sabato 30 giugno 2012

OLIVERI : CHI E' IL GIROLAMO BISOGNOSO DI UN CORSO DI CIVILTA' E DI EDUCAZIONE?

Un anonimo ha postato su questo blog il seguente commento:

"ora e necessario ed urgente un corso di civiltà e di educazione per quel deficiente del  girolamo...... tra diciotto mesi tornerai  ad essere quello che eavate, cioè n e s s u n o. CHISSA' SE XXXXX  XXXX  VI OSPITERA' PIU' DAVANTI AL SUO LOCALE!! CONTINUATE CON LA VOSTRA PRESENZA A FARGLI PERDERE CLIENTI. VI PERMETTE DI INSULTARE ANCHE I PASSANTI!!!".
su OLIVERI : GLI ESAMI DI MATURITA' DEL SINDACO

Pubblica  Elimina  Spam  -   Anonimo alle 16.09

Qualora fosse vero quanto riferito dall'anonimo commentatore, mi permetto suggerire a Girolamo di non insultare i passanti. - Antonio Amodeo

SICILIA : "NASCE IL PATTO POPOLARE"

LiveSicilia    

 

Sabato 30 Giugno 2012 11:01

"Riuniremo i movimenti civici della Sicilia, saremo un blocco compatto". Il generale Antonio Pappalardo annuncia la nascita di un nuovo movimento.


PROCESSO ORO GRIGIO

L'accusa chiede la condanna ad 8 anni per l'avvocato Pucci Fortino.

Fonte: Normanno.com  -  Messina, 29.06.2012 :

Sette anni di reclusione la richiesta del l'ex presidente del consiglio comunale Umberto Bonanno, da 5 a 6 anni per i costruttori ed un anno di arresto per i funzionari regionali coinvolti nell'inchiesta sul complesso edilizio Green Park sul torrente Trapani.Vicino alla sentenza il processo di primo grado su mattone e mazzette all'ombra della variante al piano regolatore di Messina. Tra vecchi pentiti usciti di scena e nuovi collaboratori ancora nell'ombra.
E’ alle battute finali il processo Oro Grigio, l'inchiesta sugli "affari del mattone" all’ombra della variante al Piano regolatore generale di Messina di inizio decennio scorso. La Corte della I sezione penale del Tribunale (presidente Faranda), oggi ha ascoltato l’accusa, il pm Angelo Cavallo, che in 5 ore ha ricapitolato la storia dell’inchiesta e della vicenda, cioè l’affare immobiliare Green Park, il complesso edilizio sul torrente Trapani bloccato e poi dissequestrato. Alla fine il magistrato, che ha coordinato il lavoro della Squadra Mobile di Messina, ha tirato le fila e sollecitato pesanti richieste di condanna per tutti, per quel che riguarda le accuse principali, chiedendo anche l’assoluzione per non aver commesso il fatto o per intervenuta prescrizione per alcuni capi d’imputazione.
La richiesta più pesante, 8 anni di reclusione, è quella avanzata nei confronti dell’avvocato Giuseppe “Pucci” Fortino, definito dal pm , che ha fatto sue le parole di uno dei principali testimoni, “il direttore d’orchestra” di tutto l’affare, sia sotto l’aspetto lecito che sotto quelli illeciti. Sette anni di condanna, poi, la richiesta per Umberto Bonanno, medico del lavoro, esponente di destra, all’epoca dei fatti presidente del consiglio comunale di Messina. Sei anni e mezzo di reclusione per il funzionario comunale Antonino Ponzio. Un anno di arresto e 20 mila euro di ammenda per i funzionari regionali Rosa Anna Liggio, Giuseppe Giacalone e Cesare Antonino Capitti. Sei anni di reclusione, invece, la richiesta di condanna avanzata nei confronti del costruttore barcellonese Giovanni Arlotta , i soci Giovanni e Santi Magazzù e Antonino Smedile della Samm, una delle società immobiliari coinvolte nell’affare. Cinque anni, infine, la richiesta per Salvatore Arlotta, figlio del costruttore.
Alla fine della discussione del pm, nel bel mezzo di un caldissimo pomeriggio il presidente Faranda ha aggiornato l’udienza per passare la parola agli avvocati delle altri parti civili, di seguito toccherà ai difensori degli imputati.
Nella lunga discussione, Cavallo ha ricostruito punto per punto l’iter dell’affare immobiliare Green Park. Sembra quasi seguire la “pratica” lungo tutti i passaggi, attraverso le parole degli attori coinvolti che altri non sono che gli imputati. E d’altronde è così che l’hanno seguita gli investigatori, almeno dal 2006 in poi, attraverso le intercettazioni ambientali e telefoniche eseguite sulle utenze dell’avvocato Fortino, il funzionario comunale Ponzio, il presidente del consiglio Bonanno e gli imprenditori titolari del progetto. E’ attraverso le loro frasi al telefono, le conversazioni de visu, che gli investigatori hanno scoperto le circostanze che sono andate poi a comporre il quadro accusatorio: cioè che la concessione edilizia rilasciata dal Comune di Messina per la costruzione del complesso Green Park era falsata, era stata spinta nei vari uffici, comunali e regionali, a suon di mazzette, pagate dai costruttori, che l’hanno parzialmente ammesse, al gruppo Fortino-Bonanno- Ponzio. Forti dei loro agganci negli uffici comunali e regionali, i tre hanno esercitato tutte le pressioni necessarie per rimuovere tutti gli ostacoli che si presentavano al progetto, a cominciare dai pareri opposti degli uffici regionali, poi cambiati “magicamente”.
La pratica è andata buon fine, e in più tranche, sostengono gli inquirenti e ammettono in parte i costruttori, è stata pagata a Fortino, Bonanno e Ponzio una tangente. Gli investigatori hanno fotografato almeno una dazione a Fortino e intercettato una marea di conversazioni che suggeriscono dei passaggi di denaro. Tutte le volte chiamato in maniera diversa dagli interessati: caffè dolce, libri, passaporto. Interrogati nel corso dell’inchiesta, gli interessati hanno sì ammesso che si trattava di passaggi di denaro, ma che erano somme derivate da prestiti. “Perché allora – ha detto il pm Cavallo – hanno sentito la necessità di usare appellativi di questo genere? Ma soprattutto nel corso di sette mesi di intercettazioni telefoniche tutti mai una sola volta hanno parlato esplicitamente di prestiti o debiti”.
Nel corso della discussione del pm è venuto fuori più volte, poi, un nome eccellente, quello del presidente della provincia regionale, Nanni Ricevuto. Più volte, infatti, Umberto Bonanno avrebbe fatto ricorso a Ricevuto, all’epoca sottosegretario, per fare pressione sugli uffici comunali perché il progetto “camminasse” speditamente. “Il rapporto tra Bonanno e Ricevuto è un rapporto malato”, ha detto esplicitamente oggi il pm.
“Quella del Green Park” ha concluso Cavallo, è una pratica letteralmente “presa per mano e condotta passo per passo perché proceda da Fortino “direttore d’orchestra”. Una pratica "che ha visto l’amministrazione pubblica asservita agli interessi privati sin dal momento della decisione politica” . Quando cioè in consiglio comunale passò la delibera dopo un netto cambio in corsa del parere della commissione. -



