venerdì 29 febbraio 2008

Manifesti elettorali taroccati /2

fonte http://vocidipopolo.ilcannocchiale.it/





Non Stimo Nedved - il libro



Domenica Nedved non scenderà in campo con la Juve perché squalificato. Negli ultimi minuti del derby col Torino ha preso per i capelli Comotto. Un evidente complotto marxista-granata-nerazzurro, bastava che invece che da Comotto il Toro l'avesse fatto marcare da Rosina, che è calvo, e non ci sarebbero stati problemi.
Non è la prima espulsione per Nedved, il centrocampista ceco di cartellini rossi ne ha già beccati tanti, ma ne avrebbe dovuti ricevere ancora di più, almeno così la pensano Giovanni de Paola e Daniele Fisichella, di cui qualche giorno fa è uscito il libro NON STIMO NEDVED E TUTTI GLI ANTISPORTIVI.
Confesso, conosco personalmente Giovanni, è anche lui foggiano come me anche se vive tra Bologna e Bruxelles, e se ha scritto questo libro forse è anche un po’ colpa mia, che l'ho fatto conoscere a quelli di Malatempora, le stessa casa editrice per cui ho pubblicato anche io alcuni libri. Non è una raccomandazione, non siamo alla ASL o all'INPS, non ci sono soldi pubblici né contratti miliardari, solo persone che si mettono in rete e che fanno in modo che quelli che vanno nella stessa direzione facciano qualche passo insieme. Tanto è vero che nel libro Giovanni mi ha ringraziato, scrivendo "ringrazio Sandro Simone di www.bengodi.org perché crede nella meritocrazia".
Giovanni e Daniele da tempo curano un blog, che si chiama proprio NON STIMO NEDVED, inoltre Giovanni collabora spesso con Bengodi e con BenFoggiaCalcio.
La foto di copertina è quella di Nedved in ginocchio e con le mani che gli coprono il viso, è una partita di qualche anno fa, la sua Juve sta battendo il Real Madrid, la partita è quasi terminata ma lui ha appena fatto un inutile fallaccio a centrocampo che gli costerà l'ammonizione e la squalifica per la finale, dove la sua squadra perderà ai rigori contro il Milan.
E' un'immagine simbolica, quella di un calciatore che non riesce a trattenersi e commette fallacci anche quando non è necessario, che simula per ottenere un rigore anche nella amichevoli pre-campionato, che pensa di poter protestare, insultare e spintonare gli arbitri solo perché protetto dalla maglia bianconera che indossa.
Ma nel libro, arricchita dalla prefazione di Paolo Ziliani e da un intervento di Rudi Ghedini, non si parla solo di Nedved, ci sono infatti anche una quarantina di schede su altri anti-sportivi che popolano il calcio italiano ed europeo, dagli "animali" Pasquale Bruno e Vinnie Jones, ai simulatori Filippo Inzaghi (ma anche il fratello Simone) e Oliveira, passando per il provocatore Poulsen e il fascista Di Canio.
E' un libro che si legge facilmente, trasversale, divertente, a volte cattivo... 10 euro spesi bene, ma se lo comprate online da www.malatempora.com ne risparmiate altri 2. Meglio di così?

Manifesti elettorale ritoccati/1

fonte www.repubblica.it




giovedì 28 febbraio 2008

Botti di fine legislatura



(tratto da blog del nostro amico Gianni - http://vocidipopolo.ilcannocchiale.it/ )

Come di consueto ad ogni fine legislatura, anche quest'anno si svolgerà l'amatissimo e tradizionale carro allegorico del Decreto Milleproroghe, la consueta fontana che spruzza banconote che sfila un po' in tutta Italia e che distribuisce soldi alla stracazzo purché tanti, ma che fa anche scherzetti stronzi e puttanate di dubbio gusto, sempre in linea con la tradizione. C'è da dire che quest'anno, si fanno le cose davvero in grande: il numero delle fontane sparabanconote sono passate dalle previste 52 a ben 108, mentre non mancano gli scherzi da prete.

Ecco il programma di quest'anno:

Rottamazione partiti politici
Riguarda i partiti Euro 2 fondati prima del gennaio 1997 che non sono mai stati votati da nessuno. I fondatori potranno rottamarli solo se hanno un nuovo partito almeno verosimile da proporre. Il bonus finanziamento sarà di 700 euro a elettore dichiarato tramite autocertificazione dagli stessi fondatori più dieci anni di finanziamenti a fondo perduto per le spese elettorali.

Moto e motorini
I possessori di moto e motorini euro 0 riceveranno, in caso di rottamazione, un contributo di 0 euro. Quelli euro 1 un contributo di 1 euro e così fino a euro 5. La norma non si applica agli euro 6 e seguenti, anzi chi li avesse nel frattempo acquistati dovrà spiegare come cazzo gli è venuto in mente di fare i fighetti alla moda ambientalista e pagare una congrua sovrattassa.

Stop tassa di Borsa
Abolito il balzello sui contratti di Borsa purché stipulati da amministratori residenti a Santo Domingo e alle Cayman. Obiettivo: adeguarsi alla direttiva sui mercati emergenti e particolarmente attivi.

Slitta la stretta ai neopatentati
Le norme per la sicurezza stradale, introdotte a metà anno, per evitare l'uso di vetture potenti ai neo-patentati slitteranno al primo luglio 2009, considerato l'alto numero di Maserati, Ferrari Audi e Bmw donate ai diciottenni quest'anno.

Le cartelle "mute"
DAl 1/o giugno 2008 le cartelle 'mute', cioè senza la firma di chi ha fatto l'iscrizione a ruolo e di chi ha emesso l'atto di pagamento, sono nulle. Tutte le altre, cioè quelle per cui era nato questo problema, tutte precedenti al 1 giugno 2008 vanno pagate alla stragrande per cui attaccatevi al cazzo.

Debiti fiscali
Per chi è in difficoltà sarà possibile rateizzare i pagamenti in tranche, al massimo 72. In realtà non cambia nulla, dato che quando presentate domanda di rateazione nessuno vi caga minimamente e non solo non riuscite a sapere quante rate vi hanno fatto ma nemmeno se ve l'hanno concessa.

Banche popolari
Gli anni entro i quali i soci che hanno oltre lo 0,5% rientrino nei limiti fissati dal Testo unico bancario diventano due. Inoltre, se l'acqua è poca, la papera non galleggia e la rana se la mangia. Ripetiamo: se l'acqua è poca e la papera non galleggia, la rana se la mangia.

