La Progenie - Guillermo Del Toro e Chuck Hogan

La Progenie - Guillermo del Toro e Chuk Hogan
La Progenie è il primo episodio della trilogia “Nocturna”, scritto a quattro mani da Guillermo Del Toro, famoso regista e Chuck Hogan prolifico romanziere. La storia narra dell'avvento di una stirpe di vampiri mostruosi e cattivi (come è giusto che sia) che – pare – debbano la loro condizione ad una sorta di infezione virale/parassitaria diffusa dal capostipite di tali vampiri, definito “Il Padrone”. Il romanzo con taglio spiccatamente cinematografico (non foss'altro che per l'influenza di Del Toro) si apre con l'atterraggio all'aeroporto di New York di un Boing 777 che, non appena atterrato, smette di dare segni di vita. All'interno dell'aereo, infatti, passeggeri ed equipaggio sono tutti morti, tranne quattro persone. Sembra proprio un caso di epidemia per la quale viene chiamato ad indagare un medico specializzato in tali eventualità, Ephrain Goodweather, insieme con la sua collega Nora. All'interno di questa oscura vicenda in cui, peraltro, i corpi dei passeggeri del Boing spariscono dai vari obitori in cui erano stati collocati in attesa delle autopsie, si innesta la storia di Abraham Setrakian professore armeno che sembra sapere tanto sul conto del “Padrone” la cui esistenza appare indissolubilmente legata con una leggenda che da bambino ascoltava da sua nonna: la leggenda di Jusef Sardu. Gli altri personaggi sono un disinfestatore di topi che si trova coinvolto nella lotta contro i vampiri e un poco di buono sudamericano che, stando a quanto è dato capire, giocherà un ruolo fondamentale nel secondo atteso capitolo della trilogia.
Tra una bara piena di terriccio sinistramente trasportata all'interno del Boing, che poi scompare senza traccia alcuna sotto gli occhi delle telecamere di sorveglianza, topi che fuggono da chissà cosa e intrighi finanziari, scorrono veloci le pagine di questo romanzo che con taglio agile e scrittura scorrevole svela un nuovo modo di raccontare i Vampiri. L'esistenza di un clan, di un patto non scritto tra gli antichi vampiri che si sono divisi il mondo con la tacita intesa di non destare troppo rumore, è un argomento che in questo romanzo viene accennato solo verso la fine e che di certo sarà approfondito nell'attesissimo secondo episodio, “La Caduta”.
Lo stile narrativo, si è detto, è agile e rende la lettura piacevole. Il taglio è spiccatamente cinematografico, le scene sono descritte con minuzia di particolari e tuttavia con un linguaggio semplice ed immediato. I personaggi, invece, risentono di questo target da sceneggiatura e risultano un po' troppo piatti e poco approfonditi nel loro spessore psicologico. Lo stesso Setrakian, in fondo, non riesce ad emergere in pieno – pur avendone tutte le potenzialità – dalle pagine del libro.
L'ispirazione della storia narrata è facilmente individuabile in Dracula di Bram Stoker. L'arrivo dell'aereo con la maggioranza dei passeggeri e dell'equipaggio morti dissanguati ed il ritrovamento nella stiva bagagli di una pensante ed abnorme bara piena di terra, non può non richiamare alla mente l'arrivo al porto di Londra della famigerata nave fantasma che approda senza equipaggio e con il comandante morto legato al timone, come narrata proprio in "Dracula". Ed ancora, la figura di Abraham Setrakian (il cui nome di battesimo è solo un caso che sia quello dell'autore di Dracula?) non può non richiamare alla mente quella dell'Olandese Van Helsing, che tanto sa sul conto del “non morto”. Ed inoltre “lo specchio”: come nel Dracula di Stoker anche qui “Il Vampiro” può essere tradito da tale oggetto. Infatti se in Dracula il vampiro non vi si rifletteva, nella "Progenie" invece si riflette con la sua vera essenza: un viso mostruoso in contino movimento. Certamente non è un difetto questi richiami a Dracula, del resto “La Progenie” è pur sempre un romanzo di Vampiri un romanzo, peraltro, a cui ha collaborato per la stesura un grande regista cinematografico ed il cinema si sa, vive anche di citazione più o meno palesi.
Di sicura originalità è la costruzione fisica del vampiro che viene data in questo romanzo. Un soggetto che dapprima viene infettato ed il cui segno di infezione è dato da un minuscolo taglietto alla base del collo rilevabile solo con raggi UV. Dopo l'infezione il soggetto inizia ad incubare la “malattia” fino a trasformarsi in un essere assetato di sangue che, come primo istinto, ha quello di cibarsi dei propri familiari o amici, come una sorta di reminescenza. Il Vampiro dopo infettato torna al suo luogo d'origine come se cercasse una via da seguire nella sua nuova condizione. (Questo aspetto, peraltro, è anche presente nel romanzo "Il Passaggio" di Justin Cronin, in cui gli infettati cercavano nuovamente la strada di casa). Singolare e vincente è l'idea di una sorta di pungiglione che fuoriesce dalla gola dei mostri e con il quale succhiano il sangue alle vittime.
Azzeccata è anche l'idea di miscelare insieme tradizione e innovazione. Anche questi vampiri, infatti, possono essere uccisi con i soliti metodi tradizionali (paletti nel cuore, decapitazione, fuoco) ma a questi metodi si aggiungono anche i raggi UV che se da un lato non li portano alla morte repentina, dall'altro li rendono per un po' inoffensivi.
In sostanza “La Progenie” finisce con l'essere un buon romanzo. Che si fa leggere agevolmente e che non annoia mai. Il linguaggio – come detto – immediato, peraltro verso diventa veicolo di un fondamentale messaggio. Un messaggio che trascende il romanzo stesso e diviene parabola dell'esistenza: il decadimento dell'Uomo innanzi alla modernità. L'esaltazione della cattiveria dell'uomo verso gli altri simili. Una parabola sulla vita, quindi, forse nemmeno cercata dagli autori ma che ci sta tutta. Un monito che sembra provenire dalla stessa voce del “Padrone”. Non a caso, infatti, il “Padrone” ebbe il suo primo diretto incontro con Setrakian in un campo di concentramento Nazista. Mostri su mostri, dunque. In un delirio di cattiveria ed in un gioco perverso in cui anche l'anima più salda rischia di incrinarsi e vacillare lungo il fragile confine di una notte senza fine.
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Titolo: La Progenie
Autore: Guillermo Del Toro - Chuck Hogan
Trilogia: Nocturna - 1° Episodio
Tradotto da: G. L. Staffilano
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Formato: Libro in brossura, illustrato
Data di pubblicazione: 2011
Pag.: 407
ISBN: 8804612045
ISBN 13: 9788804612049

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