OLIVERI : PIZZO AL GIOSTRAIO

Confermati i 7 anni al mazzarroto Fumia.

Fonte: Normanno.com  -  Messina, 29.06.2012
Confermati i sette anni ad Enrico Fumia, come da richiesta del procuratore generale Maurizio Salamone e malgrado gli atti nuovi prodotti nel dibattimento, riaperto per ascoltare i neo collaboratori di giustizia Santo Gullo e Carmelo Bisognano.


E’ questa la decisione della Corte d’appello per Enrico Fumia, l’affiliato al clan dei mazzarroti imputato per aver chiesto il pizzo al giostraio di Oliveri in nome e per conto del reggente della famiglia di Mazzarrà Sant’Andrea, allora in carcere e ora al 41 bis, Tindaro Calabrese.
La corte ha quindi confermato i sette anni di reclusione inflitti in primo grado col processo abbreviato a Fumia, difeso dall’avvocati Tino Celi.
Ad assistere la vittima, cioè il giostraio, è invece l’avvocato Ugo Colonna. Secondo l’accusa, che nel 2009 arrestò Fumia ed altri due nomi di spicco della zona, i tre avevano messo a segno attentati incendiari ai danni del giostraio per convincerlo a pagare il pizzo. -

di Redazione 

venerdì 29 giugno 2012

REGIONE SICILIA: RENDICONTO GENERALE 2011

 

LA RESA DEI CONTI

Venerdì 29 Giugno 2012 11:12 

La relazione dei magistrati contabili sul rendiconto 2011 della Regione parla di "una situazione di notevole, preoccupante deterioramento: tutti o quasi i saldi fondamentali di bilancio presentano valori negativi". Inefficaci le azioni del governo regionale e di quello nazionale. E il pg attacca i costi della politica.

LA RESA DEI CONTI

OLIVERI E' NELLE STESSE CONDIZIONI DELLA SICILIA ?

"Sicilia in declino inarrestabile"

Il presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti: "E' la regione che ha perso più imprese attive nel Mezzogiorno". Il procuratore generale: "Senza risorse da Roma, condannati all'arretratezza". Il personale costa oltre un miliardo.
29/06/2012
PALERMO - Sono cresciuti da 5 a 7 miliardi di euro i residui passivi, cioè i debiti per spese già impegnate ma non ancora pagate della Regione siciliana. È quanto rileva nel suo rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2011 il presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti siciliana, Rita Arrigoni, che ha presieduto l'udienza pubblica allo Steri di Palermo.

