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JUVE STABIA : campionato di serie B 2011/12


Le "vespe" non s’arrendono e frenano il Padova

PADOVA. Nuovo risultato positivo ed impresa sfiorata all’Euganeo. La Juve Stabia rimonta due volte ed inchioda il super-Padova versione casalinga (6 vittorie su 6 in precedenza) dimostrandosi squadra di grossa sostanza e temperamento. Ancora una volta son decisivi i supporti dalla panchina (determinanti gli ingressi di Erpen, Maury e Sau nella ripresa) e la classe sempre più consapevole dell’attaccante nigeriano Mbakogu. La Juve Stabia è più quadrata (al 17’ occasionissima per Danilevicius, impacciato e frenato a tu per tu con Perin), il Padova sale di tono solo dopo il 20’: Bovo sfiora il palo (21’), Cacia esalta Colombi (27’), Cutolo fallisce a pochi passi dal traguardo con tiro sbilenco (31’). Ma il vantaggio biancoscudato è maturo ed arriva al 38’: errore di Molinari, inserimento e destro di Cuffa, rimpallo su Scognamiglio e zampata decisiva di Cacia. Subito cambi per Braglia nell’intervallo: fuori Molinari e Zito, dentro Maury ed Erpen, che cambia la gara con la sua velocitá. Al 5’ il brasiliano serve Mbakogu in profonditá: diagonale preciso, Perin battuto. Otto minuti dopo di nuovo Padova avanti per trattenuta di Davì su Cuffa in area: dagli undici metri Italiano non perdona. Entra allora Sau per un 4-2-4 puro e proprio il sardo realizza il pari al 32’, ispirato dall’inarrestabile Erpen.


PADOVA • 2 JUVESTABIA • 2

IL TABELLINO
PADOVA (4-3-3): Perin 6; Donati 5,5, Schiavi 5,5, Legati 5, Renzetti 5,5; Bovo 5,5 (40’ st Ruopolo sv), Italiano 6,5, Cuffa 6 (27’ st Jidayi sv); Cutolo 5 (23’ st Dramè 5,5), Cacia 6,5, Lazarevic 6. A disp.: Cano, Franco, Milanetto, Osuji. All.: Dal Canto.
JUVE STABIA (4-4-2): Colombi 6; Baldanzeddu 6, Scognamiglio 6,5, Molinari 5 (1’ st Maury 6,5), Dicuonzo 6; Raimondi 5,5 (15’ st Sau 6,5), Davì 6, Mezavilla 6,5, Zito 5,5 (1’ st Erpen 7); Danilevicius 6, Mbakogu 7. A disp.: Seculin, Biraghi, Di Tacchio, ScozzarellaAll. Braglia.
arbitro: Nasca di Bari 6.
RETI: 38’ pt Cacia; 5’ st Mbakogu, 13’ st Italiano (rig.), 32’ Sau.
NOTE: spettatori 8000 circa. Ammoniti: Zito, Maury, Davì, Mezavilla, Colombi; Cacia. Angoli 4-4. Recupero: pt 1’; st 3’.

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Nel fortino del "Menti" piegato anche il Vicenza
MERCOLEDÌ, 02 NOVEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA.La cura del "Menti" risolve tutti i mali, fa rifiatare una squadra uscita malconcia dalla sconfitta di Varese e riconsegna a Braglia una Juve Stabia difficile da battere tra le mura amiche. Ci ha provato il Vicenza a invertire questa regola, ma Scognamiglio nella ripresa ha regalato la quarta vittoria consecutiva casalinga alle vespe. Il turno infrasettimanale impone al tecnico toscano di far rifiatare alcuni interpreti del suo 4-4-2: fuori Erpen e Mezavilla dentro Scozzarella e Raimondi. Il canovaccio della partita è chiaro sin dai primi minuti: Juve Stabia a caccia del gol, Vicenza chiuso dietro la linea palla per guadagnare il punto. Le vespe sbattono contro il muro vicentino, gli attacchi continui, però, si tramutano solo in un tiro pericoloso di Maury. Al 27’ l’episodio che accende la partita. Zito si infila in area e di piatto batte Frison. Sulla traiettoria interviene Mbakogu, in posizione irregolare, che con la sua presenza disturba il portiere, costringendo Di Paolo a chiamare il fuorigioco. Sale con i ritmi la Juve Stabia che però non riesce a passare nel primo tempo. Nella ripresa Scognamiglio sfrutta una mischia in area e da due passi dalla porta vicentina realizza il gol della vittoria. Il Vicenza non si rianima, concludendo la partita senza particolari sussulti.

IL TABELLINO

JUVESTABIA • 1 VICENZA • 0
JUVE STABIA (4-4-2): Colombi 6; Maury 6, Scognamiglio 6,5, Molinari 6, Dicuonzo 6; Raimondi 6 (12’ st Danilevicius 6), Cazzola 6,5, Scozzarella 6, Zito 6,5 (16’ st Tarantino 6); Sau 6(24’ st Baldanzeddu 6), Mbakogu 6,5. A disp.: Seculin, Biraghi, Mezavilla, Erpen. All.: Braglia.
lVICENZA (4-4-2): Frison 6; Gavazzi 5, Martinelli 5,5, Augustyn 6, Bastrini 6(15’ st Giani 5,5); Paro 6 (19’ st Paolucci 5,5), Rigoni 5,5, Botta 5,5; Soligo 5,5; Baclet 5,5, Tulli 6 (8’ st Mustacchio 5,5). A disp.: Acerbis, Rossi, Misuraca, Abbruscato. All.: Cagni.
arbitro: Di Paolo di Avezzano 6.
RETE: 18’ st Scognamiglio.
NOTE: spettatori: 1931 per un incasso di 44268 euro. Ammoniti: Scozzarella(J), Cazzola (J), Augustyn (V). Angoli 12-4 per la Juve Stabia. Recupero: pt 0’; st 4’.
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Bressan fa il fenomeno, Varese amara per le "vespe"


DOMENICA, 30 OTTOBRE 2011

VARESE. Bressan fa il fenomeno e la Juve Stabia torna da Varese con un pugno di mosche, di rimorsi, di disperazioni. La squadra di Braglia gioca una gara d’assalto, costruisce almeno cinque occasionissime, tiene in scacco per larghi tratti della gara il Varese, ma alla fine si riscopre impotente di fronte agli interventi fenomenali del portierone biancorosso. La gara è subito in salita per le vespe. Dopo 22 secondi infatti Carrozza indovina la sventola dalla distanza che non dá scampo a Colombi. Potrebbe capitolare la Juve Stabia ed invece si riorganizza rapidamente, inizia a sviluppare gioco a centrocampo col tandem Cazzola-Di Tacchio e pur mancando del sostegno di Danilevicius ed Erpen, entrambi sottotono, guadagna supremazia ed occasioni fino ad ottenere il meritato pari al 40’ con una gran conclusione da fuori di Cazzola. Nella ripresa entra Raimondi (per Erpen) e subito si mette in mostra, ma due volte Bressan si oppone alle sue conclusioni con balzi felini. Poi l’improvviso lampo di Cellini per il 2-1 dei padroni di casa. L’assalto delle vespe continua: al 35’ Bressan blocca sulla linea su tocco ravvicinato di Scognamiglio, otto minuti dopo si salva con l’aiuto del palo su botta di Di Tacchio.