Rifiuti
In arrivo 80 milioni per l'emergenza Campania a favore di chi ha causato l'emergenza, che deve pur continuare a percepire uno stipendio. Ok all'uso dei Cip6 (i contributi all presidente dell'Inter Moratti nella sua battaglia per lo scudetto) di cui solo lo 0.000002% va al termovalizzatore di Acerra, purché sia garantita la partecipazione in società oltre che della Camorra anche della 'Ndrangheta e della Sacra Corona Unita.

Authority
Novità per i vertici di Consob e Garante per la privacy: la durata delle nomine passa da sette a settanta anni. Stop alla possibilità di riconferma a fine mandato, per chi dovesse essere sopravvissuto.

Casa
Proroga degli sfratti al 15 ottobre. Vale però solo per chi abita in alcuni grandi centri e nello stesso stabile dove risiede un parlamentare, politico, loro familiari e affini.

Welfare
Piccola modifica per recuperare una falla del protocollo. Chi ha maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia il 31 dicembre 2007 la perde interamente per effetto del concorso "Lo sfigato dell'anno". In questo caso si dovrà ricominciare a lavorare dall'inizio oppure candidarsi in un partito politico.

Alitalia e Malpensa
Estensione della Cassa integrazione per i dipendenti Alitalia anche nell'ipotesi che ad un certo punto non esista più l'Alitalia. In questo caso verrà fondata una nuova compagnia di bandiera, denominata Alitalia per collocare i dipendenti in cassa integrazione dell'ex Alitalia; in arrivo poi 120 milioni di euro in due anni, di cui 80 milioni nel 2008, per contributo per qualsiasi spesa purché effettuata alla cazzo e gli altri 40 per il completamento delle infrastrutture dello scalo di Malpensa, che prima di essere chiuso definitivamente deve ovviamente essere prima completato.

Buon divertimento a tutti
Pro Loco Montecitorio e Senato della Repubblica

Berlusconi e l'ICI



Rosanna Pasero - www.broderie.it

martedì 26 febbraio 2008

VECCHIO CANE ROSSO -- 21



VECCHIO CANE ROSSO - 21
(rubrica a cura di Luciano Seno)

Se W e il Cav. si parlano...

...noi proclamiamo la MORATORIA DELLA MERDA!

BERLUSCONI è ignobile, illegittimo ed inaccettabile per tutte le persone per bene -- come sempre.
Chiunque accetti di parlarci, lo legittima, ne estende l'area d'influenza ed automaticamente esce dal novero delle persone per bene.
Visti i sondaggi correnti, il VELTRUSCONISMO sta intorno al 70 per cento, come dire che ammucchia una trentina di milioni di italiani.
Siamo al famoso teorema delle mosche:
LA MERDA E' BUONA DA MANGIARE, 30 MILIONI DI TESTE DI CAZZO NON POSSONO AVERE TORTO...
E noi possiamo tutt'al più proclamare e promuovere la MORATORIA DELLA MERDA.

Berlusconi bocciato in matematica

Tratto dal Blog di Mariano Tomatis Antoniono
(grazie a Ennio Peres per la segnalazione)

Silvio Berlusconi ha affermato durante la puntata di Matrix del 22 febbraio 2008:
"È impossibile fare confronti televisivi, ci sono troppi candidati premier. Sarebbero necessari 64 incontri, troppi".
Trattandosi di 8 candidati, Silvio calcola il numero totale moltiplicando 8 per 8. Ma così facendo, sovrastima notevolmente il numero di confronti necessari: il numero 64, infatti, considera anche i confronti di un premier con sé stesso (!) e distingue tra il confronto Veltroni-Berlusconi e il confronto Berlusconi-Veltroni.
Nella tabella qui sotto, in rosso, i confronti necessari - in numero di 28, che si ottiene moltiplicando 8 per 7 (in modo da escludere i confronti con sé stessi) e dividendo per due (così da contare una sola volta i confronti tra due candidati premier).


Zoccole

Simpaticissimo video trovato su YouTube. La canzone in sottofondo è "Zoccole" tratta dal film SCUGNIZZI di Nanni Loi.


sabato 23 febbraio 2008

Ipse Dixit Berlusconi - Tutte le gaffe di Berlusconi



Con il cambio di server è andato persa una parte del nostro archivio, ogni tanto ne pubblicheremo qualche pezzo. La parte che segue è tratta dal libro MILAN. BARZELLETE ANEDDOTI E RACCONTINI SULLA SQUADRA DEL PRESIDENTE ALLENATORE (Sandro Simone - Ediz. Malatempora 2005)


IPSE DIXIT BERLUSCONI

Con le gaffe e le frasi famose di Berlusconi ci si potrebbe scrivere una intera enciclopedia, dalle frasi su Mussolini che mandava gli oppositori in vacanza, al deputato tedesco invitato a fare il kapò in un film sui nazisti, dai giudici mentalmente disturbati alla supremazia della civiltà occidentale su quella islamica. Un po' meno famose sono le frasi sul calcio, probabilmente sintomatiche delle idee di quest’uomo al pari delle altre.

Cara Santità, mi lasci dire che lei assomiglia al Milan. Infatti, lei, come noi, è spesso all’estero, cioè in trasferta, a portare in giro per il mondo un’idea vincente. Che è l’idea di Dio (1988, Città del Vaticano)

Il Papa è un uomo straordinario , ogni suo viaggio è come un gol. Ha la stessa idea vincente del Milan, che è poi l’idea di Dio, la vittoria del bene sul male. (30 marzo 1994, Repubblica)

Voglio fare l’Italia come il Milan (giugno 1994, Milano Italia)

Prima di confrontarsi con me vinca due Coppe dei Campioni! (Silvio Berlusconi all'ex ministro delle Finanze Luigi Spaventa, entrambi erano candidati nel collegio Roma 1 alle elezioni del 1994)

Io mi devo confrontare con gente che non ha fatto nulla nella vita, non ha preso nemmeno un laurea (…). Quando presi il Milan dcevano che avrei fallito: siamo diventati la prima squadra del mondo. (…) Non lo dico per vantarmi ma l’Italia ha una persona che ha costruito un impero. Lì in America hanno Bill Gates. (Bari, 5 aprile 2000)

Zoff si è comportato come l’ultimo dei dilettanti. Anche un dilettante avrebbe fatto marcare a uomo Zidane. Il problema è che l’intelligenza uno ce l’ha o non ce l’ha. (3 luglio 2000, Milanello, dopo la sconfitta in finale dell’Italia con la Francia)

Ho un complesso di superiorità che debbo frenare (maggio 1994)
"Da quando faccio il presidente del Consiglio non posso più occuparmi del Milan, e infatti non è in cima alla classifica."

