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Forza Motorsport 4

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FORZA MOTORSPORT 4
6 ottobre 2011
Questi mesi si stanno rivelando decisamente ricchi di offerte per tutti gli appassionati di titoli corsistici. Tra due prodotti su licenza come l’esaltante F1 2011 e il prossimo WRC 2, arriva finalmente nei negozi Forza Motorsport 4, esclusiva Microsoft nata anni fa come rivale di Gran Turismo, che nel tempo è stata tuttavia capace di affermare un’identità propria e di proporsi come valida esponente del proprio genere.
A distanza di soli due anni dal precedente lavoro, troviamo un prodotto perfezionato sotto molteplici aspetti, forte di alcune novità molto interessanti, e, allo stesso tempo, un episodio che segnala un certo rallentamento della serie.
Vuoi una super mega Ferrari-uber-Zonda? No, mi piace la C2 grazie…
Quando avvierete il nuovo simulatore Turn 10 verrete subito messi al volante di una Ferrari 458 Italia per competere sul nuovo circuito alpino, guidati da un elementare tutorial che vi introdurrà alle basi del gioco. Con tutti gli aiuti attivati, Forza Motorsport 4 palesa immediatamente la natura accogliente e divulgativa della serie, che cerca di rispondere alle esigenze di un pubblico il più ampio e variegato possibile.
Superata questa prima prova, si viene introdotti al World Tour, la nuova modalità carriera, partendo dalla scelta di un mezzo di classe F con cui farsi strada nel mondo delle corse. Il rinnovato menu vi permetterà di accedere anche alle altre sezioni di gioco, quali Community, Autovista , Gioco Libero e Marketplace.
Il cuore dell’esperienza, almeno in single player, rimane come di consueto la modalità Carriera, completamente rivista rispetto al capitolo precedente. Spaziando tra eventi sparsi per il mondo, affronterete diverse stagioni di difficoltà crescente e caratterizzate da un numero di competizioni sempre maggiore. Ogni evento avrà i propri requisiti, non più limitati solo alla classe del mezzo (da F a R1) e molto più variegati che in passato. Si va da gare suddivise per trazione, potenza del motore, passando per numero di portiere e molto altro.
Buono, sebbene non eccezionale, il numero di tipologie di gara proposte, arricchite dalle sfide legate alla licenza Top Gear e da competizioni uno contro uno, in questo seguito rese più emozionanti dalla presenza del traffico in pista. La Carriera seguirà il medesimo percorso per tutti i giocatori, ma ogni tappa proporrà solo competizioni che possiate affrontare con almeno una delle macchine presenti nel vostro garage. Saranno quindi i vostri gusti a plasmare direttamente l’esperienza. Inoltre, in questo modo, potrete divertirvi quanto vorrete con la vostra auto preferita (anche fino a fine World Tour), indipendentemente dalle sue caratteristiche; il gioco si preoccuperà di fornirvi sfide adeguate al vostro mezzo.
Viene così inoltre favorito l’elemento di personalizzazione delle quattroruote, sia tecnico che estetico. Alcuni potrebbero affezionarsi ad un bolide da perfezionare ed adoperare il più possibile (ovviamente ogni auto avrà un limite di potenziamento), altri potrebbero preferire un garage popolatissimo e variegato. Forza Motorsport 4 non vi farà mancare nulla, regalandovi ad ogni minima occasione un macchina e permettendovi di scegliere sempre tra un minimo di tre, così che dopo poche ore avrete già decine di mezzi a vostra disposizione. Ci sarà poi come di consueto il concessionario, dove troverete ad aspettarvi circa cinquecento mezzi divisi per costruttore.
Guidatore della domenica
Se da un lato la nuova Carriera funziona egregiamente nel proporre qualcosa di interessante e sempre adeguato alla volontà del giocatore, dall’altro il livello di difficoltà non è stato calibrato al meglio, rovinando in parte la godibilità dell’esperienza per gli utenti più smaliziati.
