Paul, Bo e Robbie sono amici da sempre, fin da quando Paul eseguì il suo primo assolo di
chitarra, Bo compose la sua prima canzone e Robbie si imbucò alla sua prima festa di
compleanno (quella di Paul). I tre hanno un gruppo musicale a cui si dedicano anima e corpo ed
in cui credono fermamente, ma nonostante un grande talento ed un’indiscussa determinazione
non riescono ad ottenere il successo ed il riconoscimento desiderati; il gruppo, infatti, viene
regolarmente scartato alle audizioni con la stessa ridondante frase di rito: “siete troppo giovani,
ripassate fra qualche anno”.
La band si riunisce ed effettua le prove nell’appartamento di Paz, giovane zio di Paul ed
improbabile talent scout di un’importante casa discografica, il quale condivide nel suo lavoro le
stesse alterne fortune dei ragazzi. Un giorno Paz riesce ad organizzare alla band un provino
con il suo boss, il dispotico e autoritario Mr. Zappa, ma la risposta dell’importante manager
purtroppo è la stessa che i ragazzi hanno già sentito un milione di volte.
I tre, stanchi di vedere penalizzato il loro talento a causa della loro giovane età, si trovano ad
un passo dall’abbandonare il grande sogno della musica quando riescono ad escogitare un
metodo per celare le loro identità: sfruttando il talento di Lou, sorella di Paul nonché esperta dei
computer con il pallino per l’animazione digitale, danno vita ad un gruppo di loro alter-ego
digitali in stile cartoons a cui prestare il loro talento fingendosi più grandi: è la nascita degli
Avatars.
La band virtuale raggiunge in poco tempo, grazie ad internet, un successo inaspettato per un
gruppo di teenagers. Sciaguratamente però i tre non possono confessare al boss di Paz la loro
vera identità di quindicenni: da quel momento si troveranno così costretti a condurre le loro
doppie vite, una virtuale e l’altra reale, stando sempre ben attenti a non svelare la propria
identità.