Una volta passai davanti a un campetto dei salesiani, mi arrivò una palla tra i piedi, la lanciai e feci canestro da 15 metri. Non ci riprovai più, perchè mai avrei avuto lo stesso successo. (21 settembre 2001, Bruxelles, Consiglio straordinario dei capi di Stato e di Governo).

"Un Governo vincente come il Milan"( Reuters, 3 Aprile 2004)
Deportivo La Coruna - Milan: 4-0 (La Coruna, 7 Aprile 2004)

E poi, diciamolo, avere tre televisioni mi ha danneggiato (maggio 1994)

Il 90 per cento dei giornalisti italiani milita sotto le bandiere del comunismo
(Berlusconi, 7 giugno 1994) Anche quelli sportivi? (nda)

Non capisco perchè a San Siro debbano entrare anche i tifosi delle altre squadre togliendo il posto ai nostri. San Siro deve diventare solo rossonero (Gazzetta dello Sport, 10 ottobre 1988)

"Comprare Alessandro Nesta? Non si può. Sono cose che non hanno più nulla di economico, di morale. Nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta".
(23 agosto 2002. L'indomani il Milan annuncia l'acquisto di Nesta, avvenuto da almeno una settimana).

"Gilardino al Milan? Non si possono spendere certe cifre per il calcio. Sarebbe amorale con i problemi che ci sono oggi".(24 giugno 2005, dopo meno di un mese il Milan annuncia di aver acquistato Gilardino dal Parma, l'accordo con il calciatore era stato trovato da tempo)

Nelle mie attività mi sono abituato a essereil primo, anzi mi sono talmente abituato che ci resterei davvero male ad essere il secondo nel calcio. Il gruppo adesso è come un iceberg: la parte non visibile è il resto dell'attività, quello che brilla agli occhi di tutti è il Milan. Adesso siamo costretti a fare bene, questo è l'imperativo categorico del Milan.


GUEST STAR

Il signor B. ha dichiarato: "Io volevo stabilire la normalita' della vita politica italiana. Ma come si e' risposto a questo mio principio? Con una campagna giornalistica durata nei mesi di giugno, luglio, agosto, campagna immonda e miserabile che ci ha disonorato per tre mesi. Le piu' fantastiche, le piu' raccapriccianti, le piu' macabre menzogne sono state affermate diffusamente su tutti i giornali..." (B. sta per Benito: e' una dichiarazione del 1924).

Sono felice di non essere l'unica esponente di Forza Italia a tifare Juve. Miccichè, Ghigo, Fitto, nonostante la fede del capo, tifano Juve. Ma Berlusconi è splendido anche questo. Abbiamo massima libertà di tifo (On. Gabriella Carlucci, Forza Italia, Il Resto Del Carlino 28 maggio 2003)

venerdì 22 febbraio 2008

Giovanni de Paola su PeaceReporter



Il nostro amico e collaboratore Giovanni de Paola ha scritto un bel reportage per PeaceReporter, sito di informazione legato ad Emergency, organizzazione fondata da Gino Strada.

Si tratta di un reportage da Bruxelles, dove Giovanni vive, dove 150 immigrati senza documenti sono in sciopero della fame da quasi due mesi. I “sans papiers” - sudamericani, africani, asiatici – chiedono di essere regolarizzati.

Ecco il link

PS: Il Reportage di Giovanni è stato pubblcato anche da IL MANIFESTO.

Veltroni a Foggia


Ieri Veltroni ha tenuto un comizio a Foggia, la mia città, ho scritto questo pezzo per BenFoggiaNius che ripropongo qui. I non-foggiani forse si perderennao qualche battuta, ma non fa nulla...

PS: Il prossimo che dice che sfotto solo la destra lo mando a fanculo.


10 CONSIDERAZIONI SEMI-SERIE SUL COMIZIO DI VELTRONI A FOGGIA

1. Veltroni è stato presentato da Valentina Lucianetti. E vabbè che vanno superati i tempi del “compagne e compagni di Foggia la parola al compagno della Federazione di Foggia Walter Veltroni”, ma la giovane foggiana sembrava una ragazzina che incontra Robbie Williams. Manco alla Stadio presentano i calciatori così...

2. Valentina Lucianetti ha chiuso il suo breve intervento di presentazione con il grido “WALTER FACCI VOLARE”. Si riferiva all'aeroporto Gino Lisa?

3. Ho seguito il comizio su Tele Blu. Ottimo lavoro, solo che l'audio era sfalsato rispetto al video. Veltroni sembrava Ghezzi che parla di Cinema su Fuoriorario su RaiTre.

4. Madò ma è sicuro che era Veltroni? A me sembrava tale e quale a Crozza. Mia sorella dice che è lui perché non ha detto nemmeno una volta “ma anche”.

5. La piazza era stracolma. Molti avevano i cartelli con la scritta “SI PUO' FARE”. Uno ne aveva uno con scritto a penna I CARE, lo slogan di Don Milani ma anche (vedi punto 4) di un vecchio congresso del PDS. Uno aveva scritto MATTINATA. Mancava solo CIAO MAMMA e poi poteva essere una puntata del Festivalbar.

6. L'applauso più forte c'è stato quando Veltroni ha citato la bandiera tricolore come “quella che avevano in mano i partigiani che hanno liberato l'Italia dal fascismo e dal nazismo”. Speriamo che fra qualche mese lui non si ritrovi a fare un governo istituzionale con gli eredi del fascismo e del nazismo.

7. Altro forte applauso c'è stato quando Veltroni ha citato il fatto che Prodi non si è ricandidato. Ma era perché ha dato una dimostrazione di non stare attaccato alla poltrona o perché si è tolto dalle palle?

8. A Torino il PD ha candidato un simbolo della città, un operaio Thyssen. A Foggia chi candideranno, un dipendente di una cooperativa del verde pubblico?

