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      ADDOMINOAGOPUNTURA
 

Si tratta di una metodica piuttosto recente, che individua sull’addome una mappatura dell’intero organismo: la mappa della tartaruga. Questa si estrinseca intorno all’ombelico come punto di origine della vita e centro di un potenziale energetico ancestrale che può essere riattivato per riequilibrare l’organismo in caso di patologie sia acute che croniche.

CORSO DI AGOPUNTURA ADDOMINALE

CORSO DI AGOPUNTURA ADDOMINALE
 BARI, 18.19/10/ 2008 - Corso Base di 1° Livello

L’addominoagopuntura

L’addominoagopuntura, costola primaria della somatoagopuntura, nasce in Cina circa 30 anni fa, quando il prof. Zhi Yun Bo riesce a trattare con successo un paziente affetto da lombosciatalgia acuta, resistente alle altre terapie, infiggendo solo I punti 4 CV e 6 CV. A fronte di questo straordinario risultato, il prof Bo, comincia un approfondito lavoro di ricerca sistemica sui meridiani addominali, sulla loro topografia,sulle  loro funzioni e sulla dinamica strutturale dei loro punti.

Inizialmente, egli osservò che l'addome, tradizionalmente considerato una zona yin,conteneva anche dei meridiani yang (ST e GB) e che comunque tutti I meridiani addominali contraevano intimi rapporti con l’ombelico, che sembrava attirarli come una sorta di calamita. Dalle conoscenze in nostro possesso, sappiamo che l’ombelico coincide con un punto del meridiano di Vaso Concezione,che lo infila dal basso percorrendo poi tutta la linea mediana, che è il punto n° 8 : Scenque.

Generalmente Scenque non viene mai punto, ma solo stimolato in moxibustione, pena gravi conseguenze addirittura fatali. Queste considerazioni, spinsero l’autore a continuare la sperimentazione clinica da una parte e lo studio dei meridiani addominali dall’altra, ciò ha portato oltre ad una rivisitazione della potenzialità del Ren Mai, anche alla scoperta di alcuni punti extra, (a cui l’autore ha dato il proprio nome), tutti concentrati intorno all’ombelico e che insieme ai punti di CV,ST,KI, costituiscono,intorno all’ombelico, una mappa che ricorda la forma di una tartaruga.

I punti della mappa, vengono “manovrati” come le manopole di una cassaforte, per raggiungere sedi e sistemi in grado di regolarizzare in tempo reale la distribuzione del sangue e del qì ed ottenere quindi risultati sorprendenti sia in termini di rapidità che di durata degli stessi, mai ottenuti in precedenza con la somato agopuntura.

Nell’avvicinarci alla conoscenza di questa innovativa metodica medica, dobbiamo rivedere l’inquadramento generale dei meridiani curiosi ed in particolare del Ren Mai. Sappiamo che nella circolazione dell’energia, i meridiani curiosi rappresentano dei bacini di deposito, in grado di intervenire  sia a sostegno dei deficit che nell’assorbimento degli eccessi ; per spiegare la possibilità di esercitare questa doppia funzione viene solitamente fatto il paragone con la teoria dei vasi comunicanti. Secondo l’autore tra i meridiani curiosi il Ren Mai è sicuramente il più importante :  

  • è il primo a formarsi nella vita intrauterina;
  • serve da “guida”alle cellule per orientarsi nello spazio;
  • riceve rami dai nervi spinali di entrambi i lati;
  • è in soluzione di contiguità con il Du Mai con il quale, in effetti, forma un unico meridiano, il cui centro è situato nel midollo spinale;
  • è particolarmente importante per gli organi sessuali femminili , la fertilità e il concepimento (da cui il suo nome);
  • raccoglie le energie di tutti i meridiani yin e le armonizza tra loro;
  • contribuisce alle nostre capacità di essere calmi e ci apporta la pace spirituale.

