martedì 6 maggio 2008

Memorie di un clown





Alla fine


la pelle che ingombra è sempre la mia.


Un volto da ridisegnare


a immagine e somiglianza


davanti questo tuttofondo di vetro


-me stesso-


dove si perdono


teatrini e palloncini colorati.


Perché io ci resterei un altro pò


a ingannarmi occhi stretti di troppo rimmel


tra luci e coriondali


e fiori sfilati in mille volte


dalla mia manica vuota.


Per tutti i bambini bravi.


E tanto è un gioco. Si sa.


Un girotondo strano di sorrisi


che rubo e ti fingo.


Ma alla fine.


Ciò che sono è questa pelle


a ingombrarmi sotto un abito


di quattro taglie in più


e l'ultima smorfia da clown che chiude il suo show.


Ancora una volta.


Una volta.


E basta.


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