9. Veltroni ha detto che farà comizi in 110 province. Non ha detto nemmeno una parola su Foggia. Non è che fa sempre lo stesso discorso ogni volta?

10. Veltroni è arrivato in ritardo. Ha detto di essere arrivato in pullman. Mica era delle Ferrovie del Gargano?

(PS, la foto è tratta dal blog di Francesco Quitadamo)

Fidel Castro e De Mita



Riceviamo dal nostro amico Alex Drastico e volentieri pubblichiamo.

Dopo 49 anni il dittatore Fidel Castro si è dimesso. Il democratico De Mita l'hanno dovuto buttare fuori, e si è incazzato pure. Non parliamo dei sempreterni Andreotti o Scalfaro...
Mi sorge un dubbio: non è che la storia della democrazia e dell'alternanza sia una presa per i fondelli? (Alex Drastico)

giovedì 21 febbraio 2008

I verdi in Parlamento

I verdi e la missione in Afghnistan visti da Giovanni de Paola


clicca sulla vignetta per ingrandirla

Prima figura di merda di Berlusconi



Prima figura di merca (in questa campagna elettorale) di Berlusconi.

La settimana scorsa il nano pelato aveva dichiarato a TG1 che il programma elettorale del PDL era stato sottoposto all'esame del commissario europeo agli affari economici Joaquin Almunia che l'aveva condiviso. Dopo qualche giorno è arrivata la smentita di Alminia che ha dichiarato "Non avendolo mai ricevuto non posso neanche commentarlo".

mercoledì 20 febbraio 2008

La minchia nel pugno



La minchia nel pugno.
Un nuovo partito? Ho trovato il logo in rete, sembra sia opera di quelli de "Lo Zoo di 105".
Che ne pensate?

PS:
Meglio una minchia nel pugno che un pugno nella minchia

lunedì 18 febbraio 2008

Berlusconi visto da El Pais




Ecco cosa ha scritto il quotidiano spagnolo EL PAIS:

Super Berlusconi

Il caimano, Rambo, Superman, il Cavaliere, Berlusconi è tornato.
Mezza Italia lo celebra, l'altra metà pensa seriamente all'esilio volontario.
In Italia la Spagna zapaterista va di moda: nelle scuole di spagnolo i posti sono tutti esauriti, i gay e gli anticlericali meditano di innalzare un monumento a Zap.
Se, come sembra, ad aprile Berlusconi vincerà le elezioni, non ci sarà da stupirsi se gli italiani si affolleranno ai nostri confini per chiedere asilo politico.

(grazie a Luciano Seno per la segnalazione e la traduzione)

domenica 17 febbraio 2008

Torna Berlusca



(composizione in versi del nostro amico Mariano Grossi)


Italiano cuor contento che giulivo adesso godi,
son finite le tue pene, non è il caso che ti rodi,
son finiti i tempi grami, son cessati brogli e frodi,
ora è tempo di far festa, non c’è più Romano Prodi.
Se n’è ito tra gli insulti succhiasangue Padoa Schioppa
ed adesso al tesoretto tutti insiem montiamo in groppa;
chè la nostra economia soffierà col vento in poppa
e la chiave del risveglio ce l’abbiamo giusto in toppa!
Non c’è più quel gabelliere che di nome facea Visco!
Finalmente! Siamo stufi di sentir balzelli e fisco!
Era un pezzo che pressava, una vera ernia del disco:
basta con ‘sto schema antico, ce ne vuol uno men prisco!
Si appalesa all’orizzonte il ritorno dei più buoni,
quelli che per noi italiani hanno pronti tanti doni,
quelli che ci riempiranno di benessere e soldoni:
sta tornando sulla tolda della nave il Berlusconi!
Egli a questa vigna marcia taglierà tralci e radici,
egli a colpi di bacchetta ci farà tutti felici,
circondandosi dei mejo, sistemando frati e amici,
sgraverà le nostre terga dai balzelli d’Euro ed ICI;
e d’un colpo non vedremo mai più morti sul lavoro,
piano pian ritroveremo nelle fabbriche il decoro,
nuovamente l’operaio al sudor riavrà ristoro,
guadagnando a fine mese il suo meritato alloro!
Finalmente finirà di sbarcare amar lunario,
finalmente sarà tolto da quel sudicio sudario,
alla fine egli otterrà uno stabile salario,
mai più parlerem quaggiù di lavor scarso e precario!
Ci avevamo messo un pezzo per riavere questi agi
ed abbiam sacrificato a sta causa il prode Biagi,
ma qualcuno mise fine al bel viaggio dei Re Magi
consegnando Italia nostra a quegli ideator di stragi!
Ma è finita questa pausa che portò l’avversa sorte,
questa lurida sinistra l’abbiam condannata a morte!
Ha portato in Patria nostra solamente cose storte,
ma ora il sole di Zio Silvio brilla garrulo alle porte!
Splenderà di nuovo alto con Borghezio e Calderoli
e ben presto gli italiani non saran mai più da soli,
spiccherà la nostra Patria nuovi e arditi ed alti voli
e mai più fame e miseria si vedran sui nostri suoli!
La Quaresima è finita, abbiam tolto la gabella!
Lo diciamo tutti uniti, chè serrata è la mascella:
destra nostra è ancora salda, siam tornati sulla sella
da Tradate a Ceppaloni col sigillo di Mastella!
Pur la Rai che avean ridotto a una minestrina cotta
cambierà ben presto il passo, la rimetteremo in rotta;
poverina, così parca, miseranda e mal ridotta,
noi la rifaremo nuova con o senza il buon Riotta!

sabato 16 febbraio 2008

Muore Lentamente



Ricordate la storia della poesia MUORE LENTAMENTE che Mastello citò in Senato pensando erroneamente fosse di Neruda? Luciana Littizzetto ne ha scritto una nuova versione...