IL TABELLINO


VARESE • 2 JUVESTABIA • 1

VARESE (4-4-2): Bressan 8; Cacciatore 6,5, Troest, 7 Camisa 6,5, Grillo 6(27í st Pucino sv); Zecchin 7 (40í st Nadarevic sv), Corti 6, Kurtic 5, Carrozza 7; Cellini 6,5, Martinetti 5,5 (1í st Neto Pereira 6). A disp.: Moreau, Filipe Gomes, Terlizzi, De Luca. All.: Maran.
JUVESTABIA (4-4-2): Colombi 5; Balzaneddu 5,5, Molinari 5,5, Scognamiglio 6, Dicuonzo 5,5; Erpen 5 (1í st Raimondi 6,5), Cazzola 6,5 (24í st Mezavilla 6), Di Tacchio 6, Zito 6 (24í st Mbakogu 6); Danilevicius 5, Sau 5,5. A disp.: Seculin, Tarantino, Scozzarella, Maury. All.: Braglia.
arbitro: Irrati di Pistoia 6.
RETI: 1’ pt Carrozza, 40’ pt Cazzola; 19’ st Cellini.
NOTE: Ammoniti: Baldanzeddu, Di Tacchio, Cellini. Angoli 6-1 per la Juve Stabia. Recupero: pt 1’; st 3’.




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Braglia a Varese punta al colpo
SABATO, 29 OTTOBRE 2011

CASTELLAMMARE DI STABIA. A Varese per proseguire su quel percorso da grande squadra (cinque vittorie negli ultimi sei turni, appena due gol subiti nelle ultime tre giornate). La Juve Stabia fará leva ancora una volta sulla compattezza di difesa e centrocampo e sulle grandi doti offensive degli esterni Zito e Raimondi e del funambolico Sau. Un solo ballottaggio in prima linea con Mbakogu favorito questa volta sul lituano Danilevicius.

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Braglia: «Occhio al Varese»
VENERDÌ, 28 OTTOBRE 2011
CASTELLAMMARE di STABIA. La squadra più forte mai allenata. La conferenza stampa pre-Varese è un elogio alla compattezza di un gruppo magnifico, alle qualitá umane e poi tecniche di una Juve Stabia dal ritmo indiavolato, che viaggerebbe a ridosso della zona playoff al netto della pesante penalizzazione. Piero Braglia fortifica con le dichiarazioni un organico giá diventato di roccia, riconoscendo d’aver materiale straordinario su cui lavorare: «Questa Juve Stabia è cento volte più forte rispetto al Frosinone, che ha segnato la mia precedente esperienza in B. Non c’è proprio paragone: a Frosinone il gruppo era scalfito da personaggi furbi e cattivi. Questa squadra è invece encomiabile per valori: nessun giocatore ha mai osato batter ciglio su una mia scelta tecnica. Esiste un’alchimia straordinaria che spiega i nostri grandi risultati». Prossima tappa Varese contro una squadra di grosso spessore tecnico: «Ha perso Ebagua, ma s’è tutelata con calciatori di categoria ed ha fondamentalmente preservato la struttura della passata stagione con la quale sfiorò la promozione in serie A. Dovremo star molto attenti al Varese, puntando sugli equilibri ormai consolidati del nostro 4-4-2».

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Juve Stabia - Bari, vittoria di rigore per le vespe


 LUNEDÌ, 24 OTTOBRE 2011
fonte calciopress - D. Ferraro
La Juve Stabia piega il Bari per 1 a 0 e riprende il suo percorso verso la salvezza. Bella partita delle Vespe specie nel secondo tempo , grazie al quale legittimano il successo . Il Bari è apparso spuntato in attacco e poco attento in difesa. Match winner è stato Marco Sau che ha trasformato un rigore al 42’ del primo tempo. Ecco la cronaca del match. Al 1’ subito pericolosa la Juve Stabia con un tiro dalla distanza di Di Tacchio, palla di poco fuori. Il Bari risponde al 12’ : Rivas parte centralmente sulla trequarti , smarca Marotta sulla destra il cui tiro si spegne di un niente fuori alla destra di Colombi. La partita è molto tattica, entrambe le squadre si studiano . Il Bari fa molto pressing su portatori di palla stabiesi non lasciando respiro alla manovra della squadra di casa. La partita si snoda sotto ritmo con le due compagini bloccate. Il Bari punta sulle ripartenze: al 21’ è Forestieri dai venti metri sulla sinistra ad impegnare Colombi a terra. Cambio tattico in corsa di mister Braglia: Zito va sulla destra e Erpen vene dirottato a sinistra. Al 28’ buona combinazione in area barese con Sau che serve Erpen , la sua girata al volo di destro sorvola di poco la traversa. Al 33’ il Bari prova a pungere in contropiede, è Forestieri, molto bravo, ad innescare in velocità Stoian, che al limite dell’area scivola palla al piede. Pericoloso Marotta al 35’ per il Bari: il suo tiro dal limite viene deviato in corner da Colombi. Al 41’ rigore per la Juve Stabia: Sau , che recupera palla in area barese su svarione di Crescenzi, viene spinto da tergo da Kopunek. Sul dischetto si presenta Sau che al 42’ trasforma per l’1 a 0. Nel finale di partita espulso dalla panchina del Bari mister Torrente ed il suo secondo. Finale del primo tempo sull’1-0 per le Vespe con parapiglia in campo fra Maury, Borghese e Donati. La ripresa inizia con la sostituzione nel Bari: entra la punta De Paula, fuori Rivas. Al 5’ Scognamiglio in attacco per la Juve Stabia impegna a terra Lamanna. Il Bari prova ad alzare il baricentro della manovra offensiva proprio con De Paula. All’11 dentro anche Bogliacino al posto di Stoian per dare consistenza al centrocampo barese. Al 13’ pericolosa la Juve Stabia con punizione dal limite di Sau, gran deviazione di Lamanna in corner. Risponde il Bari al 19’ con punizione dal limite di Forestieri, palla poco alta. Il Bari fa entrare al 25’ Ceppitelli: 4-3-3 è la nuova disposizione tattica. La Juve Stabia prova il contropiede al 26’ con Sau. Al 29’ entra Mbakogu ed è subito pericoloso, gran tiro in area e Lamanna si supera. Finale di partita con Vespe in attacco, Raimondi e Mbakogu mettono in ambasce la difesa barese. Il Bari cerca il pari ma la Juve Stabia si difende bene e riparte con i suoi attaccanti. Dopo 3 minuti di recupero fischio finale : Juve Stabia-Bari 1 a 0.

Il tabellino:                                    
Juve Stabia-Bari 1-0
JUVE STABIA (4-4-2): Colombi 6 ; Baldanzeddu 7 , Molinari 6,5 , Scognamiglio 6,5 , Dicuonzo 6,5; Erpen 7, Cazzola 6, Di Tacchio 6,5 , Zito 6,5 (40’ st Mezavilla sv) ; Sau 7 ( 34’ st Raimondi sv) , Danilevicius 6 (29’st Mbakogu 6) . A disp.: Seculin, Tarantino, Biraghi, Maury. All.: Braglia 7
BARI (4-2-3-1): Lamanna 6; Crescenzi 5 , Borghese 5,5 , Polenta 6 , Garofalo 5,5 (25’st Ceppitelli 6,5) ; Stoian 6 (11’ st Bogliacino 6) , Donati 6; Kopunek 5,5 , Forestieri 6,5 , Rivas 5,5 (1’ st De Paula 5,5) ; Marotta 6 . A disp.: Koprivec, Rivaldo, Scavone, Caputo. All.: Torrente 5.
Arbitro: Melchiori di Ferrara 6
Assistenti: Ciancelloni e Di Francesco
Quarto uomo: Pasqua
Marcatori: 42’ rig. Sau.
Ammoniti: Donati (B), Molinari (J), Erpen (J), Polenta (B), Cazzola (J)
Note: spettatori 2811 ( abbonati 1500 , paganti 1311) per un incasso complessivo di 44.430,00 euro. Angoli 8-3. Recupero 2’ pt- 3’ st. Espulsi dalla panchina mister Torrente del Bari per proteste.