Ecco perché l’infissione lungo il suo tragitto,già da sola è in grado di risolvere tante patologie. Esistono quindi corrispondenze precise tra gli arti, il tronco, i vari sistemi interni e la parete addominale, tali corrispondenze hanno origine nella vita intrauterina , e trovano la loro regolazione fondamentale nelle funzioni e nell’attività della placenta e del cordone ombelicale che rappresentano, quindi un sistema perfetto, in grado di provvedere a tutte le necessità fisiologiche necessarie allo sviluppo del feto.

Addirittura, attualmente, nell’assistenza al parto a domicilio e nelle Case Maternità è in uso il “taglio ritardato del cordone”.

Si aspetta cioè che il cordone abbia smesso da solo di pulsare, senza interrompere mediante il taglio la circolazione sanguigna feto placentare, e con essa l’apporto di ossigeno che arriva ancora al bambino attraverso il sangue del cordone. Si consente in questo modo, ai piccoli polmoni neonatali di assorbire aria a poco a poco, dolcemente sfruttando quel legame con la mamma che ancora garantisce ossigeno.

A questo punto quindi, possiamo ipotizzare che la cicatrice ombelicale rappresenti il ricordo di quel sistema multipotente che ha consentito lo sviluppo di una nuova vita, non solo, ma forse è presente lì proprio dare la possibilità, a chi lo intuisca, di evocare e sfruttare questa enorme multipotenzialità per ottenere una regolazione mai sospettata prima. Ricordiamo che nell’organogenesi si formano: 

1)   addome e organi addominali
2)   dorso
3)   testa
4)   arti superiori
5)   arti inferiori

quindi per primo si forma proprio quel sistema di regolazione che ci apprestiamo a conoscere meglio. L’ipotesi del prof. Bo è quella che il sistema dei jing luo, tradizionalmente conosciuto e “sfruttato” dalla MTC, origini proprio nel cordone ombelicale, lì dove , come abbiamo visto, è presente il controllo del volume e del flusso del qì e del sangue.  Ma il sistema dei jing luo ombelicale sarebbe diverso da quello presente dopo la nascita. Infatti il prof Bo ha supposto la presenza di un sistema dei jing luo congenito (proveniente dalla madre : DNA mitocondriale!) responsabile della distribuzione del sangue e del qì durante la vita fetale ed al quale si dovrebbe lo sviluppo e l’accrescimento fisiologico degli Zang Fu del nascituro.

Come sappiamo dalle teorie della MTC, il sistema degli Zang Fu è responsabile, nella vita post natale, della produzione del qì e del sangue, mentre il sistema dei jing luo propriamente detti nasce dagli Zang Fu ed è deputato alla ricezione ed alla trasmissione in periferia soprattutto del qì. Quindi nella vita fetale sarebbe presente ed attivo, un sistema dei jing luo congenito che, alla nascita, al momento del taglio del cordone ombelicale, passerebbe il testimone del comando della distribuzione del qì e del sangue agli Zang Fu. Solo allora, dagli Zang Fu, originerebbe il sistema dei jing luo così come noi lo conosciamo e che sarebbe quindi acquisito rispetto a quello presente nel cordone ombelicale . Il sistema congenito di regolazione ombelicale rimane, dopo la nascita, localizzato tutt’intorno all’ombelico ed è in grado di impostare ed ottenere quell’azione di comando sugli Zang Fu, fin’ora realizzabile, in parte, solo con l’ausilio della farmacologia : prescrizione di erbe e decotti. Anche noi tutti, infatti, abbiamo sempre sostenuto, nella didattica, che un conto è commettere un errore nella diagnosi e nella conseguente prescrizione degli agopunti, ben altro conto,invece, è commettere un errore nella prescrizione farmacologica : le conseguenze per il paziente potrebbero essere gravissime! Il sistema di regolazione ombelicale quindi, sarebbe multipotente e capace di distribuire ed indirizzare il qì ed il sangue lì dove necessario.  La parete addominale dunque, non è una superficie piatta, bensì un  biocomplesso  morfofunzionale multistrati. La conoscenza dei livelli e delle funzioni dei vari strati consente di ottenere, in un’altissima percentuale di casi, successi terapeutici in tempi rapidissimi e stabili nel tempo, perché frutto di un riequilibrio generale.