29 gennaio 2009

A'isha, l'amata di Maometto

Detto così sembra che il nome di mia figlia Aisha sia un omaggio all'Islam.
Non sono religioso, nè cattolico, nè buddhista, nè indù, nè animista, nè... tantomeno islamico, anzi credo che l'Islam oggi sia una delle più anacronistiche e male intepretrate religioni del pianeta. Anzi per come è mostrato (dai media) l'Islam oggi, è semplicemente assurdo, preistorico, animalesco. Forse, nel "senso comune" per quello che vediamo in tv, una parte del mondo da cui fuggire con orrore, soprattutto per le donne, nascoste agli occhi del mondo, relegate a "schiave" servili e ubbidienti, che si possono anche uccidere se, per qualche motivo "inaccettabile", infangano l'onore del marito o della famiglia.

Non sono stati nemmeno i cartoni della tv delle "Winx", dove Aisha è una delle protagoniste, a suggerirci il suo nome.

Nei mesi della gravidanza di Yuya una canzone ci piaceva in modo particolare: Aisha di Khaled.


Da lì il nome ci ha colpito, sì la chiamiamo Aisha!
Nei mesi successivi un'altra meravigliosa canzone ci ha accompagnato nell'attesa della nascita della nostra Principessa Aisha:
Isn't she lovely di Stevie Wonder, dedicata a sua figlia Aisha.


Allo stesso tempo leggevamo libri sul significato dei nomi, così abbiamo saputo che A'isha è stata la più giovane moglie di Maometto, promessa sposa a solo 6 anni, rimasta vedova a 18, colei che ha avuto un ruolo fondamentale nella vita del Profeta e nella divulgazione del suo messaggio.
Una grande donna, un esempio moderno, non solo per l'Islam (dovrebbe essere soprattutto un esempio per le donne islamiche) ma per tutte quelle donne che vogliono guidare il proprio destino e non farsi guidare dal destino, di qualunque religione, cultura, livello sociale esse siano.

Tratto da A'isha, l'amata di Maometto di Sherry Jones

A'isha ha solo sei anni quando viene promessa in sposa a Maometto. E' ancora troppo piccola, e trascorrerà tre anni chiusa nella sua casa prima di unirsi in matrimonio con il profeta.Durante questo periodo e dopo il matrimonio, in attesa della pubertà, A'isha non potrà vedere altri uomini al di fuori dei suoi familiari e dello stesso Maometto. Nei propri sogni, A'isha immagina spesso una vita diversa. In questa esistenza parallela, sposa il suo amichetto Safwan e, per opporsi allo strapotere maschile, non esita a impugnare la spada. Sullo sfondo, si agitano gli intensi avvenimenti che caratterizzarono la diffusione dell'Islam, a partire dalla celebre fuga dalla Mecca, quando A'isha segue il profeta nelle sue battaglie per la nuova fede. Ormai vive nella stessa casa di Maometto e, grazie alla fierezza del suo carattere, gode del rispetto di tutti e dell'amore del profeta. Tra le braccia di A'isha, infatti, Maometto troverà rifugio dopo aver avuto le sue visioni e tra le sue braccia si abbandonerà al momento della morte. A'isha, ormai, è una donna in grado di guidare la fazione che si oppone al cugino di Maometto per stabilire le regole dell'Islam ortodosso: il culmine di un'avventura di amore e di fede che delinea i volti e la storia delle figure più importanti del mondo musulmano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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