Lentamente muore chi non cambia marcia
Lentamente muore chi non mette la freccia quando svolta
Lentamente muore chi non tira il freno a mano in discesa,
Chi sbaglia nell'usare la fresa
Chi gli casca in testa la casa,un'obesa o la torre di Pisa.
Muore lentamente chi non fa come la Marcuzzi
E se non riesce ad andare in bagno se la tiene tutta dentro..
Muore lentamente chi non si leva prontamente da sotto il casco della permanente
Muore più velocemente chi mette le dita nella presa di corrente,
Chi non si sposta quando cascano le piante,
E chi mangia le amanite velenose al ristorante.
Muore lentamente tanta bella gente..
Ma c'è anche, e tu lo sai,
UNA BANDA DI COGLIONI CHE NON MUORE MAI!

venerdì 15 febbraio 2008

I finanziamenti elettorali di Berlusconi



La legge sul finanziamento dei partiti prevede che i bilanci degli stessi siano pubblici, in questo modo è possibile sapere chi li finanzia. Spulciando i bilanci è possibile sapere che Berlusconi, direttamente, o tramite Forza Italia o imprenditori a lui vicini, ha dato:

- 400 mila euro al partito di Alessandra Mussolini per far entrare Alternatica Sociale nel PDL (Partito delle Libertà)
- 800 mila euro a Sergio De Gregorio per fargli lasciare l'Italia dei Valori, fondare un nuovo partito (Italiani nel Mondo) ed entrare nel PDL.
- 90 mila euro a Nucara per far entrare nel PDL i suoi Repubblicani.
- 100 mila euro a Benedetto Della Vedova per far entrare nel PDL i suoi Riformatori Liberali.
- 295 mila euro a Lamberto Dini per far cadere il Governo Prodi ed entare nel PDL.

Inoltre secondo De Gregorio nel 2006: "Forza Italia ha dato anche un milione e mezzo alla Dc e al Partito socialista (ndr. si intende il connubio la Nuova DC e il Nuovo Psi).


Due domande:
- se paghi una donna per scopare con te è prostituzione... E se paghi un parlamentare per entrare nel tuo partito o nella tua coalizione cos'è? Prostituzione politica?
- chi mi da' una mano a fondare un partito e tra qualche anno venderlo a Berlusconi? sembra paghi bene...

Inni a confronto



In attesa di leggere i programmi proviamo a mettere a confronto gli inni dei due schieramenti. L'inno dei Partito Democratico è Mi Fido di Te di Jovanotti , quello del Partito del Popolo (o come cazzo si chiama il partito di Berlusconi) è Meno male Silvio c'è di Andrea Vantini

Nell'inno del PD si legge:

"Case di pane, riunioni di rane, vecchie che ballano nelle cadillac"
chi sarebbero le rane che partecipano alle riunioni del partito? ma Dini non era passato con Berlusconi? e le vecchie nelle cadillac chi sono? amiche della Montalcini?

"forse fa male eppure mi va di stare collegato"
collegato? ma non si era detto di andare soli?

"di stendermi sopra al burrone di guardare giù"
ecco bravo... è proprio lì che siamo...

"mi fido di te cosa sei disposto a perdere"
a perdere? le elezioni...



Ancora peggio va con l'inno del Pdl, sentite qua:

"Non ho interessi politici, e non ho neanche immobili"
e mi sa che sei l'unico...

"Ci hanno provato scrittori e comici"
in realtà ci hanno provato anche magistrati e finanzieri

"Menomale che Silvio c’è" certo,
altrimenti a te toccava andare in fabbrica anzichè fare il cantante


Insomma, come diceva una vecchia battuta, il problema tra Berlusconi e Veltroni è che uno dei due dovrà vincere...

PS: A questo link un articolo di APRILEONLINE sull'inno del PDL

L'abbraccio tra Ferrara e Veltroni



Mauro Biani - http://maurobiani.splinder.com/


PS: Segnalazione off topic:
...da quando Sarkozy è stato eletto, Berlusconi ha affermato di essere stato il modello cui il presidente si è ispirato. Mamma mia! Si attendono smentite.
Leggete questo articolo di Libération (in francese)

mercoledì 13 febbraio 2008

Hillary Clinton o Barak Obama?



articolo tratto da Malagazine di Malatempora

Noi qui ci battiamo per Veltroni e Berlusconi, sapendo che finirà un po' all'italiana, con una specie di Veltrusconi, se non altro perché i due si devono tenere buoni, il primo per restare in sella se perde, e il secondo perché se vince, vorrà anche fare il presidente della repubblica,e per quello avrà bisogno dell'altro, in tipico inciucio italiota.
Negli USA i giochi sono sempre più netti, e comunque più lunghi. Hillary è femmina, ma fa il maschio, ed ha dalla sua le multinazionali più proiettate nel futuro. Obama fa il giovane galletto, ed ha dalla sua le multinazionali che sanno che con lui faranno quello che vogliono per almeno un paio d'anni.
McCain sta cercando di recuperare la destra che lo detesta, ma Wall Street è con lui, è sempre stata repubblicana, da quando siamo nati. E potrebbe vincere, sia sull'uno che sull'altra. Per ragioni forti e profonde. Quanti andando a votare se la sentiranno di accettre Hillay, donna? E donna con il Clinton a fianco? E quanti se la sentiranno di votare per un nero e a se stessi diranno:ma è troppo inesperto?

E voi che ne pensate? postate commenti o scrivete a redazione@bengodi.org

lunedì 11 febbraio 2008

La coerenza di Fini



Quatto dichiarazioni di Gianfranco Fini tratte dalla rubrica di
Marco Travaglio su Repubblica.it


"Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi... Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier, deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni" (Gianfranco Fini, 18 novembre 2007)

"Abbiamo vissuto l'epoca berlusconiana con un certo qual disagio (...). Le vignette che lo rappresentavano come uno scodinzolante cagnolino intorno a Bush hanno fatto il giro del mondo (...). Non si sottovaluti la portata di queste sue celebri gaffes internazionali" (Il Secolo d'Italia, organo ufficiale di An, 23 novembre 2007)

"Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alkla sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all'ovile? Sono il presidente di An, non una pecora" (Gianfranco Fini, 16 dicembre 2007)

"Condivido la proposta di Berlusconi di dare al popolo del 2 dicembre, al popolo della libertà, un'unica voce in Parlamento. E' una pagina storica della politica italiana: il 13 aprile nascerà un nuovo grande soggetto politico ispirato ai valori del Partito popolare europeo e quindi alternativo alle sinistre. Mi auguro che gli amici dell'Udc vogliano scrivere questa importante pagina assieme a noi" (Gianfranco Fini, 8 febbraio 2008)

Addio Angese




E' morto il vignettista
Angese (per l'anagrafe Sergio Angeletti). Era uno dei più bravi. Ma soprattutto era stato il primo "grande" con cui eravamo entrati in contatto. Quando nel '98 Bengodi era solo un sito satirico creato da un gruppo di ragazzi foggiani lui ci diede la possibilità di pubblicare le sue vignette, ne disegnò anche alcune apposta per noi e ci chiese una mano anche per un corso per autori satirici. Qualche volta chiese aiuto Silvio per problemi col pc. Ci impegnamo a non dimenticarlo mai. Troveremo un modo per dedicargli uno spazio su Bengodi.