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Erpen è sicuro «Battiamo il Bari»


VENERDÌ, 21 OTTOBRE 2011
da lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. Il brasiliano Erpen è l’uomo che più di tutti ha beneficiato del passaggio dal 3-4-3 al 4-4-2. E’ lui a riconoscerlo con l’amarezza di Torino alle spalle ed il Bari alle porte: «Questo sistema è più congeniale alle mie caratteristiche. C’è più liberta d’espressione per gli esterni anche se il supporto alla fase difensiva va garantito per mantenere la compattezza». E’ pronto per la sfida di domani: «Possiamo battere il Bari».




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Braglia avverte «Il Bari è forte sui calci piazzati»


GIOVEDÌ, 20 OTTOBRE 2011
fonte lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. Il risultato col Torino è mancato per un soffio, per quel colpo di testa di Bianchi che ha spezzato l’illusione della Juve Stabia di tornare a casa con almeno un punto. Piero Braglia ci riflette, ma non troppo. Un’altra sfida, quella col Bari, affolla i suoi pensieri: «A Torino abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque: dalla prima all’ultima in classifica, per noi non fa differenza. Dispiace non essere tornati dall’Olimpico con un punto, ma penso che siamo stati pressappoco perfetti». Gli è stata rinfacciata quella voglia di non osare: «Solo un folle avrebbe affrontato il Torino a viso aperto». La sfida alla squadra di Ventura è giá archiviata, al "Menti" arriva il Bari: «Loro sono molto bravi nello sfruttare i calci piazzati; pertanto dovremo essere più concentrati del solito». Un dubbio: in porta va Colombi o Seculin?  «Ho dato la possibilitá a Seculin di giocare a Torino per premiare le sue ultime prestazioni, ma il titolare resta Colombi; anche se io non lascerei il mio club per accomodarmi in tribuna con l’under 21».


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Cazzola confida nel riscatto «Col Bari ci riprenderemo»


MERCOLEDÌ, 19 OTTOBRE 2011
fonte lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. Il ricorso per sperare in uno sconto di pena, il Bari per riprendere il gran cammino soltanto interrotto a Torino. La Juve Stabia viaggia su due fronti: disciplinare e tecnico. Ieri è stata formalizzata ufficialmente la richiesta alla Corte di giustizia federale di ridiscutere la sentenza della Commissione disciplinare, che ha condannato le vespe con cinque punti di penalizzazione per illecito sportivo nel derby col Sorrento dell’aprile 2009. Data del ricorso da calendarizzare: in attesa anche Amodio, Castellano ed i calciatori Biancone e Spadavecchia, tutti squalificati per partecipazione (o omissione di denuncia, come nel caso di Castellano) a quel derby finito sotto inchiesta (il Sorrento non s’è appellato, accettando i due punti di penalizzazione). Verso il Bari, intanto, la formazione di Braglia ci viaggia con gran determinazione, accompagnata dall’ennesima prestazione di ferro e dalle dichiarazioni del centrocampista, Riccardo Cazzola: «Sappiamo soffrire, siamo uniti, ci riscatteremo».


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E’ feeling sempre più intenso tra Danilevicius e la Juve Stabia


fMARTEDÌ, 18 OTTOBRE 2011
fonte lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. A 33 anni il Paradiso, almeno stando a quanto dichiarato ieri in conferenza stampa. Thomas Danilevicius parla della Juve Stabia come della dimensione ideale da sempre inseguita in carriera. «C’è una mentalitá straordinaria, quella che soltanto i grandi gruppi riescono a raggiungere. E a Torino è venuta ancora una volta fuori. Siamo stati puniti dall’unico errore commesso, ma lo stesso Ventura ha riconosciuto pubblicamente i nostri tantissimi pregi, che non sono di questo o quel calciatore, ma di un ragionamento d’insieme che accomuna tutti quanti noi. Raramente, nel corso della mia lunga carriera, mi sono trovato così a mio agio».Sul gigante lituano ha investito tantissimo il tecnico Braglia, soprattutto dopo il passaggio dal 3-4-3 al 4-4-2: «Avverto grande fiducia. Ora sono anche terminati gli impegni con la Nazionale e posso dedicarsi solto alla mia Juve Stabia». Intanto, ieri, i carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito misure di custodia cautelare per nove persone affiliate al clan camorristico D’Alessandro-Di Martino: riciclavano i soldi dei clan attraverso agenzie di scommesse sparse tra Castellammare e dintorni.


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Oggi il ricorso alla Corte di giustizia


LUNEDÌ, 17 OTTOBRE 2011
fonte lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. Si spella le mani riavvolgendo il film di Torino e quella sconfitta nata da un solo, piccolissimo errore. Ma si guarda anche dentro con enorme consapevolezza di forza. La Juve Stabia di sabato scorso ha confermato di essere squadra vera, tosta, organizzata, capace d’andare tranquillamente oltre le difficoltá della pesante penalizzazione (oggi ricorso da inoltrare alla Corte di giustizia federale) grazie a risorse fisiche, tecniche e tattiche notevoli. Panchina lunga, abilitá incredibile di cambiar pelle in corso d’opera, disponibilitá notevole di calciatori di prima fascia. Un esempio su tutti: Di Tacchio. Mancano per infortunio Danucci e Scozzarella e l’ex Ascoli ci ha fatto un figurone in cabina di regia, a sostegno di Cazzola. Merito - va riconosciuto - dell’equilibrista Piero Braglia, capace d’emergere dagli impacci d’inizio stagione cambiando modulo e lavorando sulla grande fisicitá dell’organico. Sabato prossimo al Menti arriva il Bari di Torrente: occasione immediata di riscatto per dimenticare Torino e sentirsi ancor più forti.

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Vespe beffate da Bianchi, il Torino vola verso la A


DOMENICA, 16 OTTOBRE 2011
fone lacittà
TORINO. Un’indecisione ed il banco salta, insieme alla sensazione d’essere imbattibili. La Juve Stabia crolla a dieci minuti dalla fine per l’unica ingenuitá di una partita praticamente perfetta fino ad allora. Ed il Torino, da corazzata, ne approfitta con un cinismo impressionante, per mettersi in fuga verso la serie A con un divario giá enorme di sei punti sulla seconda posizione. Braglia s’affida al collaudato 4-4-2 ed in mezzo al campo manda Di Tacchio per sostituire l’infortunato Danucci. Il Torino, nonostante l’elevato potenziale d’attacco, stenta a decollare, soprattutto sulle fasce. E le vespe in contropiede rischiano di diventar letali. Il primo tempo è povero di grosse emozioni, ma s’accende allo scadere con una grossa occasione divorata da Sau, poi sostituito nell’intervallo con Mbakogu, subito pericoloso (pallonetto di poco alto sulla traversa). I granata procedono a fiammate: Stevanovic mette i brividi all’8’, Bianchi quasi trova il bersaglio al 20’ con un bolide da fuori, Parisi impegna Seculin (27’) con una punizione velenosa delle sue. Nulla di allarmante: Braglia decide di stringere ancor più gli spazi con l’ingresso di Mezavilla in sostituzione di Danilevicius. Ma la beffa è dietro l’angolo e matura al 35’: lancio innocuo di Glik, calcolo di posizione errato di Molinari ed inzuccata vincente di Bianchi.