"QUADRO ALLARMANTE" - È un quadro definito "allarmante con un debito regionale in continua crescita che tra novembre e dicembre 2011 ha visto attivare nuovi prestiti per 818 milioni di euro, determinando una complessiva esposizione a fine anno per circa 5 miliardi e 300 milioni, un debito destinato a salire malgrado l'impugnativa del commissario dello Stato". La Corte ha inoltre manifestato "preoccupazione per il contributo agli obiettivi di finanza pubblica richiesto alla Regione con oneri stimati pari a circa 850 milioni per il 2012 e in circa 900 milioni per gli anni 2013 e 2014, da scontare nel patto di stabilità. L' insieme delle manovre approvate nel corso 2011 hanno comportato una correzione strutturale di 48,9 miliardi nel 2012, pari al 3,1 per cento del Pil, cifra destinata a salire a 81,3 miliardi nel 2014, pari a circa il 4,9 per cento del Pil". "Con il decreto Salva Italia - spiega la relazione - è stato chiesto alle regioni a statuto speciale un ulteriore contributo di 860 milioni, e la Sicilia ha partecipato per circa il 40 per cento dell'intera somma, con un onore sulla finanza regionale di circa 310 milioni, a cui si aggiunge l'ulteriore partecipazione per 160 milioni al finanziamento della sanità da reperire con l'innalzamento dell'aliquota Irpef".

IMPRESE IN CRISI - "In Sicilia vi sono segnali di inarrestabile declino - nota il presidente Arrigoni - la Sicilia è la regione che ha perso più imprese attive nel Mezzogiorno: un'erosione che tra il 2007 e il 2011 ammonta a 4500 unità". Secondo il presidente sarebbe "auspicabile un sostegno alla Sicilia da parte del governo nazionale, come si va prospettando in ambito europeo per gli Stati in pericolo di default". Arrigoni ha lanciato un monito diretto alla realizzazione di obiettivi di risanamento finanziario per le "società regionali, la riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti, la riduzione degli enti sanitari, le norme sulla trasparenza, la semplificazione e le iniziative a contrasto della corruzione e della criminalità organizzata".

IL COSTO DEL PERSONALE - Alla Sicilia la spesa del personale regionale costa un miliardo e 84 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i pensionati, quasi 17mila al 31 dicembre 2011, e che invece costano 639 milioni di euro. Il dato viene fuori dalla requisitoria di rito del procuratore generale d'appello della corte dei conti, Giovanni Coppola, presentata nel corso del l'udienza pubblica del giudizio di parificazione del rendiconto generale per l'esercizio 2011. Secondo quanto rilevato dai magistrati contabili, i dipendenti della regione siciliana sono, al 31 dicembre 2011, 20.288, di cui 17.218 a tempo indeterminato e 3070 a tempo determinato.

I dirigenti a tempo indeterminato alla stessa data ammontavano a 1835, a cui vanno aggiunti 82 dirigenti esterni. Nel 2011 risultano andati in pensione ben 998 dipendenti, la maggior parte dei quali sono 'baby pensionati' che hanno potuto ottenere la pensione con 25 anni di servizio nel caso in cui accudissero un parente gravemente disabile. Un privilegio definito dalla corte anacronistico e che è stato poi eliminato con l'articolo 4 della legge regionale 7 del 2012. "Sono 34 le società partecipate della Regione e 20 di queste, con un sistema simile alle scatole cinesi - ha detto il procuratore generale d'appello Coppola - detengono partecipazioni in altre società. Inoltre, delle 34 partecipate, ben 21 hanno chiuso in perdita l'ultimo bilancio di esercizio. È ancora inattuata, inoltre. La prevista riduzione a 14 delle società partecipate".

ARRETRATEZZA - Se lo Stato non fornisce alla Sicilia "adeguati mezzi finanziari" i 5 milioni di abitanti continueranno a vivere "nell'arretratezza delle proprie vetuste risorse infrastrutturali", ha sottolineato il procuratore generale Coppola. "Siamo ormai da diverso tempo in una situazione economica drammatica, dai risvolti internazionali e dagli esiti incertissimi - ha aggiunto - e la Sicilia in questo frangente è come il manzoniano vaso di terracotta.
SENZA ADEGUATI MEZZI FINANZIARI I SICILIANI NON POTRANNO SOTTRARSI  ALLA  RASSEGNAZIONE  ANTICA,  CHE  SI  TRADUCE  IN  FORZA  DI  ATTRAZIONE  MAFIOSA  E  CLIENTELARE  A  DISPOSIZIONE  DEI  PREPOTENTI  E  DEI  POTENTI  DI  IERI,  DI  OGGI  E  DI  SEMPRE".

 Senza soldi da Roma la Sicilia "non riuscirà ad affrontare e risolvere da sola i propri molteplici problemi, dei quali la più drammatica manifestazione è rappresentata dalla  MANCANZA  DI  LAVORO  CHE  DETERMINA   UNO  STATO  DI  VERGOGNOSA  SEMIPOVERTA',  CHE  ALIMENTA  IL  TRISTE  FENOMENO  DELL'IMMIGRAZIONE".

Per Coppola il governo regionale siciliano "è costretto ad operare con quello che ha, in pratica con i fondi insufficienti del proprio bilancio, cercando di limare le spese dal momento che è molto difficile incrementare le entrate". -
Fonte: lasiciliaweb.

TERME VIGLIATORE, SI DIMETTE IL CONSIGLIERE SAITTA

Guiderà l'Iride verso la prossima campagna elettorale.
Autore: . Pubblicato il 28 giugno 2012. Inserito in Politica, Primo Piano,Provincia.