Ci è infatti parso di vincere con una certa facilità, laddove il livello di sfida si è via via innalzato solo a causa della crescente potenza dei bolidi che portavamo in pista, ritrovandoci a competere con avversari piuttosto lenti. La voce del menu che in modalità World Tour permette di modificare a proprio piacimento i parametri legati alla difficoltà, infatti, agisce solo sugli aiuti alla guida e non sull’intelligenza artificiale avversaria. Da un lato il prodotto Turn 10 conferma di volersi adattare a tutti i palati, ampliando le opzioni già viste nel predecessore aggiungendo un gradino simulativo in più nella risposta dello sterzo. Dall’altro avversari che diventano più ostici solo dopo metà Carriera rende la prima parte poco soddisfacente per i piloti più esperti. A questi ultimi consigliamo di giocare qualche evento selezionandolo direttamente dall’elenco completo, dove potranno impostare anche il livello di sfida separatamente, in questa edizione arricchito dalla difficoltà Pro.
Per il resto la progressione lungo il World Tour segue i classici cliché del genere, permettendo di guadagnare esperienza per salire di livello, vincere crediti ed aumentare la propria affinità con un determinato costruttore. Quest’ultimo elemento permette di ottenere sconti sui pezzi di ricambio, fino ad arrivare a potenziamenti del tutto gratuiti. Potrete tenere sotto controllo i vostri progressi nella sezione dedicata al vostro profilo, completa sotto tutti gli aspetti, dalla simpatica personalizzazione dell’avatar (vostro biglietto da visita per quando andrete online) ad una ricca lista di statistiche.
Nato col volante in mano
Dopo il World Tour, che ha completamente rivoluzionato la Carriera come eravamo abituati a viverla nell’episodio passato, l’altro importantissimo aspetto soggetto a grandi revisioni è senza dubbio il modello di guida. Questo si propone come tra i più raffinati ed accurati attualmente in circolazione su console, compiendo diversi passi avanti rispetto a due anni fa, grazie alla collaborazione con Pirelli. La casa italiana ha infatti messo a disposizione dei Turn 10 il proprio software di simulazione fisica, garantendo al gioco un plus davvero notevole.
Non parliamo di finezze che solo gli esperti più attenti noteranno, ma di un lifting totale che garantisce da un lato movimenti molto più realistici dei mezzi sulla pista e dall’altro un feeling di guida molto più intenso ed appagante. Il peso delle quattro ruote viene finalmente restituito in modo credibile, sia visivamente che volante alla mano, e soprattutto la diversificazione dei mezzi raggiunge vette di eccellenza. Dal posto di guida percepirete il tipo di trazione, una risposta alle vostre sollecitazioni differente in base al peso o all’età della macchina. In curva sarà più complesso ora tenere il vostro bolide, che spingerà sensibilmente verso l’esterno.
Eccellente il passo in avanti compiuto anche nella resa della risposta alle diversità dell’asfalto, palesata da movimenti di sospensioni, pneumatici e reazioni della carrozzeria. Tali passi avanti compiuti dal modello fisico saranno molto più percepibili e godibili con un buon volante, unico modo per poter godere appieno di Forza Motorsport 4 disattivando tutti gli aiuti. Con un pad il titolo rimane comunque godibilissimo, grazie all’ottima calibrazione dei controlli, ma difficilmente riuscirete a raggiungere il medesimo livello di controllo del mezzo garantito da periferiche migliori.
L’esperienza di guida riesce ad appagare anche grazie alla buona intelligenza artificiale, la quale, a parte la lentezza durante la modalità World Tour, a livelli di difficoltà più alti garantisce una sfida impegnativa. Abbiamo apprezzato anche le routine che portano gli avversari a compiere errori quando messi sotto pressione o la buona realizzazione di alcuni momenti di bagarre, con auto controllate dalla CPU intente a contendersi una posizione. Non manca qualche momento di smarrimento ed errori forse troppo accentuati, ma il risultato complessivo è realmente buono.
Non possiamo dire lo stesso degli scontri; come visto in passato, sono resi più che bene in caso di contatti leggeri o poco più, restituendo reazioni credibili e mai esagerate. Le cose cambiano molto quando invece impatterete a duecento chilometri orari contro altre quattro ruote o il bordo pista, con l’auto che registrerà qualche ammaccatura ma non si accartoccerà come dovrebbe, restituendo reazioni a tratti davvero poco convincenti, come ribaltamenti bizzarri e poco credibili. Il modello dei danni si comporta nello stesso modo, ovvero molto bene fino ad una certa soglia di gravità dell’incidente, per poi deludere con reazioni approssimative. Rimangono efficaci le rotture a livello meccanico, che potranno inficiare seriamente la vostra gara con perdite di potenza, sterzo compromesso o trasmissione danneggiata.