IL TABELLINO:
TORINO (4-4-2): Coppola 6; Darmian 6, Glik 6, Ogbonna 6,5, Parisi 6; Stevanovic 6 (46’ st D’Ambrosio sv), Basha 6, Iori 6,5, Antenucci 6; Ebagua 6 (26’ st Sgrigna 6), Bianchi 7. A disp.: Morello, Pratali, De Feudis, Verdi, Oduamadi. All.: Ventura.
JUVESTABIA (4-4-2): Seculin 6; Baldanzeddu 6, Molinari 5,5, Scognamiglio 6, Dicuonzo 6; Erpen 6 (21’ st Raimondi 6), Cazzola 6,5, Di Tacchio 6, Zito 6; Danilevicius 5,5 (30’ st Mezavilla sv), Sau 5,5 (1’ st Mbakogu 6). A disp.: Colombi, Fabbro, Biraghi, Davì. All.: Braglia.
arbitro: Ostinelli di Como 6.
RETE: 35’ st Bianchi.
NOTE: Ammoniti: Molinari, Mbakogu, Di Tacchio (JS); Iori (T). Angoli 5-2 per la Juve Stabia. Recupero: pt 1’; st 3’.

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Citarella solidale «La penalizzazione non è giusta»
GIOVEDÌ, 13 OTTOBRE 2011
fonte lacittà


NOCERA INFERIORE.Dopo la decisione dellaDisciplinare Palazzi di infliggere 5 punti di penalitá alle vespe in seguito al derby Juve Stabia-Sorrento del 2009, la societá rossonera attraverso il presidente Citarella, dimostra la sua solidarietá: "In qualitá di presidente della ASG Nocerina e a nome di tutta la societá voglio esprimere il mio rammarico per la vicenda che ha toccato la Juve Stabia - afferma il patron rossonero - Nocerina e Juve Stabia sono le uniche societá a rappresentare la Campania in B ed entrambe in campo stanno dando prova di meritare la categoria. Attraverso il bel gioco e il calore delle rispettive tifoserie, queste due societá stanno raccogliendo consensi e simpatie". Inoltre dopo 4 vittorie consecutive questa penalizzazione condanna la squadra di Braglia a fare un piccolo passa indietro: "Per la Juve Stabia è un peccato che i risultati conseguiti siano inficiati da questa vicenda. Resta il rammarico per un episodio che danneggia una piazza importante come Castellammare - continua Citarella - ora è bene che la giustizia sportiva faccia il suo corso e restituisca al calcio la veritá sui fatti".

Stangata sulla Juve Stabia, 5 punti di penalizzazione

MERCOLEDÌ, 12 OTTOBRE 2011
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CASTELLAMMARE DI STABIA. La sentenza smonta la classifica, ridimensiona quel viaggio stupendo iniziato contro il Pescara, restituisce la Juve Stabia alle posizioni pericolanti e, sopra ogni cosa, tira fuori un marcio che fa male alla cittá, al tifo, alla squadra. Perché al di lá dei 5 punti di penalizzazione inflitti durante la seduta presieduta dall’avvocato Artico ci sono i contenuti della sentenza che rovinano l’immagine. Sostanzialmente, la Disciplinare, pur (quasi) dimezzando la punizione che invece avrebbe invece voluto Palazzi, ha dato ragione alla Procura federale dando ulteriore forza all’impianto accusatorio. Il derby del 5 aprile 2009 fu combinato e scorrendo tra le tante pagine della sentenza vien fuori che a farlo furono Cristian Biancone (3 anni e 6 mesi di squalifica), Vitangelo Spadavecchia (3 anni e 3 mesi) e Roberto Amodio (3 anni d’inibizione), che proprio alla vigilia della sentenza s’è dimesso da amministratore unico del club gialloblù.  La Juve Stabia è chiaramente responsabile a titolo oggettivo ed avendo tratto beneficio da quell’illecito è stata punita in maniera più severa rispetto al Sorrento (ai costieri 2 punti di penalizzazione, all’allora presidente Castellano un anno di squalifica ). Le vespe presenteranno ricorso come annunciato ieri pomeriggio dal presidente Manniello, sconfortato dalla sentenza: «Mi sento come se mi avesse investito un tir».




Amodio si dimette in attesa del verdetto della Disciplinare

da lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. Lascia il suo ruolo di amministratore unico per «affrontare in piena libertá la vicenda processuale che lo vede coinvolto». Parole di Roberto Amodio che da oggi non rivestirá alcun ruolo nella Juve Stabia. L’ormai ex dirigente gialloblù ha affidato ad un comunicato stampa diffuso dalla societá la sua volontá di allontanarsi dal calcio, in attesa che la sua posizione venga chiarita dalla Commissione Disciplinare, che non si è pronunciata ieri e lo fará probabilmente nella giornata di oggi. Amodio è coinvolto nell’inchiesta che ha scosso Juve Stabia e Sorrento, incriminate per una presunta combine nel 2009. Dalle intercettazioni si evince che l’ex Amministratore Unico stabiese sia stato uno degli organizzatori dell’illecito sportivo e per questo Palazzi ha chiesto per lui una condanna di tre anni e tre mesi alla Commissione Disciplinare. Amodio si è sempre dichiarato innocente, sostenendo che il "Roberto" che risulta nelle intercettazioni sia in realtá un’altra persona. Tanti dubbi, poche certezze. Nel frattempo, però, Amodio ha ritenuto opportuno dimettersi.
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Le vespe non si fermano più: battuto l’Ascoli

fonte lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. La quarta meraviglia per confermarsi squadra di roccia e viaggiare perfino oltre la preoccupazione di una forte penalizzazione. La Juve Stabia batte pure l’Ascoli, prosegue nel magic-moment, vola a quota 12 in classifica ed ha meno paura della sentenza che tra oggi e domani emetterá la commissione disciplinare su quel derby col Sorrento del 2009 su cui pesa un forte illecito sportivo. La panolada dei 5000 del Menti apre le danze in un pomeriggio di fuoco: la rabbia è forte per la richiesta della Procura (9 punti di penalizzazione) e si trasforma in grossa prestazione dentro il rettangolo di gioco. Con forza fisica e gran carattere la Juve Stabia annichilisce in poco più di mezz’ora la formazione di Castori, presentatasi a Castellammare con scopi di contenimento. Al quarto d’ora Sau trova il bersaglio con un colpo di testa su cross di Erpen, al 33’ gara ancor più in discesa con un super assolo del nigeriano Mbakogu. L’infortunio di Danucci toglie un pochettino di ragionamento al centrocampo ed il gol di Soncin in apertura di ripresa riapre i giochi. La la Juve Stabia è brava a chiudersi. Dall’altra parte, l’Ascoli fa gran fraseggio. Nel finale la formazione di Braglia spreca anche l’occasione del 3-1 con Erpen che dal dischetto colpisce la traversa.