Dopo l’annuncio nella convention del 17 giugno, il neo presidente del Movimento Iride Giuseppe Saitta ha ufficialmente rassegnato le sue dimissioni da consigliere comunale.
Subentrato nel dicembre 2010 al collega Angelo Orlando, Saitta lascia l’incarico dopo diciotto mesi, “ritenendo superfluo proseguire le proprie battaglie in un contesto politico-amministrativo poco incline alla trasparenza e alla tutela delle minoranze rappresentative”.
“Trattasi di una decisione sofferta – si legge nella lettera di dimissioni – per il rispetto che è dovuto agli elettori, ma proprio per questo necessaria per scuotere la coscienza politica del palazzo e per permettermi di guidare con la necessaria autorevolezza e libertà il Movimento Iride nelle prossime tappe del suo cammino”.
Il posto di consigliere comunale lasciato vacante da Saitta verrà preso da Francesco Canduci, il primo dei non eletti della lista “Rinascita” alle amministrative del 2008. -

giovedì 28 giugno 2012

OLIVERI : GLI ESAMI DI MATURITA' DEL SINDACO

Per dovere di cronaca pubblico il seguente commento postato su questo blog:

"Siamo preoccupati per gli esami di maturità del sindaco. Quanto avrà preso agli scritti! Chissà avrà fatto il tema su Montale o avrà discettato su come superare la nostra grave crisi economica. O forse si sarà cimentato sul saggio breve (molto breve) sulla responsabilità della scienza: mah! Chi mai gli avrà fatto i complimenti, quanto mai gli costerà (in sacrifici) questa maturità. Potrà conseguire il diploma, ma mai e poi mai, potrà conseguire la cultura!! che cosa mai penseranno i cittadini di Oliveri , i cui figli buttano quotidianamente sangue sui libri?? che messaggio trasmette il sindaco ai giovani? diteci cosa ne pensate!!". -
su DUE RAGAZZI GIOCANO CON LA PISTOLA DI UNO ZIO, MORTO 15ENNE

Pubblica  Elimina  Spam

Il testo originale del commento è stato opportunamente moderato.-
Antonio Amodeo

TARIFFE : DA LUGLIO GAS + 2,6%, LUCE +0,25%

ANSA.it > Top News > News.

Aggravio spesa di 32 euro per metano e 1 euro per elettricita'.

28 giugno, 20:12

(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Nuovo aumento per le bollette a partire dal primo luglio. Per il gas l'incremento deciso dall'Autorita' dell'energia e' del 2,6% con un aggravio annuo di spesa di 32 euro, mentre per la luce (dopo l'impennata del trimestre scorso) si tratta di un mini-rincaro dello 0,2%, pari ad appena 1 euro in piu'. - (ANSA).

TIFOSA DA SPIAGGIA

Fonte: lasiciliaweb.
Mostrandosi in questi giorni in versioni discinte, la modella Claudia Romani è stata paragonata sulle testate estere alla paraguaiana Larissa Riquelme. Ora l'aquilana si fa notare anche da Miami, dove si trova per lavoro.

DUE RAGAZZI GIOCANO CON LA PISTOLA DI UNO ZIO, MORTO 15ENNE

ANSA.it > Regioni > Sicilia > News.

Tragedia a Catania, colpo partito mentre era con un 17enne.

28 giugno, 11:15

(ANSA) - CATANIA, 28 GIU - Stavano giocando a 'ispezionare' la casa di un vecchio zio morto dove hanno trovato una pistola, hanno cominciato a giocarci quando, accidentalmente e' partito un colpo.
Cosi' e' morto il 15enne Vittorio Blanco, deceduto nell'ospedale Ferrarotto nella notte tra lunedi' e martedi' scorsi, a una settimana dal tragico incidente.
Non e' chiara l'esatta dinamica della tragedia, alla quale era presente un familiare di 17 anni della vittima.
Per la polizia e' certa pero' l'assoluta causalita' dell'accaduto.(ANSA).

'NDRANGHETA, 34 ARRESTI A LAMEZIA TERME

ANSA.it > Cronaca > News.
In carcere boss e gregari. Donne messaggere dei capi detenuti.

28 giugno, 09:57

(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 28 GIU - Trentaquattro tra capi e gregari della cosca dei Giampa' di Lamezia Terme sono stati arrestati in un'operazione congiunta di polizia, guardia di finanza e carabinieri. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione, usura, danneggiamento, armi e favoreggiamento. Per l'accusa la cosca era gestita da una commissione all'interno della quale un ruolo di primo piano era svolto da tre donne che fungevano da collante tra i boss detenuti ed i gregari liberi. (ANSA)

TRATTATIVA - 9

 

Le cene fra Mori e Di Maggio 
e il mistero dell'urologo Manca

Mercoledì 27 Giugno 2012 21:08 

Un appunto sequestrato al giornalista Guglielmo Sasinini, risalente al '96-'98 parla già di trattativa. La chiusura della supercarceri di Pianosa e l'Asinara. La morte di Ciancimino e il misterioso personaggio che si offre per trattare la resa di Bernando Provenzano.

