FIGC.
Sospinto dalla convinzione e dalla volontà, quantomeno di mettermi alla prova in questo esame, decisi comunque di partecipare alla sessione di Settembre.
Come da prassi, un mese e mezzo prima dell'esame uscì il bando, con allegati tutti i documenti da studiare: centinaia di pagine di regolamenti e statuti, nazionali ed internazionali, oltre ad accenni al codice civile in tema di rappresentanza.

Da più parti mi viene consigliato di lasciar perdere, di aspettare la sessione di Marzo, in modo da poter studiare tutto l'inverno, e avere più possibilità di superare l'esame, ma avendo ormai versato la tassa d'iscrizione, decido comunque di affrontare l'esame studiando da solo, durante una settimana di villeggiatura da trascorrere con la mia fidanzata.

Come potrete immaginare, durante la settimana, sono ben pochi i giorni passati a studiare, ma comunque riesco a leggere tutti i regolamenti e gli statuti dovuti, davvero molto meno complicati di quanto sembrassero, e di come erano descritti.

I giorni passano, il tempo stringe, quindi decido di dedicarmi anima e corpo all'esame. Non avendo mai avuto particolare passione per lo studio, comunque, come sempre mi riduco all'ultimo momento, studiando a tempo pieno solo durante le ultime due settimane precedenti l'esame.
Riesco a trovare su internet dei testi d'esame di anni precedenti, quindi mi faccio una minima idea di come è strutturato l'esame, del meccanismo di risposte multiple, ecc.

Ritenendo di aver raggiunto una buona preparazione, parto fiducioso per Roma, anche se il "terrorismo psicologico" che ho subìto in merito alle difficoltà insuperabili che avrei trovato durante l'esame, mi intimorisce alquanto.

Photocredit figccatania.altervista.org

Ci ritroviamo in 700 circa, giovani e adulti, anche qualche ragazza, ma noto un'enorme differenza fra due tipi di candidato: quelli come me, che hanno studiato da soli, tesi, nervosi, impazienti di sapere cosa verrà chiesto, e se lo studio e l'impegno saranno premiati.
Poi ci sono diversi gruppi formati da ragazzi che ridono, scherzano, sono tutti insieme e si divertono, fanno "caciara", senza soffrire la minima tensione pre-esame: ecco, sono "quelli dei corsi", tranquilli all'inverosimile, come se dovessero andare a fare la classica passeggiata di salute.

Arrivano i fogli, e trovo delle domande, non facilissime, è vero, ma nemmeno impossibili come venivano descritte. In sintesi, era esattamente il "grado di difficoltà" che mi aspettavo di trovare, e che era anche normale, in quanto basato su niente più di ciò che veniva detto di studiare.
Nulla di trascendentale insomma.
Certo, qualche domanda trabocchetto era il minimo sindacale, ma con un po' di concentrazione, ed un foglio bianco dove fare due calcoli, si rivelano molto meno ostiche di quanto la formulazione della domanda stessa volesse far credere.

Morale della favola: idoneo.

Alla faccia di chi mi diceva che era impossibile, di chi parlava di studiare per mesi e mesi, e soprattutto di chi proponeva di spiegare ciò che era facilmente studiabile da soli, con impegno non superiore a quello di una normalissima materia universitaria, chiedendo in cambio migliaia e migliaia di euro.

Insomma, oltre a rischiare di essere inutili "formalmente", data la grandissima probabilità che non si tenga più alcun esame, questi corsi risultano superflui per chi è dotato di un minimo di cervello e di un po' di buona volontà nello studio.

E se vi mancano questi due requisiti minimi, è inutile pure che buttiate i vostri soldi.

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