Il TABELLINO

JUVE STABIA: Seculin 6; Baldanzeddu 6, Molinari 6,5, Scognamiglio 6,5, Dicuonzo 6; Erpen 6, Cazzola 7, Danucci 6 (41’ pt Mezavilla 6), Zito 6 (17’ st De Bode 6); Sau 6,5, Mbakogu 6,5 (18’ st Raimondi 6). A disp.: Cerreti, Tarantino, Biraghi, Zaza. All.: Braglia 7.
ASCOLI: Guarna 6; Ciofani 5,5, Faisca 5,5, Peccarisi 6; Vitiello 6; Gazzola 6, Parfait 5,5, Pederzoli 6, Tamburini 5,5; Soncin 6 (25’ st Romeo sv), Papa Waigo 5,5. A disp.: Maurantonio, Beretta, Di Donato, Sbaffo, Marchionni, Giovannini. All.: Castori 6.
ARBITRO: Baracani di Firenze 6.

RETI: pt 16’ Sau (JS), 33’ Mbakogu (JS); st 2’ Soncin (A).
NOTE: spettatori 5000 circa. Ammoniti: Soncin, Scognamiglio, Ciofani, Peccarisi, Seculin, Faisca. Angoli 6-6. Recupero: pt 2’; st 5’. 

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Al Menti panolada contro la Procura Figc

DOMENICA, 09 OTTOBRE 2011
da lacittà
CASTELLAMMARE DI STABIA. Su i fazzoletti bianchi, via alla panolada. Oggi pomeriggio, prima del fischio d’inizio della sfida contro l’Ascoli, la tifoseria stabiese seguirá la forma di protesta tipicamente spagnola per esprimere il proprio disappunto in merito alla richiesta di penalizzazione di 9 punti formulata dalla Procura Federale. Ieri mattina, l’argomento è stato ripreso al Comune in una conferenza stampa congiunta tra amministrazione comunale e dirigenza della Juve Stabia. «Non possiamo minimamente essere accostati alla camorra, quest’equazione è totalmente sbagliata. Qui, non ci accusano per un reato ma perché siamo la squadra di Castellammare». Queste le dichiarazioni forti rilasciate dal presidente Franco Manniello, che s’aspetta l’assoluzione e nel frattempo i tre punti contro l’Ascoli per proseguire nel cammino magico avviato col Pescara (tre vittorie di fila).

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SABATO, 08 OTTOBRE 2011
Juve Stabia, ancora veleni sul derby
Braglia: «Il San Francesco non è idoneo, poteva scapparci una tragedia E’ assurda l’accusa di penalizzazione». Ai domiciliari ultrá-camorrista
CASTELLAMMARE DI STABIA. Ne ha per tutti Piero Braglia, che riaccende le polemiche del derby passato e scarica sulla Nocerina il proprio malessere. La conferenza stampa d’antivigilia della sfida con l’Ascoli affronta solo di riflesso la prossima partita. Si concentra piuttosto sugli incidenti di mercoledì sera e sulla forte richiesta di penalizzazione avanzata dalla Procura federale. Non ha mezze misure il tecnico della Juve Stabia e nemmeno diplomazia. Tira fuori il suo caratterino tipico di un toscano e va all’attacco: «Sono bastati 2-300 stupidi a rovinare un derby magnifico con oltre 8000 persone sugli spalti. Ma è assurdo che una partita di calcio rischi di trasformarsi in tragedia perché poteva accedere qualcosa di veramente grave e non mi riferisco soltanto alla pietra che ha frantumato il vetro del nostro pullman e colpito un nostro tesserato. Evidentemente - ecco la stoccata di Braglia - il posto dove è ubicato il San Francesco non è idoneo e non consente di fare calcio ad alti livelli»  Affondo deciso, destinato ad alimentare altre polemiche che non frenano però il ciclone Braglia. Sulla richiesta del Palazzo il tecnico delle vespe è ancor più incisivo: «Non sono nemmeno i nove punti richiesti a darmi fastidio, quanto piuttosto le motivazioni del procuratore. Non mi va giù che s’inizi un dibattimento accostando la cittá alla camorra. Da quando sono a Castellammare non ho mai assistito ad episodi che mi facessero intuire presenza o infiltrazioni di natura camorristica. Se così fosse stato sarei andato via immediatamente. La squadra e la societá sono state associate a situazioni che non c’entrano nulla col calcio e questo mi fa tanta rabbia». Di qui l’invito per la sfida salvezza di domani pomeriggio contro l’Ascoli: «Sará una gara delicata ed importante e per questo spero che ci siano migliaia di persone sugli spalti. Alle difficoltá si risponde così: incitando a gran voce e senza tregua la propria squadra». Intanto, nella giornata di ieri è stato sottoposto ai domiciliari Alessandro Ingenito, diciannovenne ultrá della Juve Stabia che aveva ricevuto il Daspo al termine della sfida contro il Pescara a causa di un’invasione di campo che portò alla sospensione momentanea della gara. Ingenito, appartenente ad un noto clan camorristico di Castellammare, non ha mai rispettato la misura restrittiva durante le partite della Juve Stabia e per questo ieri gli son stati consegnati ben quattro mesi di domiciliari.


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      PAZZESCO
Juve Stabia: Chiesti 9 punti di penalizzazione


VENERDI 7 OTTOBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Ciò che è stato guadagnato sul campo con uno sprint pazzesco, avviato col Pescara e proseguito coi super blitz di Reggio Calabria e Nocerina, rischia d’esser perso nelle aule della giustizia sportiva. La Juve Stabia, giá partita con l’handicap di un punto per inadempimenti relativi alla passata stagione, rischia di ritrovarsi in un sol colpo con un incredibile zero in graduatoria. Ieri pomeriggio, infatti, s’è riunita la Commissione disciplinare per discutere l’illecito sportivo relativo al derby Juve Stabia-Sorrento (1-0) dell’aprile 2009. Il processo, rinviato lo scorso 8 settembre per nuovo materiale presentato dall’accusa, troverá il suo epilogo nella giornata di oggi. Palazzi ci è andato duro con le richieste: 9 punti di penalizzazione alla Juve Stabia, sei al Sorrento, radiazione per il portiere Spadavecchia e l’attaccante Biancone e ben tre anni e tre mesi di inibizione per Roberto Amodio. L’amministratore unico della societá gialloblù ha portato in aula anche il parrucchiere Esposito che sarebbe, secondo la difesa, sarebbe il famoso "Roberto" citato nelle intercettazioni. Il verdetto sará emesso nella giornata di oggi dalla Commissione disciplinare e potrebbe compromettere seriamente la stagione delle vespe, che oltre al danno di classifica ne potrebbero risentire soprattutto sul piano emotivo. Domenica, intanto, al Romeo Menti arriva l’Ascoli. La societá marchigiana è stata deferita alla Commissione disciplinare per il mancato deposito della fideiussione bancaria necessaria all’iscrizione in serie B, per il mancato pagamento delle ritenute Irpef sulle mensilitá di gennaio, febbraio e marzo 2011, per non aver ripianato infine la situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011.