Vi invitiamo a leggere un estratto dell'articolo del suo amico Jacopo Fo: http://www.jacopofo.com/


Sergio e’ morto. Stroncato da una malattia che non aveva lasciato speranze.
Ma potremmo dire che e’ stato abbattuto mentre caricava a cavallo le trincee fortificate dei demoni. Sergio e’ stato un grande combattente per la liberta’.
Uno che ha sempre messo la sua dignita’ di fronte alle convenienze.
Uno dei piu’ grandi disegnatori italiani, giornalista e vignettista acuto, originale e geniale, al quale questo sistema di merda ha negato la possibilita’ di lavorare.
Le grandi testate per le quali disegnava lo hanno via via cacciato perche’ non riusciva proprio ad arruolarsi nel manierismo leccaculo dominante.
Dentro di me io piango il fratello che mi ha lasciato, ma sento che sia giusto innanzi tutto ricordare che era un combattente della liberta’ di pensiero, armato di un pennello sublime. E credo sia giusto dire che molto nella sua malattia ha pesato l'essere cacciato, esiliato, lasciato per anni senza lavoro.
Lui non ha mollato, ha continuato giorno dopo giorno a pubblicare le sue straordinarie storie su www.angese.it.
Giorno dopo giorno, nonostante nessuno lo pagasse per farlo. Incredibile costanza.
E' andato cosi’ avanti per anni. Tentando continuamente nuove strade, resistendo nel dialogo con un pubblico di amanti della satira che lo avevano scovato nella rete.
Sergio ha collezionato una quantita’ incredibile di porte sbattute in faccia. L'unico lavoro che gli era restato era uno spazio quotidiano sulla Nazione-Resto del Carlino, pagato una cifra vergognosamente bassa.
Uno spazio concesso quasi con fastidio, in una situazione nella quale qualunque sua proposta veniva bruciata sul nascere.
Sopravviveva in quello spazio perche’ non aveva altro e non voleva smettere di raccontare, comunque, a un grande pubblico.
Un genio al quale e’ stato impedito di lavorare, di produrre le sue infinite idee.
Lascia una casa che ha costruita pezzo per pezzo e che e’ un capolavoro di eleganza e fantasia.
Lascia una quantita’ enorme di disegni e storie. E molti amici.
Per ultimo ci ha regalato anche l'esperienza di vedere un uomo che affronta la morte con chiara coscienza della sua imminenza, continuando a vivere e amare la vita. (...)
Sergio se ne e’ andato con grande eleganza, magro da far paura, con in testa il basco con la stella rossa, la barba quasi bianca, estremamente bello anche se scheletrico.
Elegante come quando cavalcava lo stallone bastardo che aveva comprato a prezzo di carne da macello e trasformato in un magnifico alleato.
Bastava un piccolo segnale delle redini e lo spostamento indietro del corpo e il cavallo iniziava a camminare a marcia indietro e sembrava danzasse. (...)

PS: Il corpo del grande Sergio Angese, verra’ bruciato. Le ceneri saranno sepolte nel territorio libero dell'Universita’ di Alcatraz secondo le sue ultime volonta’.
Sulla strada che va alla torre, la’ dove sono le pietre dipinte, seppelliremo l'urna con le sue ceneri sotto una grande pietra sulla quale sara’ dipinto Astarte, il suo cavallo.
Chi passera’ da quelle parti potra’ parlare ad Angese.
Lui ha promesso che ascoltera’.

Che tu possa cavalcare in eterno nelle praterie del cielo.

Jacopo Fo

Interviste e Oliviero Toscani e Viviane Reding



Il nostro amico e collaboratore Giovanni de Paola oltre che cazzeggiare su Bengodi e su NonStimoNedved fa un sacco di altre cose interessanti.
Ultimamente per il web managazine L'EUROPA CHE VERRA' ha intervistato il fotografo Olivieri Toscani e il commissario europeo per i media Viviane Reding (cliccate sui nomi per vedere o leggere le interviste).

sabato 9 febbraio 2008

Il cattivo esempio di Tommie Smith



(articolo di Rudi Ghedini, tratto dalla rubrica FUORIGIOCO del giornale CARTA)


Era il 16 ottobre 1968, a Città del Messico, quando andò in scena il più emozionante atto di protesta nella storia dello sport: sul podio dei 200 metri, Tommie Smith e John Carlos, primo e terzo classificato, alzarono il pugno chiuso, guantato di nero, e il black power sbriciolò la vetrina dei Giochi Olimpici. Da allora, i palcoscenici sportivi internazionali sono stati ripetutamente usati per lanciare messaggi politici. Ricordo la divertente contestazione ai Giochi di Los Angeles (1982) del vincitore del decathlon, l’inglese Daley Thompson, che esibì una maglietta su cui stava scritto: «Grazie America per i bei giochi e il grande avvenimento». Il testo proseguiva sul retro: «Ma che ne pensi delle riprese televisive?».

Impossibile riepilogare la serie di magliette con messaggio politico, anche limitandosi all’ambito calcistico: da quella di Robbie Fowler a sostegno degli scioperi dei minatori inglesi, a quella del serbo Stojkovic mentre infuriavano i bombardamenti sulla ex Jugoslavia, fino all’egiziano Mohamed Aboutrika, che in Coppa d’Africa, qualche giorno fa, ha sollevato la maglia per mostrare una scritta solidale con il popolo di Gaza.

Avvicinandosi Pechino, alcuni Comitati Olimpici stanno elaborando regolamenti per vietare ai propri atleti di esprimere opinioni politiche. Censura preventiva: il Belgio ha stabilito che i componenti della propria delegazione dovranno ubbidire a un codice che vieta di portare all’attenzione del pubblico questioni politiche e religiose. La preoccupazione è implicita quanto evidente: non creare problemi alla Cina.

Qualche giorno fa, Tommie Smith ha detto di sperare in una nuova generazione di atleti «che non abbia paura di pensare. Il mio era il tempo dei gesti, a Pechino potranno parlare». Il potere sportivo lavora affinché questa speranza vada delusa.

venerdì 8 febbraio 2008

Rutelli e Berlusconi

Vecchio filmato ma oggi più che mai attuale...


