lunedì 11 luglio 2011

L'utilità del Partito Monarchico !

In risposta a quanti amano criticare a prescindere, e a quanti - con la puzza sotto al naso - non perdono occasione per alimentare dubbi e controversie sull'utilità del soggetto politico apertamente monarchico, desideriamo evidenziare un paragrafo del "Quaderno dell'attivista" pubblicato dal Partito Nazionale Monarchico del 1956 :



Dal “Quaderno dell’attivista”
Dedicato ai giovani del Partito Nazionale Monarchico

L’attualità del Partito Nazionale Monarchico

L'incomprensione di molti monarchici - alimentata da una continua e sottile propaganda avversaria in tal senso - è dovuta sopratutto al dubbio di alcuni, che si traduce nell'interrogativo che spesso ci sentiamo rivolgere e non sempre in malafede: «perché voi monarchici avete preferito affidarvi ad un partito (che richiama, tra l'altro, i concetti di fazione e di divisione) e non ad un movimento apartitico? Come non avvertite che la battaglia partitica «immiserisce» la rivendicazione istituzionale, trascinandola nel gorgo di una competizione contingente e magari elettoralistica ?».

La risposta a questo interrogativo scaturisce (limpida e immediata, anche se meditata e documentata) dalla realtà della vita politica italiana. Non è possibile - nell'attuale fase partitica della democrazia - impostare e condurre una battaglia che richieda un movimento di opinione pubblica, sfuggendo alla logica dei partiti ed alle loro leggi.

Il partito è quindi lo strumento di gran lunga più idoneo a condurre una coerente azione monarchica sul terreno dell'attualità politica (e perciò deve partecipare alla vita politica nazionale, in ogni suo aspetto). Mentre ad una associazione apartitica spetta operare per determinare il clima nel quale tale azione possa acquistare maggiore efficacia ed incisività.

La cronaca del movimento monarchico dal 1946 ad oggi sta a confermare queste asserzioni. Tale cronaca registra una serie interminabile di tentativi (per lo più dovuti alle ambizioni di pochi « generali senza esercito », abilmente sfruttate dagli avversari) di dar vita ad altri movimenti monarchici (ne furono contati qualche anno fa fino a ventisei) o ad altre formule. Ma tutti questi tentativi sono regolarmente falliti. Il Partito Nazionale Monarchico - sorto dalle stesse modeste origini di tanti altri movimenti - pur disponendo di modesti mezzi finanziari e lottando in mezzo ad ingenti difficoltà, si è viceversa affermato quale forza politica di prim'ordine e rappresenta tuttora - nonostante tutte le vane manovre per farlo scomparire - la formazione politica unitaria dei monarchici militanti.

Questa realtà - che nessuna dissertazione astratta può contraddire o cancellare - è dovuta all'esatta impostazione politica del Partito Nazionale Monarchico, attraverso la formula unitaria (« tutti i monarchici in un solo partito ») che garantisce la libertà di pensiero e di espressione a tutti gli aderenti al Partito (di diversa provenienza) coordinando la loro azione nel quadro di una comune politica.

Renato Ambrosi de Magistris
Dicembre 1956

Da allora sono passati 55 anni, ed in questo lasso di tempo è successo di tutto. Una cosa però ha mantenuto il suo valore; l'utilità del soggetto politico monarchico come l'unico modo per mantenere visibile e attuale il nostro ideale tra la gente comune !
Avanti con la costituente monarchica; avanti con la politica attiva !