Guerriglia allo stadio, tre feriti
GLI INCIDENTI
Pietre contro il bus della Juve Stabia. Emessi anche alcuni DaspoGrave il bilancio, coinvolto anche un bimbo di 8 anni Colpito Erpen. La polizia sta visionando le immagini


NOCERA INFERIORE. Il dopo derby porta avvilimento e comporta riflessioni. Perché oltre il campo, il risultato, gli sfottò, c’è un bollettino dal fronte da stilare per quegli attimi di guerriglia urbana durati un’eternitá. Nella mente gli incidenti, nei referti i primi risultati della violenza. Tre provvedimenti di Daspo, tre feriti (tra i quali addirittura un bimbo di otto anni), diverse auto distrutte ed una sensazione orrenda d’impotenza. Il bilancio è drammatico perché ancora provvisorio: da ieri le forze dell’ordine lavorano intensamente alla visione delle immagini raccolte con tre giorni di tempo per emettere provvedimenti ristrettivi ed avviare di conseguenza processi per direttissima. In tre son giá finiti nella rete degli Digos di Salerno: due son nocerini, uno è di Castellammare. Ma si tratta soltanto di una goccia d’acqua che anticipa l’ondata di misure forti. Perché la violenza è stata assurda ed è bene specificarlo non ha avuto vittime e vincitori: solo sconfitti. A rimetterci, per la stupiditá di frange di facinorosi, sono stati come al solito gli innocenti. Ferito un ragazzo di Castellammare di Stabia: medicato giá mercoledì sera in ospedale, è stato rilasciato senza gravi traumi. Cinque invece i giorni di prognosi prescritti all’attaccante argentino Horacio Erpen, vittima di lievi ferite causate dalla frantumazione di una vetrata del pullman stabiese. A colpirlo un sasso di grosse dimensioni scagliato a fine partita, sulla via del ritorno per Castellammare. La paura più grande per un bimbo di otto anni, che s’è ritrovato coinvolto nella furia d’incidenti scatenata all’uscita del casello autostradale di Nocera Inferiore, poco dopo le ore 20 di mercoledì sera. Il ragazzino di Castellammare di Stabia, in compagnia del papá, era a bordo di una Citroen C3 presa d’assalto da facinorosi muniti di catene e bastoni. A via Barbarulo l’inferno sfuggito al controllo delle forze dell’ordine per l’arrivo in massa di sostenitori stabiesi privi di scorta, molti dei quali a bordo di ciclomotori poi utilizzati per darsi rapidamente alla fuga. Danneggiate diverse auto parcheggiate lungo l’arteria principale di Nocera Inferiore. La guerriglia vera e propria s’è poi scatenata a Rione Calenda per pochi, ma interminabili minuti. Sassi, contatti fisici, tensione infinita e lavoro super per le forze dell’ordine, chiamate per un’intera giornata agli straordinari con un numero corposo di agenti ed una sorveglianza capillare lungo tutti i tragitti stradali ed autostradali che collegano Castellammare a Nocera. La follia è comunque esplosa, certificando un rancore incredibile quanto stupido tra le due tifoserie, rovinando così l’immagine di un derby che era iniziato all’insegna della distensione e dell’amicizia tra societá. A nulla sono serviti i ripetuti appelli dei presidenti alla vigilia ed il prepotente servizio d’ordine pubblico è riuscito fortunatamente a limitare i danni di una serata che da folle poteva diventare tragica.












fonte lacittà


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Giovedi 06 ottobre 2011
Nocerina "punta" tre volte
Derby (3-2)alla Juve Stabia, resiste il tabù S. Francesco
Un solo punto e tre ko di fila in quattro gare interne Troppi errori difensivi, illusorio il pari di De Maio

NOCERA INFERIORE. Damigelle d’onore del Napoli sul podio del calcio campano attuale, Nocerina e Juve Stabia cercavano conferme. Il derby in notturna, con storico tabù locale e numeri che alla vigilia beatificavano essenzialmente gli ospiti (mai sconfitti dal 1986 in poi). E la beatificazione è proseguita. Vittoria vespe, bella e meritata, pur approfittando di errori molossi difensivi, particolarmente per vie esterne. Lavagne tattiche senza sorprese. Figurarsi la Nocerina, fedele riproposizione del 3-4-3 con l’unica forzata novitá di Marsili in luogo dello squalificato De Liguori. E la curiositá per le opzioni scelte da Braglia si risolvono nella presa d’atto del 4-4-2 confermato e della novitá Molinari. Incanta la curva molossa all’ingresso, luminarie belle come un gol di Castaldo e una finezza di Farias, vabbè pure di un taglio di Catania. Aggressiva la squadra di Braglia nelle primissime battute. Gori al 3’ deve prodursi in un mezzo miracolo di piede, respingendo da Danilevicius, pochi passi dalla porta. Fronte avverso, pochi secondi e Seculin deve opporsi ad un Farias giá pimpante.  Botta e risposta, insomma. Ancora Danilevicius: non c’è fuorigioco, alza la mira su preciso suggerimento di Zito, che a sinistra si esalta. Risposta di nuovo: Catania per Castaldo, botta sotto misura, reclamato mani di Molinari, forse pancia più che mani. Farias con serpentina e tiro: in due tempi il portiere, Nocerina minacciosa. Occasioni, in parte favorite da spazi lasciati per disattenzioni. La squadra di Auteri tenta di entrare nel cuore della difesa ospite. Ovviamente con scambi stretti, tipo quello che innesca Catania al 13’ (rimpallato). Reclama pure Erpen: lo molla Filosa, esce Gori più o meno correttamente, l’esterno va giù ma non è rigore. Quando la Nocerina elabora, gli avversari rafforzano argini col 5-3-1-1 e tocca sempre a Farias inventarsi qualcosa per straripare. Attenzione al lato dormiente, quello mancino nostrano, con Filosa più che con lo stesso Bolzan: son nozze per Erpen, sposo suo malgrado. La dea bendata sa dove far male. Filosa ancora ko, come nel derby al Menti dell’anno passato. E senza Nigro in panca, tocca ad Alcibiade una sorta di battesimo casalingo di fuoco. Si diceva dei problemi a sinistra: Erpen non lo fermano né Bolzan né Alcibiade, va a colpire Danilevicius e stavolta fa gol con colpo volante ravvicinato. Si diceva dei problemi a sinistra: Erpen non lo fermano né Bolzan né Alcibiade, va a colpire Danilevicius e stavolta fa gol con colpo volante ravvicinato. Cominciano a profilarsi gli incubi da tabù. Auteri cerca di cacciarli via parlando ad alta voce nell’intervallo. Però la prima azione della ripresa esalta i riflessi di Gori sulla conclusione di Zito. Attendere prego il bomber dei difensori prima di sentenziare. Angolo di Bolzan, incornata spettacolare di Di Maio, lo stabiese dal derby personale. Mannaggia la sinistra, Bolzan fa passare pure Raimondi, il sostituto di Erpen. Cross, smanaccia Gori e sberla-gol di Zito. Tenta la reazione immediata Bruno, respinge Seculin. Entra Petrilli per Del Prete, c’è il 4-2-4 di Auteri. Ci prova Catania di testa: non va. Il derby termina quando Mbakogu si infila alla grande tra le maglie apertissime di casa, servito alla grande dal solito Zito, migliore in campo. Il gol in extremis di Catania, servito da Petrilli, vale il punto vano della bandiera.


da lacittà Marco Mattiello


GLI INCIDENTI
Alta tensione prima e dopo la gara. Sassaiola tra le due tifoserie, auto distrutte
Scontri all’uscita del casello Ultrá stabiese in ospedale