In ultimo citiamo l’assenza di gare in notturna e delle condizioni meteo, mancanza che al quarto episodio comincia a farsi sentire penalizzando in parte la varietà dell’esperienza e l’appetibilità del gioco nel suo intero. Segnaliamo inoltre come ancora non siano state inserite feature viste in altri titoli recenti come l'asfalto che si gomma col procedere della corsa o penalità in caso di taglio curve. In questo caso il gioco come i predecessori si limita a rallentare il vostro mezzo, con un effetto poco realistico. Questi dettagli cominciano a farsi sentire alla quarta iterazione del brand, che comincia a necessitare di una certa rinfrescata.
Roba da Fanatici
Come già descritto, per godere al meglio del rinnovato modello di guida, è conisgliatissimo l'utilizzo di un volante di buon livello. Per l'occasione, Fanatec ci ha gentilmente fornito un CSR Wheel con cambio si sequenziale che tradizionale accompagnato da una pedaliera CSR Elite Pedals. Il volante, saldamente ancorato alla nostra scrivania grazie all'ottimo sistema di bloccaggio, si è dimostrato una periferica di altissimo livello (dopotutto parliamo di un oggetto che costa 249 euro, senza pedaliera!), dotato di grande solidità, sensibilità millimetrica, angolo di rotazione di 900° e grip davvero eccellente. Il gioco lo supporta ovviamente appieno ed in combinazione con la solidissima pedaliera, davvero inamovibile grazie al peso ed alla base ampissima, ci ha permesso di ottenere il meglio da Forza Motorsport 4. Se dovessimo cercare una pecca potremmo citare il force feedback, piuttosto timido nel restituire vibrazioni, scossoni e quant'altro, limitandosi ad opporre resistenza nelle curve prese a velocità più sostenuta. Un oggetto del desiderio per ogni pilota virtuale, che merita di essere preso seriamente in considerazione, per lo meno da quanti possano permettersi un tale esborso.
Rifatti l'auto
Già elemento di vanto per la serie nei capitoli precedenti, torna più ricco che mai in questo seguito il reparto dedicato al tuning e personalizzazione della vostra auto. In tre reparti separati potrete: comprare nuovi potenziamenti, agire su diversi settaggi per adattare al meglio il mezzo ad ogni gara, salvando e caricando preset, ed infine esprimere l’artista che c’è in voi, dipingendo e adornando la carrozzeria con decalcomanie, grazie al medesimo sistema a più strati già visto due anni fa.
Turn 10 ha voluto ancora una volta puntare sulla creatività dei propri utenti, permettendo la registrazione ed editing dei replay e di interrompere le gare in qualsiasi momento per scattare una foto. Tutti questi elementi guadagnano tutt’altro spessore quando vi sposterete nella sezione dedicata alla community, dove tramite il vostro profilo potrete condividere tutte le vostre opere, oltreché ovviamente visionare quelle degli altri. Online si trovano già utenti che mettono in vendita livree personalizzate, foto e quant’altro, a fianco a settaggi per migliorare il proprio tempo su un determinato tracciato e molto altro.
Per quanto riguarda la parte più “ingegneristica” dell’esperienza, Forza Motorsport 4 non delude le aspettative, presentandosi completo come e più di prima. Sotto l’aspetto dei potenziamenti il gioco non vi farà mancare praticamente nulla, se non qualche componente estetico in più nel reparto spoiler, minigonne e compagnia. A partire dalla potenza del propulsore, trasmissione e sospensioni potrete arrivare fino a cambiare del tutto il motore e la trazione, ribaltando la vostra auto come un calzino. Se però non siete dei grandi esperti, il gioco vi verrà ancora una volta incontro grazie all’opzione apposita che automatizza tutto il processo potenziandovi il mezzo fino alla categoria desiderata. Nessuna assistenza invece nella sezione tuining, dove comunque troverete ad accogliervi tutte le spiegazioni del caso su ogni parametro editabile, permettendo a chiunque di apprendere quantomeno le basi di questo affascinante aspetto.