Le cene fra Mori e Di Maggio e il mistero dell'urologo Manca
“Berlusconi dice alleiamoci contro Caselli e la sinistra che rompono i coglioni a me e a te. Mori incontra Ciancimino a Roma in Piazza di Spagna e gli chiede di avere un contatto con C. Nostra. Pare che Ciancimino parli con Brusca e Brusca gli consegna il 'papello'- 41bis, cioè gli accordi per la trattativa con il futuro governo". E’ quello che si legge in un appunto che il giornalista Guglielmo Sasinini scrive tra il 1996 e il 1998. Nella nota, in alto, si legge anche “ev. trattativa”. Il promemoria verrà sequestrato anni dopo dalla procura di Milano che indaga sullo scandalo Telekom Serbia. Ma perché Sasinini scrive quell’appunto? E chi gli da quelle informazioni? Il giornalista di Famiglia Cristiana e di Libero è molto vicino a Mario Mori, il generale del Ros, che incontrò a più riprese Vito Ciancimino nel 92 – 93.

Ed è in quel periodo che Mori incontra spesso a cena il vice capo dell’amministrazione penitenziaria Francesco Di Maggio e lo storico 007 Umberto Bonaventura. A sedere al loro tavolo c’è spesso lo stesso Sasinini, che interrogato nell’aprile del 2011 dai magistrati siciliani confermerà la paternità di quell’appunto.

Già alla fine degli anni ’90, quindi, c’è chi ha delineato uno scenario ben preciso delle dinamiche avrebbero portato al patto scellerato tra Cosa nostra e pezzi dello Stato. Nel frattempo, nel 1998, il governo di centro sinistra decide di chiudere per sempre le super carceri dell’isola di Pianosa e dell’Asinara, aperte il giorno dopo della strage di via d’Amelio e progettate proprio per ospitare i mafiosi detenuti in regime di carcere duro.

La notte del 10 novembre del 2002, uno degli uomini principali di quella trattativa passa a miglior vita: è Vito Ciancimino che viene colto da un arresto cardiaco nella sua casa romana. Molto più tragica è invece la fine dell’urologo Attilio Manca. Il giovane medico è originario di Barcellona Pozzo di Gotto ma da anni vive e lavora a Viterbo. Ed è nella sua abitazione laziale che viene trovato morto il 12 febbraio del 2004. Nell’avanbraccio sinistro vengono trovati due fori, a terra una siringa, mentre nel sangue l’autopsia individua tracce di eroina: Manca muore di overdose. Per la procura di Viterbo si tratta probabilmente un suicidio premeditato. Manca però è mancino, e come tale si sarebbe dovuto “bucare” l’altro braccio, il destro. La famiglia non si da pace.

Un anno dopo i giornali pubblicano le intercettazioni in carcere del boss Ciccio Pastoia. Il braccio destro di Provenzano racconta che Binnu era stato operato di prostrata a Marsiglia. Pochi giorni dopo Pastoia viene trovato impiccato nella sua cella. Quelle informazioni però bastano alla famiglia Manca per chiedere nuove indagini: nello stesso periodo in cui Provenzano si faceva operare di prostrata a Marsiglia, anche l’urologo Attilio Manca si trovava nella città francese. Una singolare coincidenza che però non basta agli investigatori: alla fine il caso Manca viene archiviato. Rimane vivo il sospetto, però, che Attilio Manca sia morto proprio per quel suo ultimo viaggio a Marsiglia.

È nello stesso periodo che un oscuro faccendiere va a bussare alla porta della Procura Nazionale Antimafia. Davanti ad un esterrefatto Pier Luigi Vigna, l’intermediario dice di essere venuto a trattare la resa di Bernardo Provenzano, che essendo gravemente malato, avrebbe deciso di costituirsi. Il faccendiere detta le condizioni: vuole due milioni di euro e l’assicurazione che la notizia dell’arresto di Provenzano venga tenuta segreta per un mese. Per Vigna e per il suo sostituto Piero Grasso (che nel frattempo gli succede ai vertici della Dna) quell’oscuro personaggio è un imbroglione e la sua proposta soltanto una bufala. -

OLIVERI : UN INTERESSANTE QUESITO PER IL SINDACO

Considerato il prevalente interesse pubblico di tutta la Cittadinanza locale, ritengo utile e necessario segnalare all'attenzione di tutti gli eventuali interessati  (Autorità e Cittadini) il seguente commento postato su questo blog:

Anonimo27 giugno 2012 23:16


"Siete i soliti "minnichi". Vi accanite contro un povero lavoratore che da buon padre pensa per tutta la numerosa famiglia. Vi attaccate alle bricioline e trascurate le cose più importanti e sostanziose. I consiglieri di minoranza (Avvocati e Ingegneri) hanno mai pensato di chiedere al Sindaco e al Capo dell'Ufficio Tecnico per quale motivo non si sono spesi i soldi lasciati dal Sindaco Carini (zio dell'attuale vice) per la costruzione dell'opera pubblica nel terreno demaniale occupato abusivamente dal consigliere di maggioranza Giacomino Bertino che non ha mai pagato il relativo canone? Altro che cipolle e angurie!!! Che fine hanno fatto i 500 mila euro di mutuo destinati a quella opera mai iniziata? Si dice che il progettista ha subito incassato la sua parcella. Chi dovrà pagare, con rivalutazione ed interessi, i danni maturati e maturandi ?.
So bene che i soliti "deficienti" si faranno una solenne risata. Ma il proverbio dice RIDE BENE CHI RIDE PER ULTIMO! ". -