 NOCERA INFERIORE. L’inferno all’improvviso si scatena all’uscita autostradale di Nocera Inferiore, scene che poi si ripeteranno anche un’ora dopo il fischio di chiusura. Il torpedone di tifosi stabiesi è nutrito, la scorta probabilmente non all’altezza ed allora qualcosa s’inceppa su quel percorso che doveva esser fluido, regolare, tranquillo. I pullman si fermano, le autovetture pure, ma il problema vero è rappresentato da un corposo gruppo di pseudo-tifosi che effettua il breve tragitto Castellammare-Nocera con moto e addirittura scooter. Un’ondata di scalmanati, intorno alle ore 20, si dirige in massa lungo la centralissima via Barbarulo, praticamente deserta a quaranta minuti dall’inizio dell’incontro. Vengono prese d’assalto diverse auto in sosta ed il panico si placa con enorme difficoltá nonostante la presenza robusta di forza pubblica. Da via Barbarulo alla strada statale: diventa vera e propria guerriglia con una sassaiola che s’abbatte sul serpentone stabiese in viaggio verso il San Francesco. Rione Calenda diventa un teatro d’autentica guerriglia che finisce per seminare terrore tra i residenti. Il resoconto provvisorio parla di un tifoso stabiese ferito e medicato in ospedale. Scene d’ordinaria follia, dinamiche ancora da chiarire, ma restano i gesti assurdi che rovinano il derby e ridimensionano tutte le iniziative di distensione promosse da entrambe le societá. Confermate le enormi preoccupazioni della vigilia, emerse giá lunedì mattina durante la riunione del Gos. All’esterno del San Francesco tutto è filato liscio (o quasi: qualche oggetto è comunque volato dagli spalti all’arrivo dei sostenitori stabiesi) anche grazie alle continue sollecitazioni della societá rossonera (alle 20 stadio giá quasi esaurito in ogni ordine di posto), ma nonostante il piano di viabilitá straordinario deciso per il derby gli incidenti non sono stati evitati. Imponente il servizio d’ordine pubblico predisposto dalla Questura. Un elicottero ha sorvolato per tutto il pomeriggio il tratto che da Castellammare conduce a Nocera e decine di blindati hanno fatto lavoro di prevenzione presso tutti i canali autostradali.


Braglia durissimo contro i violenti
«50 DEFICIENTIROVINANO L’IMMAGINE DI DUE CLUB»


NOCERA INFERIORE. Ancora tu, ma non dovevamo vederci più. Ed invece Braglia è di nuovo lì, con la sua schiettezza toscana e con quella sua gran capacitá di leggere le partite. Difende, s’arrocca, lavora sui limiti della Nocerina e l’abbatte vincendo come lo scorso 17 aprile in un confronto che è ormai diventato maledizione. Il tecnico della Juve Stabia sorride e quasi manda a quel paese quando piovono complimenti sulla lettura tattica, poi spiega la grande evoluzione della sua squadra: «Prima ci accontentavamo di non essere inferiori all’avversario, ma al primo errore crollavamo senza più riuscire a risalire la china. Da qualche settimana abbiamo invece capito di esser squadra davvero, capace di metter sotto chiunque». Le sue mosse son state tutte azzeccate, ma Braglia non accetta l’idea d’aver vinto battendo sui difetti altrui: «In una gara il computo dei meriti e dei demeriti va sempre diviso equamente. Se mi parlate delle difficoltá di Bolzan allora dico che ha giocato un primo tempo di grande spinta. è normale che può risentirne se poi viene puntato, soprattutto da giocatori rapidi come Erpen o Raimondi». Di soddisfazione neanche l’ombra: «Non sono felice neppure quando vinco i campionati». Poi la propria opinione sugli incidenti: «Non conosco ciò che è accaduto, ma l’immagine di due splendide tifoserie non può essere rovinate da una cinquantina di deficienti». Da Braglia agli attori rossoneri, non preoccupati, ma infelici. Parlano Di Maio e Bruno insieme ed il messaggio comune è significativo: «Ci dispiace tantissimo perché sapevamo quanto i tifosi tenevano a questo derby, ma ce l’abbiamo messa tutta e non vogliamo star lì a puntare l’indice sui soliti errori e soprattutto sui singoli. Se siamo diventati la grande Nocerina è perché abbiamo sempre ragionato con comunione d’intenti».



Auteri: «Commessi errori infantili. Troppi infortuni, impossibile fare di più»

NOCERA INFERIORE. Stavolta il termine banale non basta. Stavolta lo stesso Auteri cambia aggettivo e non per dare un senso diverso ad una cantilena ormai nota. L’aggettivo per descrivere la Nocerina anti-Juve Stabia è infantile: «Tali vanno ritenuti gli errori che abbiamo commesso». Tre reti con difesa schierata son difficili da digerire e per questo motivo lo special-one insiste sulle macchie che hanno condizionato prestazione e risultato: «Errori puerili, così puerili da traumatizzare perfino noi stessi dopo averli commessi. La mia analisi della partita è semplicissima: la Juve Stabia ha vinto sfruttando le nostre grandi ingenuitá. E nonostante tutto, sfido chiunque a dire che il pareggio non sarebbe stato meritato». La critica mossa da Auteri è forte e muove inevitabilmente riflessioni e domande, alle quali il tecnico risponde poi con diplomazia. Gli vien chiesto se strutturalmente il suo organico è adeguato alla cadetteria e lui risponde con un inequivocabile "Siamo competitivi", all’idea di ricorrere al mercato degli svincolati sorride e spiega: «Non prendiamo calciatori che per tre mesi sono stati sotto l’ombrellone»; infine tutela tutto e tutti, quasi a voler circoscrivere il malcontento ad un’esclusiva questione di circostanze negative sommate in un colpo solo: «Purtroppo avevamo parecchia gente fuori, ad un certo punto è subentrata anche la stanchezza in calciatori come Del Prete, che ha sofferto il ritmo di due partite in quattro giorni. In condizioni diverse non avrei probabilmente agito così nei cambi, ma eravamo senza De Franco, De Liguori, Plasmati, Negro e molti non erano al top. In alcuni momenti è mancata la luciditá e non c’erano nemmeno grosse possibilitá di scelta. Poi ci si sono messi gli errori a dare la mazzata psicologica più grande. Ma ci tengo a rivendicare la positivitá della prova e a prendere posizione di difesa verso il mio gruppo. Ci dobbiamo salvare e ci riusciremo tranquillamente»

da lacittà Filippo Zenna

COLPO DELLA JUVE STABIA A NOCERA. LE VESPE PUNGONO I MOLOSSI 3 VOLTE E LI SUPERANO DI UNA LUNGHEZZA IN CLASSIFICA. 

