Tokyo Dolores


Tokyo DoloresAd un certo punto del Far East Film Festival 2012 chiunque incontrassimo tra addetti ai lavori o semplici conoscenti si riferiva alle Tokyo Dolores in maniera particolare. “Dove sono le ragazze?” è stata la domanda ricorrente per giorni, soprattutto dopo la loro partenza per altre mete e altri show. La cosa non può che far piacere a noi che le abbiamo suggerite come ospiti per la rassegna udinese, se si pensa a quella leggera sfumatura che il termine “ragazze” possiede, quell’accento familiare che mescola un po’ di affetto nella nostra lingua e che è impossibile da tradurre in altre. Per questo sono stati giorni molto belli per tutta la redazione di Asian Feast quelli spesi a seguirle nelle loro esibizioni.

Le Tokyo Dolores nascono alcuni anni fa da un’idea di Izumi Cay. Attrice, ballerina, finanche illustratrice, decide di convogliare il tutto in un progetto artistico che unisca alla sua passione per la danza acrobatica la cultura pop del suo paese. Dal gotico al kawaii, dai samurai alle geisha, mescolando sapientemente innocenza e malizia come solo in Giappone si sa fare. Un progetto portato avanti con perseveranza e determinazione che non conosce tregua e che fa sì che Cay incominci presto a girare il mondo: Nord America, Asia ed Europa con una certa predilezione per la nostra nazione. Da ricordare assolutamente la precedente esibizione a Lucca Comics & Games 2011 incui eravamo presenti come fotografi/cameraman ufficiali e il cui successo ha aperto le porte al loro ritorno.

A Udine si incomincia al Sabato (21 aprile) con l’esibizione prevista per la prima delle FEFF nights al disco teatro Minnamoro. Per un disguido tecnico si deve purtroppo fare a meno di uno schermo per la retroproiezione che è un elemento fondante degli show delle Tokyo Dolores, che spesso si svolgono con l’ausilio di materiale multimediale. Oltre tutto Bionic Trigger è uno spettacolo direttamente ispirato dalla fantascienza nipponica che ci è tanto cara e alcuni passaggi narrativi erano affidati alla proiezione dei disegni della stessa Cay. Le tre ragazze interpretano infatti delle eroine venute a salvare l’Italia dall’invasione aliena dei Blue Worm. Un soggetto che se si traducesse in film non potrebbe che tramutare in realtà i sogni di molti appassionati di certo cinema. Per questo all’interno dello spettacolo trova posto l’interazione col pubblico, affidata ad alcuni volontari che interpretano ottimamente la parte dei nemici e uno strepitoso e partecipe boss finale.

Le difficoltà tecniche vengono annientate dalla professionalità delle ragazze. Cay vola alto sul suo palo sfidando la forza di gravità con invidiabile tecnica atletica. Domina alcuni momenti dello show da consumata leader con fascino ed eleganza nonostante la giovane età. La piccola Aloe è decisamente incredibile. Davvero si fatica a rapportare la sua incredibile forza ad un corpo così minuto e grazioso. A completare il trio c’è Jill. Bionda, graziosa, divertente e dotata di un sorriso che è capace di riempire la camera dei nostri fotografi. Nulla è davvero lasciato al caso nel gruppo. Sembra davvero un character study: una dark leader determinata e dallo sguardo che uccide, una piccola e tenera presenza a farle da contrasto e la terza a riempire gli spazi vuoti con la sua spontaneità. Le ragazze danno decisamente una nuova dimensione alla pole dance, ben lontana dall’idea che possiamo averne ad occidente, riempiendola di grazia e arte.

Finito lo spettacolo, anche se c’è tanta stanchezza nell’aria, si finisce tutti nel soppalco del Minnamoro. Tanti gli ospiti del festival che si ritrovano lì. C’è Takeuchi Hideki, regista di Thermae Romae, c’è Koo Ja-Hong, regista di Dangerously Excited, c’è Mark Schilling, colonnista per Variety e Japantimes e tanti altri che hanno fatto il FEFF 2012. Gran party ad alti livelli di follia con le ragazze anima della festa ed è tanto bello constatare che venga prima di tutto la loro voglia di divertirsi. Fatti i dovuti brindisi e tante foto anche noi di AF possiamo ritirarci a tarda notte e sperare che la pioggia non rovini la giornata seguente.

Il 22 è infatti prevista un’esibizione in piazza Matteotti contestualmente al Far East Cosplay & Gothic Lolita Gathering, ma il destino sembra avere piani diversi. Diluvia gran parte della mattinata e la gara di cosplay è costretta a muovere sotto il porticato del comune di Udine. Non c’è spazio per montare i pali e così  si rimedia con un mini spettacolo di cinque minuti. Cay, Aloe e Jill indossano i kimono tradizionali e per un attimo pare di essere di nuovo al meraviglioso spettacolo di Lucca a cui avevamo assistito l’anno scorso. Le foto dei nostri due fotografi e il video a corredo di questo articolo rendono fortunatamente giustizia alla loro bellezza.

Col permesso di Cay pubblichiamo il messaggio che ci manda a caldo una volta arrivata a casa:

FEFF! Chiunque abbiamo incontrato tra lo staff o la gente stessa è stato così professionale o gentile con noi. E il party dopo lo show è stato così divertente e stimolante! E’ stata un’esperienza talmente bella che speriamo davvero di poter tornare in futuro per un altro show. E’ stata la nostra seconda visita in Italia e Udine è stata la seconda città dove abbiamo fatto uno spettacolo. Nel vostro paese sono tutti talmente educati all’arte, come gentiluomini, e soprattutto tutti la recepiscono e l’accolgono dal profondo del cuore. Potevamo sentire quell’entusiasmo sul palco. E’ questo che significa l’Italia per noi.

Impossibile non provare affetto per loro se si vanno a raccogliere mentalmente le immagini di tutto il trascorso del festival. Vedere per esempio Aloe e Jill cantare Sukiyaki alla festa di compleanno del regista Johnnie To è forse la scena più ilare e divertente a cui abbiamo assistito. Per questo abbiamo deciso di regalarvela in coda all’articolo. Speriamo tanto si possa riaverle presto in qualche evento sul suolo nazionale. Magari un ritorno al Far East Film Festival a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti per aver reso possibile la cosa. Magari la prossima volta ci sarà un po’ più di fortuna a rendere il tutto ancora più bello. Abbiamo creduto fortemente nella bravura delle Tokyo Dolores, abbiamo insistito per averle ad esibirsi in quel contesto e ne siamo assolutamente orgogliosi.

Asian Feast ha realizzato ben due servizi fotografici. Il primo è ad opera di Senesi Michele Man Chi e lo trovate in parte nella colonna di destra e ad alta definizione nel nostro flickr. Il secondo ad opera di Samuele Bianchi vi narra lo spettacolo ed è in coda all’articolo e ad alta definizione sempre sul nostro flickr. Il video a cura di Lino Palena è disponibile anche in alta definizione su vimeo. Altri ricordi preziosi potete trovarli nel backstage sempre a cura di Lino Palena.

Ringraziamenti speciali a quelli che hanno reso speciale questo evento per noi. Sono troppi da elencare, ma sanno benissimo che si tratta di loro.

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