Credo sia un preciso dovere delle Autorità comunali fornire ai Cittadini puntuali informazioni in merito alla mancata realizzazione dell'opera pubblica citata dall'anonimo, già finanziata, da oltre un quinquennio, con apposito mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti.
Si ritiene necessario conoscere se gli interessi su tale mutuo gravano totalmente sul Comune di Oliveri.
Non è necessario evidenziare che tutti i Cittadini di Oliveri hanno interesse - e il diritto - di conoscere quali legittimi impedimenti hanno ostacolato l'inizio dei lavori. -  Antonio Amodeo





SICILIA: REGIONE, AGGIORNATA CARTOGRAFIA GEOLOGICA DELL'ISOLA

27 Giugno 2012 - 18:02

(ASCA) - Palermo, 27 giu - ''Il Progetto CARG del dipartimento Ambiente della Regione, con la nuova Cartografia geologica suddivisa in fogli geologici e geotematici, che rappresentano la copertura dell'intero territorio regionale, e' uno strumento utile per la comprensione e la valorizzazione del territorio siciliano''.
Lo ha detto l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Alessandro Arico'.
''Questo permette - ha aggiunto - una pianificazione maggiormente corretta dello stesso ai fini della prevenzione e mitigazione dei rischi naturali, primo fra tutti quello idrogeologico, nonche' la gestione e tutela delle risorse naturali. Di particolare utilita' anche per lo studio dei fenomeni sismici dell'isola''.

Lo stato di attuazione del progetto e' disponibile sul sito www.artasicilia.eu/old_site/web/carg/, ed e' stato appena aggiornato.

Le amministrazioni territorialmente competenti, come comuni, province regionali, Protezione civile, uffici e Genio civile, i professionisti e i privati cittadini potranno consultare tutti i fogli geologici e le cartografie geologiche e geotematiche informatizzate, in scala 1:50.000, quale utile strumento per una corretta e adeguata pianificazione territoriale del territorio regionale.
Per il territorio siciliano, il progetto CARG vede la realizzazione di 29 Fogli geologici di cui: 21 realizzati dalla Regione Siciliana per il tramite del dipartimento regionale dell'Ambiente; 4 realizzati dal SNG; 2 realizzati dal CNR; 2 realizzati dall'Universita' di Catania.
I fogli gia' realizzati coprono tutta la fascia settentrionale e parte del settore orientale della Sicilia, ricoprendo circa 1/3 del territorio siciliano.
Nel sito, curato dal servizio Assetto del territorio e difesa del suolo, uno spazio e' dedicato anche all'archivio informatico degli studi geologici a supporto dei PRG in vigore e presenti nell'archivio del Dipartimento Regionale Urbanistica.
Si tratta di una banca dati consultabile per singolo Comune, dove nel geo-database sono visionabili cartografie geologiche georeferenziate, sezioni geologiche, ubicazione sondaggi e relative colonne stratigrafiche. -

SICILIA : PDL CHIEDE A LOMBARDO DOVE SONO FINITI FONDI CANTIERI LAVORO

27 Giugno 2012 - 18:36
(ASCA) - Palermo, 27 giu - I deputati regionali del PdL, Marco Falcone e Vincenzo Vinciullo, con un'interrogazione parlamentare, hanno chiesto al Governo della Regione chiarimenti sull'utilizzo dei fondi residui relativi ai cantieri di lavoro.
 ''Da alcuni mesi - spiegano i due parlamentari - i cantieri di lavoro per disoccupati si sono conclusi e, in conseguenza dei ribassi d'asta, si sono create economie per circa 25 milioni di euro.
Considerato che le economie rimaste possono essere utilizzate per finanziare ulteriori cantieri di lavoro a favore dei Comuni che abbiano emergenze territoriali dovute a calamita' naturali, ovvero con particolari situazioni di disagio sociale o che abbiano dimostrato particolare efficienza nell'utilizzo dei suddetti fondi, con i 25 milioni di euro economizzati potrebbero essere finanziati circa 240 nuovi cantieri di lavoro in tutta la Sicilia che, in un periodo di crisi come quello che attraversiamo, diverrebbe un ottimo strumento di contrasto alla sempre piu' crescente disoccupazione.
I cantieri di lavoro - concludono Falcone e Vinciullo - hanno, inoltre, dimostrato una ricaduta non indifferente per i Comuni siciliani in termini di servizi e opere pubbliche''.
Falcone ha gia' presentato un disegno di legge per consentire l'utilizzo delle economie in giacenza a favore dei Comuni per avviare nuovi cantieri di lavoro. -

mercoledì 27 giugno 2012

RIFORME : OK SENATO FEDERALE

Riforme: ok Senato federale. Torna asse Pdl-LN, salta intesa maggioranza

Torna asse Pdl-LN, salta intesa maggioranza

27 Giugno 2012 - 20:06

(ASCA) - Roma, 27 giu - Via libera dell'Aula del Senato all'emendamento della Lega Nord al testo sulle riforme costituzionali, che prevede l'introduzione nella Costituzione del Senato Federale. L'emendamento e' passato con l'appoggio del Pdl. I si' sono stati 153, i no 136 e 5 gli astenuti. Il testo torna adesso in commissione. Oggi nell'Aula del Senato si e' quindi ricostituito l'asse Pdl-Lega Nord che ha votato il testo assieme a Coesione nazionale. Mentre e' saltato il testo della maggioranza uscito dalla commissione. Per questa ragione Carlo Vizzini (Pdl) si e' dimesso dal ruolo di relatore delle riforme costituzionali. L'emendamento approvato prevede un Senato composto da 250 componenti eletti direttamente e 21 rappresentanti delle regioni. In totale 271, al posto degli attuali 315. ceg/vlm

MESSINESE MATURANDO A 85 ANNI, E GIA' MIRA ALLA LAUREA

SiciliaPercorso:ANSA.it > Regioni > Sicilia > News.


