01/10/08

Risonanze familiari di Giampiero Varetti

Una via percorribile nel tracciare un sentiero di consapevolezza è quella descritta dai teorici della “sindrome degli antenati” come Anne Ancelin Schützenberger o anche Jean Claude Badard e la psicobiologia. Questa strada illustra che ciascuno di noi ha dentro di sé un romanzo familiare e ogni famiglia ha una storia da raccontare; una storia che si ripete, una storia mitica, una saga e dei segreti. Siamo tutti eredi di queste tradizioni. Più esattamente, siamo gli eredi di questa tradizione, di questa storia. Nel passato familiare, anche quello lontano che con noi ha poco o nulla più a che fare, quando accadono degli eventi negativi che squilibrano quella specie di contabilità energetica che sta alla base di qualunque rapporto umano, si creano dei veri e propri debiti, insoluti da pareggiare. In questo dare e avere energetico ogni disarmonia non riequilibrata, si perpetua in una spiacevole eredità che va poi a pesare sui membri più deboli o più ricettivi all'evento. Concetto condiviso anche da Bert Hellinger con le sue “costellazioni familiari”. Badard specifica che ogni cellula è legata a una memoria, ogni percezione a una precisa funzione. Sono infatti i nostri archetipi che ci programmano attraverso le loro sequenze emozionali inconsce. Bisogna dunque andare a vedere ciò che si nasconde nell’albero genealogico e ritrovare la storia inconscia della famiglia, che poi è quella che programma le nostre disfunzioni
biologiche e comportamentali. È necessario essere coscienti di queste memorie per riprogrammarle. “Risonanze Familiari” è un campo di guarigione e di realizzazione del sé, una ricerca sui meccanismi che hanno costruito la nostra storia, i nostri tratti caratteriali, il nostro modo di comportarci, i desideri e le paure. Lo studio del nostro albero genealogico ci permette di comprendere che le sequenze emozionali indistinte dei nostri avi anche morti sono tuttora vive in noi. Abbiamo ereditato a tutti gli effetti memorie cellulari o memorie genealogiche che sono il carico emozionale trasposto nei gameti, sequenze della loro vita. La prima tappa nel cammino liberatorio dell’eredità familiare passa per una conoscenza della propria genealogia al fine di prendere coscienza delle memorie in conflitto e delle loro ripercussioni nella nostra vita.
“Noi” siamo la nostra famiglia e “noi” siamo gli altri più in generale, se non altro perché il nostro cervello non conosce che noi stessi, e quando parliamo dell’altro, parliamo di noi stessi. Le affermazioni, le considerazioni e le critiche che facciamo a proposito degli altri, quello che ci disturba e ci irrita in loro, corrisponde ai nostri conflitti. Risuoniamo con loro.
A tutti, dunque, l’invito di trovare il senso della nostra esistenza, di percorrere il cammino di conoscenza di chi siamo, da dove veniamo, e quale significato ha in questo momento quella meravigliosa esperienza che noi semplicemente chiamiamo “Vita”.
Nel corso dei seminari di Risonanze Familiari si utilizzano tecniche per lavorare sugli aspetti emozionali derivanti dalla nostra storia familiare.
Maggiori informazioni:varetti@tiscalinet.it

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