Il tè nel deserto

Al ritorno da un permanenza nel deserto libico trascrivo, per noi occidentali, la sequenza della preparazione del rito del tè che ha allietato tante mie serate sulle dune alla luce di fuoco, luna e stelle. E’ fondamentale ricordare che lo scopo è quello di passare la serata socializzando scaldandosi al fuoco con la scusa di aspettare il proprio bicchierino di tè. Tramontato il sole il deserto si raffredda velocemente. Mentre di giorno si assaporano in autunno 35 °C durante il rito del tè serale indossavamo il pile a pochi metri dal fuoco. L’ingrediente principale è la calma. Nel deserto non serve orologio, il mio l'ho regalato durante il viaggio.

Per passare la serata vanno preparati vari tè, di diversa intensità. I numerosi giri di tè si preparano partendo chiaramente con quello più forte e adoperando sempre le foglie sempre più esauste. Man mano si aggiunge nuova acqua di pozzo conservata nei bidoni di plastica che sono anche adoperati come percussioni nei canti serali.

 

Occorrente:

Alcuni bicchierini di vetro, piccoli alti e stretti, come quelli che i nostri per superalcolici. quelli arabi sono decorati da motivi geometrici dorati.
2 teiere di metallo smaltato da poter mettere sulla brace ardente.
1 pentolino alto e stretto con manico come quello per scaldare il latte.
3 cucchiai colmi di tè verde cinese per ogni ciclo di tre tè
zucchero comune
Fuoco con brace

Mettere le foglie del tè in una teiera e riempirla, non fino all’orlo, di acqua fredda. Attenti che le foglie si gonfieranno e prenderanno il posto restante nella teiera. A fine serata avevo al fianco una piccola duna nera di foglie di tè. Scaldate la teiera con le foglie per 20 minuti (!) sulla brace. Passate lentamente il tè nella teiera vuota, sbattendola ogni tanto sulla sabbia per liberare il beccuccio intasato dalle foglie. Riempite di nuova acqua fredda la teiera con le stesse foglie e metterla sulla brace per preparare già il secondo giro.

Con la teiera senza foglie ma con il tè cominciate a passarla nel pentolino e viceversa per produrre la schiuma di corredo ad ogni bicchierino. Durante il primo passaggio nel pentolino aggiungerete lo zucchero per circa 3 cucchiai. Assaggiate il tè durante i passaggi di schiuma per regolarne la dolcezza. Il barman sarà l’ultimo a bere il tè perché è l'ospitalità è sacra. Il primo tè sarà molto forte ed il sapore ricco di tannino sarà la sua caratteristica. Nei vari passaggi per produrre schiuma sarà necessario alzare la teiera o il pentolino anche fino a 50 cm mostrando non poche capacità acrobatiche. Si comincia a versare il tè a breve distanza, si alza il contenitore sempre di più per poi ridiscenderlo alle ultime gocce. Divenendo più esperti azzarderete nella distanza tra i due contenitori. Vi potete immaginare la faccia dei miei compagni libici quando io ho disperso qualche goccia di prezioso tè sulla sabbia.

Quando, stanchi di questi virtuosismi, avrete colmato i bicchierini di schiuma sarete quasi pronti. Ogni volta che versate un po' di schiuma nei bicchiere dovete togliere il tè sul fondo riversandolo nella teiera. Quando i bicchierini sono quasi colmi di schiuma potete versare il tè che nel frattempo avete riscaldato nuovamente.  Potete riempire ora i bicchierini ed offrirli, due alla volta sul palmo della mano tenendoli con indice e pollice. Appena bevuto il tè, l’ospite è tenuto a restituire il bicchiere, permettendo anche agli altri di bere. Noi abbiamo usato 5 bicchierini quando eravamo in 15 ! Nel deserto, mentre si sorseggia il tè, sdraiati sulla sabbia appoggiati sul gomito, si fanno disegni sulla sabbia con qualche piccolo rametto secco. Altro passatempo, mentre si raccontano storie fantastiche, è quello di far prendere fuoco al rametto secco per poi fare disegni in aria con il vorticoso movimento della punta incandescente. Durante l’attraversata del deserto abbiamo fatto varie tappe strategiche per raccogliere legna per il fuoco serale da cespugli secchi e soffocati dalla sabbia in movimento.

Versate agli altri amici il restante tè senza mai risciacquare il bicchiere. Quante piccole regole dettate dal razionamento dell’acqua! La schiuma resterà per alcune volte ancora nel bicchiere. Una volta finito il tè, allineate i bicchieri davanti a voi. Vista l’aridità dei luoghi questi vengono risciacquati sempre con la medesima acqua, riempiendo il primo bicchiere (quello di destra per gli arabi), scuotendolo verticalmente con il palmo della mano sopra, e poi passando l’acqua al secondo bicchiere e cosi via.

Nel frattempo tenete d’occhio la seconda teiera dove si sta formando il nuovo tè, quello medio. Il suo sapore sarà più dolce perché le foglie hanno già perso parte delle proprietà. In fine il terzo tè, ancora meno forte, risulterà molto dolce.

Buona serata.

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