Home > Storia > 1° parte

Le storie più famose, quelle che i bambini conoscono così bene da poterle raccontare anche ai grandi, iniziano con “C’era una volta”. La storia di una banda è un po’ cronaca, fatta di nomi e date, e un po’ leggenda, fatta di episodi romanzati che stagione dopo stagione, concerto dopo concerto si arricchiscono grazie all’abilità degli strumentisti, alle loro interpretazioni talvolta spericolate e al grande incanto delle note che si trasformano in musica.

C’era una volta dunque un gruppo di musicanti che, ritrovandosi insieme sul finire dell’800, decisero, davanti ad un bicchiere di corposo vino rosso, di non essere più solo una compagnia di buontemponi che si divertiva e faceva divertire con qualche allegra suonata, ma una banda vera e propria con un maestro, delle partiture e una serissima divisa.

Forse non andò esattamente così, ma di certo, attorno al 1890, la banda di Ponte Nossa esisteva già ed effettuava trasferte in bergamasca in occasione delle feste paesane. Sicuramente possedeva un’uniforme regolare, probabilmente di foggia militare, con galloni, bottoni dorati e pennacchi come prevedeva lo stile dell’epoca, codificata nei dettagli ed approvata dalle autorità. Questo almeno è quanto la Prefettura di Bergamo, proprio nel 1890, riportò in una relazione al regio ministero degli interni.

All’inizio del ventesimo secolo, nel 1902 per la precisione, a Ponte Nossa esistevano invece due diverse compagini musicali, forse rivali, una banda ed una fanfara che si fusero verosimilmente prima della grande guerra, in anni di fermento e notevole attività, testimoniati da numerosi documenti scritti. Nel solo 1911, la banda di Ponte Nossa intraprese, si potrebbe dire, una vera e propria tourné che la portò nel mese di gennaio a Castione per la festa di S. Luigi, nel mese di marzo a Clusone per l’inaugurazione della nuova ferrovia della valle Seriana, nel mese di giugno in casa, a Ponte Nossa, per l’inaugurazione della nuova divisa e le feste patronali, nel mese di luglio a Songavazzo per l’apertura di un ponte e nel mese di agosto a Piario per la festa di S. Rocco…una piccola anticipazione, tutta locale, della frenetica attività delle moderne orchestre globe trotter.

Nel primo dopoguerra il paese si ritrovò nuovamente con due gruppi concorrenti, la banda indipendente e la banda parrocchiale, diretta dal maestro Bertinelli. Fu grazie alla lungimirante opera del parroco Don Benedetto Merati, promotore in Ponte Nossa della musica corale e strumentale, che le due formazioni tornarono a riunirsi dando vita ad una stagione fervida che giunse alle soglie del secondo conflitto mondiale.

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