Casablanca



E' in distribuzione il nuovo numero di CASABLANCA, mensile antimafioso diretto da Riccardo Orioles. In questo numero si parla delle dimissioni di Cuffaro, dell'intimidazione a Pino Maniaci, della mafia dei supermercati, del Catania Calcio e di molte altre cose interessanti.
L'abbonamento a Casablanca costa 30 €, info http://www.lesiciliane.org/casablanca/


Pubblichiamo un articolo di Lillo Venezia tratto da un numero precedente sulla satira e la storia de IL MALE.

C’è stato un momento in cui anche in Italia si faceva satira. Non battutine da salotto, non fronda, non ammiccamenti ai potenti: satira per davvero, quella che ti manda in galera. "Il Male", fondato dai migliori disegnatori anni ’70, fu il simbolo e il capro espiatorio di quella stagione. Papi e presidenti, brigatisti e onorevoli, megamanager e ministri passarono per quelle pagine e ne uscirono sputtanati. Poi la realtà cominciò a imitare la satira, a farsi satira essa stessa: ma questo è un altro discorso...

Diteci chi tra questi non ha partecipato all’avventura de "Il Male"! Fra coloro che risponderanno esattamente verrà sorteggiata una foto storica del direttore responsabile de "Il Male" più famoso all’interno del Vaticano, di Forza Italia e del MPAA (Military Police American Airlines): Calogero Venezia, detto Lillascu. Ah dimenticavo, chi sono questi? Ecce qua: Andrea Pazienza, Leonardo Sciascia, Sandro Pertini, Roberto Benigni, Roland Topor, Jimmy Carter, Umberto Scapagnini, Ugo Tognazzi. Stop, altri nomi alla prossima avventura. Roma, febbraio 1978. Alcuni tipi loschi, attorno ad un tavolo di una trattoria in Campo dei Fiori: Pino Zac, Sergio Saviane, Jacopo Fo, Riccardo Mannelli, Vauro Senesi, Vincino Gallo, davanti ad una copia del "Canard Echainè" (non ho mai saputo che cosa volesse significare), un foglio di satira francese quasi millenario, popolare e coraggioso, decisero che era l’ora de "Il Male". Ma ciò non era possibile se non ci fosse stato un direttore responsabile altrettanto popolare, coraggioso, alternativo, anacronistico e per niente responsabile. Cioè io, Lillo Calogero Venezia, detto Lillascu. E così uscì "Il Male".

Una storia bella, importante, che come tante in Italia, destinata a finire. Ma in quei pochi anni che "Il Male" è stato presente, la politica e la società di quell’epoca hanno dovuto fare i conti con noi. Sia quelli di destra, che quelli di sinistra e di centro. Sia quelli che stavano sopra, di sotto o di lato. Insomma "Il Male" imperava. Censure, sequestri, condanne non hanno che fatto indurire ancora di più la pelle ed il carattere dei redattori, ma soprattutto del suo direttore, cioè me medesimo. Quante condanne, quante denunce, quanti processi! Ho calcolato che se lo Stato allora avesse rinunciato a perseguire "Il Male", probabilmente il deficit pubblico sarebbe stato molto minore, anzi scomparso. E permettetemi di ringraziare gli amici avvocati che allora hanno voluto difenderci contro il sopruso di chi allora gestiva il potere sia temporale che religioso: il Papa.

L’avvocato Rosario Pettinato, Nino Marazzita, Grazia Volo, attuale moglie del direttore de TgCom, Paolo Liguori, noto ai bei tempi a Roma come Straccio e Tina Lagostena Bassi, che partecipa a mo’ di giudice alla fortunata trasmissione di rete 4 "Forum" condotta da Rita Dalla Chiesa. Davvero grazie per il vostro impegno. D’altra parte, come ai tempi del "Il Male", in cui non c’era bisogno di chiudere le porte di casa, si potevano lasciare tranquillamente le portiere delle macchine aperte con le chiavi nel cruscotto ed avevi la possibilità di fidanzarti come il Papa comandava, la satira ancora ha una storia di sequestri e censure. Dice Vincino: una volta pubblicai una vignetta in cui il Papa si alzava le sottane. Finii sotto processo a Civitavecchia. Si chiese di sentire come testimone il Papa. Mi prosciolsero all’istante. Beh, fortunato Vincino. Anch’io chiesi in uno dei tanti processi (si può dire che al Tribunale di Roma ero di casa) di far testimoniare il Papa, ancorché capo di Stato straniero in territorio italiano, invece che il proscioglimento, mi diedero due anni e sei mesi senza condizionale, per vilipendio a capo di stato straniero e alla religione di stato. E nonostante che io feci una dichiarazione prima della sentenza in cui dicevo che ero uno sfegatato salesiano e che quando ero in collegio mi diedero la responsabilità di guidare la Compagnia dell’Immacolata, tanto cara ai salesiani di Don Bosco e di organizzare gite culturali, esercizi spirituali e cosa più importante le Olimpiadi Interne. Quale grande gioia ho detto al giudice, veramente indescrivibile. Ma il giudice è stato inflessibile: due anni e sei mesi senza condizionale. I falsi. Intanto allora, anno di grazia e di lucia 1979, facemmo una rivelazione. Ed è questa: 2123, completato il ponte di Messina. Stia tranquillo quindi il presidente della Provincia Regionale di Catania, Raffaele Lombardo. Il ponte sarà fatto e i piloni ospiteranno uffici, ristoranti, pubs, campi di calcio, di tennis, sale da giochi e forse, se la mafia si fa da parte, il Casinò.

Ci sarà una mega/inaugurazione che durerà almeno tre anni, dove interverranno Silvio Berlusconi (lui è unto dal Signore Bondi), il Ministro dei Lavori Pubblici, Di Pietro, il Presidente della Regione Sicilia, Cuffarò, il presidente dell’assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, il sindaco di Catania, Enzo Bianco, quello di Messina, Nania, il premier Valter Veltroni, il capo della Polizia, Gianfranco Fini, sul posto per l’ordine pubblico così come a Genova tantissimi anni prima, il presidente Raffaele Lombardo e altre autorità varie, possibili ed eventuali. Poi gente dello spettacolo come i Beatles, Rolling Stones, Carmen Consoli, Franco Battiato, Emerson Lake and Palmer, Brigan Tony, Brigantini Jazz, gli organizzatori di eventi, Giovanni Mangano, Carmelo Costa, Nuccio La Ferlita, Pompeo Benincasa e dulcis in fundo Giuseppe Rapisarda, detto l’ Aquila degli Angels. I falsi sono stati rivelatori di ciò che sarebbe successo anni dopo. Ma di ciò ne parliamo successivamente.

