martedì 25 gennaio 2011

Il jazz modale

Il jazz modale

Il jazz modale (modal jazz) è uno degli stili del jazz nato nella seconda metà del '900, la cui pietra fondante è datata anni cinquanta e consiste nel libro di teoria musicale Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization (The art and science of tonal gravity) di George Russell. Dal punto di vista discografico, quasi tutti i critici identificano in Kind of Blue di Miles Davis (1959) come il primo album modale della storia del jazz, anche se alcuni lavori precedenti già ne preannunciavano la diffusione, come ad esempio Somethin' else di Julian Cannonball Adderley (1958, con Miles Davis) e Milestones di Miles Davis (1958, con Cannonball Adderley). Altri album notevoli furono in seguito My Favorite Things del 1960 e Impressions del 1963 di John Coltrane e Maiden Voyage di Herbie Hancock del 1965.

Principi

Il jazz modale sostanzialmente svincola la progressione degli accordi dalla tonalità del brano (cioè non richiede che gli accordi siano necessariamente rispondenti alle regole dell'armonia tonale, ossia costruiti per armonizzazione dei vari gradi della tonalità). Inoltre associa ad ogni accordo differenti scale "modali", ciascuna con una sua tonica, dalle molteplici e differenti sfumature, sempre in maniera indipendente e svincolata dalla tonalità. Nell'analizzare questo genere musicale si può infatti parlare di applicazione successiva di differenti scale modali (non necessariamente diatoniche, ma ad esempio anche pentatoniche) invece che di successione di accordi: nella composizione di frasi e periodi musicali si usano frammenti di scale modali fra loro in relazione, mentre il passaggio da un periodo ad un altro (caratterizzato da altro accordo o scala modale) avviene mediante particolari soluzioni melodiche, senza che i suoni siano mai in evidente relazione con una tonalità. Si ragiona quindi prevalentemente in maniera scalare (ossia pensando "per scale") e le stesse armonizzazioni e costruzioni di accordi possono muovere su tutta l'estensione di una data scala, potendo impiegare potenzialmente qualsiasi nota. Viene così a perdersi la simbiosi tra armonia e melodia che aveva contraddistinto tutta la produzione jazzistica fino all'avvento del jazz modale.
Nasce come reazione al Bebop e all'Hard bop, che avevano incrementato le strutture jazzistiche con progressioni armoniche di tipo tonale caratterizzate da numerosi accordi diversi e numerose sostituzioni armoniche, spesso accompagnate da un ritmo ossessivo, opponendo ad essi la ricerca di una situazione musicale più distesa e di maggior distensione sia sul tempo che sull'armonia.
Il metodo sortisce i suoi primi effetti alla fine degli anni cinquanta e si sviluppa anche nella metà degli anni sessanta con l'intento di portare innovazione nel linguaggio jazzistico e soprattutto per distaccarsi dall'aggressività dell'Hard bop.
Inoltre questo nuovo stile sfruttava scale sostitutive, accordi (svincolati dalla tonalità) costruiti per intervalli di quarta o quinta (anziché per terze, come nella musica tonale tradizionale) e più libertà nel fraseggio.

Aspetti tecnici


Primi autori utilizzatori del '900 furono Miles Davis, e Bill Evans corresponsabile, perché detentore della parte armonica e perché precedentemente lavorò alla corte del pianista George Russell, inventore di questo metodo. Inoltre Russell ci indica anche John Coltrane col suo lavoro Giant Steps. I voicing vengono sviluppati su poche scale armoniche prestabilite e spostati su di esso, senza "cadenzare" (ricordiamo "So What" e "Milestones"). Le scale non derivano più da alcun sistema, sono indipendenti, ma collegabili tra loro. In seguito troviamo Wayne Shorter come principale compositore ed esecutore di brani modali complessi. Alcune regole:
Si possono usare progressioni tipiche e appartenenti ad un dato sistema scalare.
Si possono creare collegamenti scalari nuovi, armonizzando più o meno le scale tra loro.
I metodi usati sono i vecchi sistemi di collegamento tra le scale:
collegamento tramite un basso comune a più battute o pedale, mentre la parte armonica superiore varia.
collegamento tramite il legame della nota caratteristica tra le scale.
I metodi moderni (Persichetti, Miller) propongono un riutilizzo delle vecchie scale modali in chiave moderna. Le scale vengono ordinate in base alle sfumature di colore tra loro: dalla più chiara alla più scura. Si va dalla:
Lidia
Ionica
Misolidia
Dorica
Eolia
Frigia
Locria