Sostiene esami diploma a Imola per dirigente di comunita' Gia

27 giugno, 19:37

(ANSA) - IMOLA (BOLOGNA), 27 GIU - A 85 anni stamani ha sostenuto l'orale per conquistare il diploma di dirigente di Comunita', e chissa' in futuro forse la laurea. Giacomo Petralia, messinese da mezzo secolo in Romagna, bolognese dal 1981, si e' presentato alla commissione dell'Istituto Cassiano da Imola (Bologna) per ottenere il 'pezzo di carta' che potra' consentirgli l'accesso all'universita'. Il suo obiettivo ultimo infatti e' una laurea con specializzazione in Medicina omeopatica. (ANSA).

CAMERA APPROVA RIFORMA FORNERO, E' LEGGE

ANSA.it > Top News > News.

Testo passa con 393 sì, 74 no e 46 astenuti.

27 giugno, 20:01

(ANSA) - ROMA, 27 GIU - La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge Fornero sulla riforma del mercato del lavoro. 393 i si', 74 i no, 46 gli astenuti. La riforma e' cosi' legge dello Stato. - (ANSA).

REGIONE SICILIA, L'ENTE INUTILE ARSEA HA UN NUOVO DIRETTORE. DA 160 MILA EURO

Sei in: Il Fatto Quotidiano > Cronaca > Regione Sicilia...

L'agenzia incaricata di pagare i contributi europei agli agricoltori non ha mai funzionato e il governatore Lombardo ne aveva promesso la soppressione nel 2010. Ma ora nomina dirigente Claudio Raciti, il suo agronomo.

di CTzen per il Fatto
27 giugno 2012Commenti (37)

«L’ho chiamata la favola della gallina dalle uova d’oro». Così Corrado Vigo, agronomo e blogger siciliano, racconta di Arsea, emanazione regionale siciliana dell’Agea, ente pagatore nazionale che si occupa di smistare agli agricoltori aiuti e contributi provenienti dall’Unione europea. Un’istituzione efficiente almeno sulla carta: voluta dalla Regione nel 2006, per il suo funzionamento sono state previste negli scorsi anni fondi, uffici e la figura di un dirigente. Eppure l’ente non è mai entrato in funzione.

Pentito, il governatore siciliano Raffaele Lombardo aveva promesso nel 2010 la sua abolizione. E invece, lo scorso 15 giugno, sulla Gazzetta ufficiale appare la nomina di un nuovo direttore. E’ Claudio Raciti, agronomo di famiglia del presidente, a cui adesso spetta una indennità di circa 160mila euro all’anno. Una delle ultime mosse del governatore prima delle dimissioni annunciate per il 28 luglio. In mezzo, le sue personali vicende giudiziarie per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.

«La mattina mi alzo alle tre e mezza. Mi hanno chiesto 21.500 euro di Imu per la mia campagna. Siamo in recessione, a me chiedete queste cifre e poi esistono questi sprechi? Non ci siamo». E’ arrabbiato Vigo. La favola dell’Arsea, pubblicata a puntate sul suo blog Vigopensiero, inizia nel 2006 quando diverse regioni italiane, tra cui la Sicilia, decidono di istituire una emanazione autonoma dell’Agea. Un’idea che rispondeva a una precisa esigenza: «Facilitare il rapporto tra gli agricoltori e l’ente nazionale, troppo lontano», spiega Vigo. Ma, nella maggior parte dei casi, l’esperimento si rivela disastroso, «perché le Regioni, attraverso i loro enti autonomi, dovevano anticipare i soldi che poi sarebbero stati restituiti dall’Agea». Un onere troppo grande in tempi di crisi.

Eppure la Regione Sicilia, allora guidata da Totò Cuffaro, decide di provarci lo stesso. Per l’Arsea prevede due sedi: una a Palermo e l’altra a Catania. E l’assunzione di 91 dipendenti, tra dirigenti, impiegati e autisti. Ma non se ne fa niente: i lavoratori restano solo tre, «per un’agenzia mai entrata in funzione», denuncia Vigo.

Nel 2009, il nuovo presidente della regione Raffaele Lombardo, subentrato a Cuffaro, nomina un primo direttore generale: Ugo Maltese. La sua indennità si aggira sui 170mila euro all’anno per guidare un ente fantasma. Scoppia la polemica e Lombardo fa un passo indietro: l’anno dopo, nel 2010, annuncia il taglio dell’Arsea e il ritorno delle sue competenze alla nazionale Agea. Nonostante gli 800mila euro previsti in bilancio per il suo funzionamento e confermati anche per il 2011. Il governatore rassicura ancora tutti: «Ho parlato col dirigente generale Ugo Maltese il quale, con grande senso di responsabilità, ha deciso di rassegnare le sue dimissioni – dichiara – E comunque voglio precisare che ancora nemmeno un euro è stato speso per quell’agenzia». Nemmeno per lo stipendio di Maltese, che infatti reclama i soldi che gli spettano.