5 ottobre 2011


Zito e Danucci festeggiano la vittoria. LaPresse
Zito e Danucci festeggiano la vittoria. LaPresse
NOCERINA - JUVE STABIA 2-3 — La Nocerina crolla sotto i colpi di una spietata Juve Stabia che centra il terzo successo consecutivo. Continua, di contro, la maledizione del San Francesco per i rossoneri che sin qui hanno collezionato un solo punto. Per il secondo anno di seguito gli ospiti espugnano il terreno di gioco di Nocera Inferiore facendolo con pieno merito. Primo tempo piacevole, giocato a ritmi discreti, la Nocerina per mezz’ora esercita un buon possesso palla, la Juve Stabia risponde con contropiedi ficcanti. Aprono le danze proprio gli ospiti, al 3’ Danilevicius ha una buona occasione, la sua conclusione è parata da Gori. Pronta risposta della Nocerina che un minuto dopo con Farias impegna severamente Seculin. Al 9’ i rossoneri confezionano una nitida palla gol: Catania mette al centro un perfetto traversone per Castaldo che si fa respingere la conclusione sulla linea da Scognamiglio. E’ un monologo dei padroni di casa, un minuto dopo lo scatenato Farias fa gridare al goal facendosi parare la conclusione da pochi passi. Il match improvvisamente si affievolisce, nel finale, però, vive una fiammata, al 40’ dal limite ci prova Bolzan il cui tiro termina alto. Al 41’ la Juve Stabia, che nel frattempo aveva preso le contromisure ai padroni di casa, passa in vantaggio: Herpen se ne va sulla fascia, centra per Danilevicius che sotto misura insacca. La ripresa si apre subito con il pareggio della Nocerina, al 7’ angolo battuto da Bolzan che pesca alla perfezione Di Maio il quale di testa batte Seculin. Sembra l’inizio della riscossa ed invece al 15’ su colossale errore della difesa rossonera, prima Bolzan e poi Gori sbagliano il disimpegno, la palla termina a Zito che insacca a porta sguarnita. La rete demoralizza la Nocerina che non riesce più a far gioco, ne approfittano le Vespe che al 24’ mettono a segno la terza rete con il neo entrato Mbakogu che, ben servito da Zito, batte in uscita il sempre più incerto Gori. Al 42’ i rossoneri hanno un sussulto, su corner di Farias Alcibiade sfiora il palo di testa. In pieno recupero la rete di testa di Catania per la Nocerina rende meno amara una serata da dimenticare. 
fonte GazzSport Roberto Errante

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Si avvicina il derby con la Nocerina, avversari in emergenza


E Braglia prepara cambiamenti



MARTEDÌ, 04 OTTOBRE 2011




CASTELLAMMARE DI STABIA. Blinda e medita cambiamenti. Piero Braglia è stato rigoroso nell’imposizione delle porte chiuse. Vuol nascondere la Juve Stabia o magari proteggerla da ondate d’entusiasmo generate dalle due vittorie consecutive. O più semplicemente non illustrarla alla Nocerina così da poter sfruttare l’effetto sorpresa. Le assenze, infatti, lasciano prevedere cambi sia strutturali che tecnici. Mancherá per squalifica il brasiliano Mezavilla, che scalando di posizione ha dato molta più autoritá al reparto difensivo; non ci sará il portiere Colombi (convocato nell’Under 21) e quasi sicuramente sará assente anche il mediano Scozzarella per infortunio (che sia pretattica anche questa?). I volti nuovi saranno il dodicesimo Seculin, il difensore De Bode ed il regista Danucci, da sempre pupillo di Auteri insieme a Cazzola. Quest’ultimo ha confermato ieri in conferenza stampa l’interessamento estivo dei rossoneri prima di concentrarsi sul grande derby: «Dobbiamo dimenticare quello della passata stagione. Sará tutta un’altra storia perché capita ad inizio stagione e non sul finire del campionato. Noi ci metteremo tutto l’ardore possibile per regalare una grande gioia ai nostri tifosi. Siamo consapevoli che la differenza la fará la tenuta emotiva perché in partite come queste le gambe viaggiano da sole».



fonte lacittà

Colpo grosso al Granillo firmato Sau- Raimondi



REGGIO CALABRIA. Due magie e la resurrezione è completa. La Juve Stabia dá seguito alla vittoria col Pescara, battendo in rimonta la Reggina. Decidono due reti da antologia: la prima di Sau, la seconda del giovane Raimondi. Ma nella vittoria non ci sono soltanto gli episodi (all’ultimo istante di recupero Adejo fallisce sottoporta il colpo del pari), ma il carattere, la corsa e soprattutto la spregiudicatezza di Piero Braglia. Che al Granillo ci va per vincere e lo conferma giá nella disposizione iniziale: il 4-4-2 è in realtá un 4-2-4 con Erpen e Zito che galleggiano quasi sempre sulla linea di Danilevicius e Sau. La partita la fanno le vespe e la Reggina è pericolosa solo perché ha un tasso organico incredibile ed un attacco devastante: gli uomini di Breda lavorano sempre sulle seconde palle (sponde di Bonazzoli per gli inserimenti di Campagnacci e Missiroli, mettono alcune volte in apprensione Colombi. Nella ripresa il concentrato d’emozioni: sblocca subito la Reggina sull’asse Campagnacci-Colombo-Missiroli. Braglia manda dentro Raimondi per un 4-2-4 puro e poi velocizzato dall’ingresso di Danucci. Il pari al 25’ con taglio di Sau da sinistra e conclusione che brucia Kovacsik; poi la bordata all’incrocio di Raimondi a due minuti dalla fine. Juve Stabia corsara e pronta per Nocera.

IL TABELLINO: REGGINA 1 JUVE STABIA 2


REGGINA: Kovacsik 5,5; Adejo 5, Emerson 6, Marino A. 5,5; Colombo 6 (41’ st D’Alessandro sv), De Rose 6 (32’ st Ragusa 5,5), Rizzo 5,5, Missiroli 6, Rizzato 6; Campagnacci 6 (22’ st Ceravolo 5,5), Bonazzoli 5. A disp.: Marino P., Bini, Barillá, Viola N. All.: Breda 5,5.
JUVE STABIA: Colombi 6,5; Baldanzeddu 6, Mezavilla 6,5, Scognamiglio 6,5, Di Cuonzo 6,5; Erpen 6,5, Cazzola 7, Scozzarella 6 (14’ st Danucci 6,5), Zito 6 (10’ st Raimondi 7); Danilevicius 6 (32’ st Davì sv), Sau 7. A disp. Seculin, Tarantino, Di Tacchio, Maury. All. Braglia 7.
ARBITRO: Palazzino di Ciampino 6.
RETI: st 2’ Missiroli (R), 25’ Sau (J), 43’ Raimondi (J).
NOTE: spettatori circa 4000. Ammoniti: Scozzarella (J), Mezavilla (J), Erpen (J).

da lacittà

Braglia non cambia a Reggio Calabria 

CASTELLAMMARE DI STABIA. Squadra che vince non si cambia. Ed allora al Granillo, contro la corazzata Reggina allenata da Breda, Braglia ripropone la stessa formazione che ha battuto sette giorni fa il Pescara, magari richiedendo un sacrificio aggiuntivo agli esterni di centrocampo con particolare vocazione offensiva. A meno di clamorosi cambiamenti dell’ultim’ora, l’allenatore toscano dovrebbe riaffidarsi al brasiliano Erpen e a Zito per supportare dalle fasce il tandem d’attacco Danilevicius-Sau. Mezavilla dovrebbe essere confermato al centro della difesa, a sostegno di Scognamiglio, mentre a centrocampo Scozzarella è in vantaggio su Danucci per la partnership con l’inamovibile Cazzola. Ventuno i convocati e scelte difficili anche per la panchina. Nemmeno partiti per Reggio Calabria i difensori Molinari e Fabbro ed il potente attaccante Jerry Mbakogu, vittima di lievi risentimenti muscolari.

fonte lacittà

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pubblicato da Nello