http://it.wikipedia.org/wiki/Musica_modale
http://en.wikipedia.org/wiki/Modal_jazz
http://it.wikipedia.org/wiki/Modal_jazz

http://it.wikipedia.org/wiki/George_Russell
http://it.wikipedia.org/wiki/Mulgrew_Miller
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrew_Hill
http://it.wikipedia.org/wiki/Kate_Higgins
http://it.wikipedia.org/wiki/McCoy_Tyner
http://it.wikipedia.org/wiki/Mal_Waldron
http://it.wikipedia.org/wiki/Onaje_Allan_Gumbs
http://it.wikipedia.org/wiki/Jackie_McLean
http://it.wikipedia.org/wiki/Don_Cherry
http://it.wikipedia.org/wiki/Michiel_Braam
http://it.wikipedia.org/wiki/Titi_Robin
http://it.wikipedia.org/wiki/Don_Ellis
http://it.wikipedia.org/wiki/Anouar_Brahem
http://it.wikipedia.org/wiki/Theo_J%C3%B6rgensmann
http://it.wikipedia.org/wiki/Elvin_Jones
http://it.wikipedia.org/wiki/Frank_Wess
http://it.wikipedia.org/wiki/Miles_Davis
http://it.wikipedia.org/wiki/Larry_Young
http://it.wikipedia.org/wiki/Herbie_Hancock
http://it.wikipedia.org/wiki/Horace_Silver
http://it.wikipedia.org/wiki/Alice_Coltrane
http://it.wikipedia.org/wiki/John_Coltrane
http://it.wikipedia.org/wiki/Wayne_Shorter
http://it.wikipedia.org/wiki/Terence_Blanchard
http://it.wikipedia.org/wiki/Bill_Evans_(pianista)
http://en.wikipedia.org/wiki/Mulgrew_Miller
http://en.wikipedia.org/wiki/Andrew_Hill
http://en.wikipedia.org/wiki/Kate_Higgins
http://en.wikipedia.org/wiki/McCoy_Tyner
http://en.wikipedia.org/wiki/Mal_Waldron
http://en.wikipedia.org/wiki/Onaje_Allan_Gumbs
http://en.wikipedia.org/wiki/Jackie_McLean
http://en.wikipedia.org/wiki/Don_Cherry_(jazz)
http://en.wikipedia.org/wiki/Michiel_Braam
http://en.wikipedia.org/wiki/Titi_Robin
http://en.wikipedia.org/wiki/Don_Ellis
http://en.wikipedia.org/wiki/Anouar_Brahem
http://en.wikipedia.org/wiki/Theo_J%C3%B6rgensmann
http://en.wikipedia.org/wiki/Elvin_Jones
http://en.wikipedia.org/wiki/Frank_Wess
http://en.wikipedia.org/wiki/Miles_Davis
http://en.wikipedia.org/wiki/Larry_Young_(musician)
http://en.wikipedia.org/wiki/Herbie_Hancock
http://en.wikipedia.org/wiki/Horace_Silver
http://en.wikipedia.org/wiki/Alice_Coltrane
http://en.wikipedia.org/wiki/John_Coltrane
http://en.wikipedia.org/wiki/Wayne_Shorter
http://en.wikipedia.org/wiki/Terence_Blanchard

Dal punto di vista discografico, quasi tutti i critici identificano in Kind of Blue di Miles Davis (1959) come il primo album modale della storia del jazz, anche se alcuni lavori precedenti già ne preannunciavano la diffusione, come ad esempio Somethin' else di Julian Cannonball Adderley (1958, con Miles Davis) e Milestones di Miles Davis (1958, con Cannonball Adderley

http://it.wikipedia.org/wiki/Kind_of_Blue
http://it.wikipedia.org/wiki/Milestones_(Miles_Davis)

Altri album notevoli furono in seguito My Favorite Things del 1960 e Impressions del 1963 di John Coltrane e Maiden Voyage di Herbie Hancock del 1965.

http://it.wikipedia.org/wiki/Impressions_(John_Coltrane)
http://it.wikipedia.org/wiki/My_Favorite_Things_(album)
http://en.wikipedia.org/wiki/Maiden_Voyage

ma sono ritenuti modali anche i seguenti album di Coltrane

Live! at the Village Vanguard (1961)
Crescent (1964)
A Love Supreme (1964)
Meditations (1965).


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