Ma il tempo passa, l’agenzia resta sempre un ramo secco, e il governatore Lombardo annuncia intanto le sue dimissioni, previste per luglio. Prima, però, nomina un nuovo direttore regionale dell’Arsea. Ruolo formalizzato nella Gazzetta ufficiale del 15 giugno 2012. E’ Claudio Raciti, già consulente dell’impresa agricola della moglie del presidente regionale Saveria Grosso e candidato più volte alle elezioni regionali con l’Mpa, partito fondato da Lombardo. Raciti, come sta scritto nel curriculum presentato dal suo comitato elettorale nel 2001, «dal 1985 collabora politicamente con Raffaele Lombardo, al quale lo lega una stretta e sincera amicizia». Per lui, adesso, è prevista la retribuzione minima dei dirigenti regionali, cioè poco più di 160mila euro annui. «Altro che favola – conclude Vigo – E’ una presa in giro». -

di Claudia Campese

REGIONE: DOPO LA SOSTA AI BOX RIPARTE LA CORSA DELLE NOMINE

 

Mercoledì 27 Giugno 2012 15:30 

Lombardo riparte spedito nell'occupazione dei posti di governo e sottogoverno, anche grazie alle incertezze delle opposizioni. L'obiettivo: rendere il Nuovo polo determinante alle prossime regionali. Intanto per l'assessorato all'Energia è in pole Aurelio Angelini.

E dopo la sosta ai box riparte la corsa delle nomine
La lunga estate calda delle nomine è appena cominciata. Dopo una breve pausa di qualche giorno, che ha preceduto il congresso regionale del suo Mpa, Raffaele Lombardo ha ripreso il passo che aveva fatto allarmare oppositori ed ex alleati nell'occupare le caselle di governo e sottogoverno ancora libere. Dopo le dodici designazioni di cui Live Sicilia ha dato notizia ieri, con le quali sono state piazzate in strategici posti di sottogoverno diverse pedine Mpa come Marcello Caruso e Dario Bonanno, oggi il governatore ha annunciato un po' a sorpresa la nomina dell'erede di Mario Centorrino all'assessorato all'Istruzione e Formazione. Si tratta di un avvocato palermitano, Accursio Ninni Gallo, vicino a Riccardo Savona e che quindi garantirebbe agli alleati dell'Mps una presenza in giunta, visto che il percorso che avrebbe dovuto portare lo stesso Savona a subentrare a Gaetano Armao all'Economia si è più volte inceppato.

Insomma, dopo qualche giorno d'attesa, in cui Lombardo si è guardato attorno anche per valutare possibili intese con altri partiti in vista delle prossime regionali, non essendo maturato niente per via delle profonde spaccature interne a centrodestra e centrosinistra, il governatore ha pigiato l'acceleratore, proiettando in campagna elettorale il Nuovo polo, rafforzandolo al massimo, anche in vista di una possibile corsa in solitaria. "Saremo nella coalizione che vincerà", ha profetizzato oggi il governatore. E' questo l'obiettivo: fare della coalizione oggi al governo l'ago della bilancia, determinante per il successo alle prossime regionali.

Rimane ancora vuota la casella dell'Energia, l'assessorato lasciato vacante dal prefetto Giosuè Marino. Lombardo ne ha ricoperto l'interim in questi giorni e dicono lo abbia fatto con un certo attivismo. I tempi potrebbero essere ora maturi per la nomina e pare che in pole position ci sia il professore Aurelio Angelini, già esponente di primo piano dei Verdi, docente di Sociologia dell'Ambiente.

Ci sono poi le succulente nomine di sottogoverno. E chi conosce bene il governatore assicura che siamo ancora all'inizio. Il meglio deve venire, con la raffica di nomine nelle 17 Asp in scadenza quest'estate. A queste si aggiungono altre poltrone strategiche e ambite, dall'Irfis (la cui pratica ha assunto ormai i contorni di una telenovela) alla Crias passando per società partecipate di peso. “Se non lo fermano, quello non lascerà nemmeno un posto di usciere all'Inps”, commenta con una battuta un parlamentare d'opposizione. Eppure, la norma “blocca-nomine” presentata all'Ars dagli oppositori del governatore, si è impantanata in commissione, grazie all'ostruzionismo del plotoncino che a Sala d'Ercole ancora sostiene il governo. E l'impressione è che alle opposizioni, numericamente superiori, manchi la forza e forse anche un po' la voglia di andare fino in fondo. "Paradossalmente molto spesso coloro che invocano le mie dimissioni pubblicamente, poi in privato mi telefonano e mi chiedono con forza di non andarmene e di restare fino a fine legislatura", ha detto oggi ai giornalisti Lombardo. Vero? Forse. Certamente verosimile.
Ultima modifica: 27 Giugno ore 15:46