Community
Come accaduto con Forza Motorsport 3, il nuovo capitolo Turn 10 propone una modalità online di tutto rispetto. A fianco della doverosa sezione dove potrete affrontare avversari da tutto il mondo in qualsiasi tipologia di gara, troverete ampio spazio per poter costruire una vera e propria comunità di appassionati, con i quali condividere e competere su praticamente qualsiasi cosa. Potrete pubblicare il vostro tempo migliore su un determinato tracciato, sfidando la comunità a battervi, o scattare una bella foto e metterla a disposizione. Avete creato una livrea particolarmente riuscita? Vendetela. Oppure mettete all’asta l’auto intera.
Forza Motorsport 4 offre una struttura ancora più organizzata rispetto al passato, permettendo di costruire dei veri e propri club, simili nel funzionamento alle gilde dei titoli massivi, ai quali potrete aggiungervi per condividere il vostro garage. L’infrastruttura messa in piedi dagli sviluppatori è davvero notevole, starà poi all’utenza sfruttarla e farla crescere.
Kinect e feticismo automobilistico
Una feature tanto sbandierata da Microsoft per questo nuovo episodio è senza dubbio il supporto al Kinect. Tale caratteristica verrà probabilmente ignorata dalla grande maggioranza degli appassionati, in quanto permette un’interazione col gioco approssimativa e adatta solo ad un pubblico più casual. Non salva la periferica neanche la possibilità di adottarla per l’head tracking che, sebbene funzioni più che discretamente, rimane una funzione piuttosto limitata per giustificarne il costo.
Solo intrigante la possibilità di adoperare il Kinect per spaziare nella modalità Autovista (disponibile anche per chi giocherà con il solo pad), grazie alla quale potrete selezionare una tra alcune auto per poi esplorarla aprendo portiere, cofano, baule, sedervi alla guida, ascoltare informazioni e così via. Un momento di alto feticismo, castrato dal numero esiguo di mezzi con cui è possibile interagire, sbloccabili completando alcune sfide.
Alla ricerca del fotorealismo
Nonostante sia ormai a fine ciclo vitale, la console Microsoft riesce con Forza Motorsport 4 a mettere in mostra un comparto tecnico davvero eccellente. Netto il passo in avanti rispetto al predecessore, soprattutto nella qualità del rendering generale, impreziosito da un nuovo sistema di illuminazione, molto più realistico e raffinato, graziato da riflessi e luccichii vari davvero ben riusciti. La mole poligonale è notevole, aumentata rispetto al passato data la presenza di dodici vetture in pista contemporaneamente, a loro volta migliorate nella modellazione. Sebbene la resa dei mezzi in gara sia ovviamente inferiore rispetto a quanto potrete ammirare nei menu o nella modalità Autovista, la resa rimane sempre molto convincente. Lo stesso non si può dire purtroppo per quanto riguarda l’effettistica, caratterizzata da una resa di fumo e polvere non particolarmente efficace. La modellazione degli interni, riprodotti fedelmente per ogni auto inclusa nel gioco, è decisamente superiore al capitolo scorso, ma le animazioni del pilota avrebbero meritato qualche attenzione in più, soprattutto visti i risultati ottenuti da altri titoli. Rimane inoltre evidente un certo aliasing, da sempre difetto della serie, ma nulla di particolarmente grave, considerando anche il buon frame rate, sempre stabile sui sessanta al secondo.
Notevole il comparto audio, soprattutto nella resa dei motori, ognuno caratterizzato da molteplici campionamenti e restituito molto realisticamente. Meno soddisfacente il posizionamento ambientale dello stesso, in quanto variando la visuale non sentirete grossi cambiamenti, limitando l’effetto immersione che nei concorrenti ha raggiunto vette decisamente più riuscite. Per quanto riguarda la longevità, Forza Motorsport 4 non teme davvero confronti visto il quantitativo impressionante di eventi inclusi. Il tutto affiancato dalla corposissima componente online, per un titolo che alloggerà nel vostro tray per moltissimo tempo. Senza contare i DLC, che una volta rilasciato il gioco arriveranno copiosi.
(Fonte: Valerio "Folken" De Vittorio per spaziogames.it)

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