Il processo contro "Il Male" è stata una resa dei conti. Ci voleva una condanna esemplare. La cosa divertente (ahimé) è stata che i magistrati per formulare le accuse, sono stati costretti a riscrivere le varie frasi incriminate, talvolta riportando in termini giuridici e peraltro oltraggiosi oltremodo parole, i cui contenuti sono nella bocca di tutti, maschi e femmine.

Ad esempio: "coito boccale" per indicare un innocente e semplice p*, parola cioè alla portata di me, di te, lei, insomma di ognuno di noi, voi ed essi. Pensate se andate ad un pub ed ordinate: dammi un coito boccale, però con la schiuma, anzi no senza schiuma (un po’ difficile). In effetti le frasi riportate nei faldoni del tribunale si potrebbero usare come esempio in una lezione di italiano riguardante i sinonimi e comunque sono di molto, ma di molto più lascive e pericolose di quelle pubblicate sul settimanale satirico, che da ora in poi chiameremo "Il Male".

Democrazia relativa



Bell'articolo di Simone Marchi pubblicato nel
Magazine di Malatempora


Non solo guerre, torture, persecuzioni giudiziarie. Sullo stato attuale delle violazioni dei diritti umani, nel suo rapporto annuale Human Rights Watch sceglie questa volta di concentrarsi sulla fretta con cui l'Occidente dà il loro benestare a elezioni tutt'altro che democratiche, se queste avvengono in Paesi alleati. “Accettano elezioni irregolari per scopi politici”, scrive l'organizzazione umanitaria nel suo “Rapporto sul mondo 2008”. “Permettendo ad autocrati di apparire democratici, senza esigere da loro il rispetto dei diritti civili e politici.

Alcuni esempi? Dal Pakistan alla Giordania, dalla Nigeria alla Thailandia, nel 2007 “troppi governi hanno agito come se il solo fatto di andare al voto basti a definire democratica una nazione, e Washington, Bruxelles e altre capitali europee hanno accettato il loro gioco”, si legge nel documento di Hrw. Concetto labile, quello della democrazia, dunque, buono quando c'è da esportare valori e denaro e interressi, meno buono quando risulta essere fine a se stesso. Da sempre, seppur con l'enorme impennata post 11 settembre, la democrazia, o l'esportazione di essa, sono stati utilizzati a piacimento per coprire, con facili giustificazioni populiste, questo o quell'interesse. Oltre alle mezze democrazie, il 2007 ha però riproposto anche violazioni dei diritti umani nel senso più classico. Dei 75 Paesi esaminati dal rapporto, Hrw segnala in particolare “atrocità” in Ciad, Colombia, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Iraq, Somalia, Sri Lanka e Sudan, mentre l'organizzazione parla di “società chiuse o grave repressione” in Birmania, Cina, Cuba, Eritrea, Libia, Iran, Corea del Nord, Arabia Saudita e Vietnam. Tremate Stati canaglia il lungo occhio dei difensori del bene universale vigila su di voi e preparerà le sue democratiche esportazioni di valori, diritti e liberta. Chiaramente sono da escludere quelle nazioni amiche dell'Occidente e per questo immuni a critiche, sanzioni e guerre preventive.

Casa per ferie?



Rosanna Pasero - www.broderie.it

giovedì 7 febbraio 2008

Mastella, una storia italiana



Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e
Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.
Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico.
Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa 5.000 copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano il collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula.
Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".
A che serve allora -direte voi- un giornale come quello? Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa.
Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000euro. E che fara' di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro?
Insisterete ancora voi. Che fara'?
Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno. Sapete con chi?
Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete!
Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche.Ma andiamo avanti. Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine.
Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di F1 di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur.
Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
Infatti Il Campanile ha speso 141.000 euro per rappresentanza e 22.000 euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000 euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico.
Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale.
A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.

mercoledì 6 febbraio 2008

Democratici su Marte



NEWS: Svelato il mistero dell'alieno fotografato su Marte. E' Veltroni mentre prova lo slogan della campagna elettorale del PD: "Ovunque ma da soli".

Voci di Popolo - http://vocidipopolo.ilcannocchiale.it/

martedì 5 febbraio 2008

La Munnezza e le elezioni



Elezioni: I temi caldi delle prossime elezioni saranno giustizia e spazzatura. Berlusconi si sta preparando: ha già individuato 20 discariche per i P.M.

Napoli: Basta parlare di spazzatura. Dietro la monnezza c’è anche una città che reagisce e solidarizza: Per le strade vedi topi che aiutano le vecchiette ad attraversare la strada.

by Marco Vicari - http://camerettaimbottita.splinder.com/

lunedì 4 febbraio 2008

Critical Mass a Napoli



SABATO 2 FEBBRAIO 2008 ----> EPPI GNU' MASS!!!

PIAZZA DEL PLEBISCITO - ORE 10:00 - MARENNA DI PROPRIETA' E ACQUA AUTONOMA


Per partecipare:
non si paga, è tutto aggratis.
Serve una bicicletta, nemmeno
all’ultima moda,

un pò di fiato e voglia di
stare in compagnia.

Non si corre, non si gareggia:
se fa o’burdell’!

Sono graditi: tricchitracche,
botte a muro, putipù, tammorre e scetavaiasse, trombe, trombette e tromboni,
tamburi e tamtam, campanelli a volontà.

Vanno bene pure i pattinatori,
al traino o sciolti, anche se non si potrebbe!


Per tutte le info segui il link

La Casa Rossa



Mauro Biani per Paparazzin - http://paparazzin.splinder.com/

Sciogliamo le camere



Si avvicinano le elezioni e il probabile ritorno del Nano Pelato e così Bengodi Sity si presenta all'importante avvenimento con una nuova veste grafica, più semplice e dinamica.
A presto.

Sciogliamo le camere
x un mondo migliore!
Sciogliamo le camere
con i caschi blu.
(cfr Sopravvoliamo, Avanzi)
Clicca QUI per ascoltare la canzone