venerdì 31 dicembre 2010

Reggio nell'Emilia I

Frammenti di una gita di fine anno
Giornata grigia e fredda

Però i grigi del Po gonfio di acqua e velato da una leggera nebbiolina richiamano paesaggi un poco magici
Tutte le mete saltate perchè nulla rimane
aperto dopo le 12


All'uscita dell'autostrada il ponte strallato progettato dall'architetto-ingegnere Santiago Calatrava





Spiegazione tecnica
Un ponte strallato è un ponte di tipo "sospeso" nel quale l'impalcato è retto da una serie di cavi (gli stralli) ancorati a piloni di sostegno.
Rispetto ad un ponte sospeso di tipo classico, in cui l'impalcato è, appunto, "sospeso", mediante pendini verticali, ai cavi portanti che assumono la forma di una catenaria, gli stralli del ponte strallato collegano direttamente il piano dell'impalcato alle antenne


La caratteristica saliente dei ponti strallati è quella di assumere un comportamento statico, anche per i carichi mobili, di tipo "quasi reticolare", ovvero con soli sforzi assiali nelle membrature della struttura

L'impalcato del ponte è così soggetto a sforzi prevalentemente di compressione negli schemi di p
onti autoancorati e di trazione negli schemi di ponti strallati ancorati a terra



Commento da profano
I ponti strallati sono belli

martedì 28 dicembre 2010

Toy story 3




Antefatto
Il pomeriggio di Natale passato a vedere con tutta la famiglia cartoni animati
Finalmente l'occasione per vedere anche il film acquistato tempo fa, seguito di precedenti visti nelle sale cinematografiche
Credo ai tempi della serie sui Pokemon
Chiaramente tutti i riferimenti alle puntate precedenti li perdo

Proseguo
Ma anche in casa mia ci sono pupazzi che ormai hanno più di vent'anni e li dimostrano tutti
Decido di passarli in rassegna perchè sicuramente necessitano di restauro
Molly in particolare fa proprio pena.
L'arancione è ormai completamente sbiadito. I rammendi precedenti sfilacciati. Imbottitura che esce ovunque. In certi punti non c'è più nemmeno la stoffa. Chissà se le gambe flosce sono mai state imbottite. Il filo che uso è troppo resistente e rischia di lacerare completamente il rivestimento ridotto ad una ragnatela.
Vado con l'ago in profondità così forse evito ulteriori rotture.


Dalla camera accanto : "Mamma se stai aggiustando c'è il Molly che è scucito"

Tranquillo, il tuo Molly resisterà ancora per un poco




lunedì 27 dicembre 2010



Abbiamo perso

Abbiamo perso anche questo crepuscolo.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Ho visto dalla mia finestra
la festa del tramonto sui monti lontani.

A volte, come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.

Io ti ricordavo con l'anima oppressa
da quella tristezza che tu mi conosci.

Dove eri allora?
Tra quali genti?
Dicendo quali parole?
Perchè mi investirà tutto l'amore di colpo
quando mi sento triste e ti sento lontana?

È caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo
e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi.

Sempre, sempre ti allontani la sera
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.
P Neruda

venerdì 24 dicembre 2010

Auguri

Sereno Natale


Corelli




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giovedì 23 dicembre 2010

Concerto

Finito il periodo delle recite natalizie, finito anche il periodo dei concerti del coro del Lussana.
Cominciato il periodo della pigrizia acuta

Ma a volte, senza una particolare motivazione, per il piacere di rivedere un'amica, per la convinzione che musica è cultura, perchè poi quando mi imbarco nelle avventure all'inizio sono sempre titubante ma poi sempre soddisfatta...

Per tutto questo, nonostante la pioggia mista a neve, l'altra sera ho seguito il Concerto di Natale organizzato dal’Amministrazione Comunale e l’associazione “Cultur Almènte” di Almè

I pezzi che mi sono piaciuti di più
Lord of the dance di J.Hadermann
Adiemus – Song of Sanctuary di Karl Jenkins



Green flash

I colori del sole

Bianco, Giallo, Arancione-Rosso, Verde?





Risposta utilizzando la legge di Wien



Risposta utilizzando la quasi-magia



Già parlando delle stelle cadenti un alunno mi ha detto che so distruggere tutti i sogni
Distruggiamo anche il mito del raggio verde

lunedì 20 dicembre 2010

Giove

Glorianna



Cet amour
Si violent
Si fragile
Si tendre
Si désespéré
Cet amour
Beau comme le jour
Et mauvais comme le temps
Quand le temps est mauvais
Cet amour si vrai
Cet amour si beau
Si heureux
Si joyeux
Et si dérisoire
Tremblant de peur comme un enfant dans le noir
Et si sûr de lui
Comme un homme tranquille au millieu de la nuit
Cet amour qu faisait peur aux autres
Qui les faisait parler
Qui les faisait blêmir
Cet amour guetté
Parce que nous le guettions
Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Parce que nous l’avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Cet amour tout entier
Si vivant encore
Et tout ensoleillé
C’est le tien
C’est le mien
Celui qui a été
Cette chose toujours nouvelle
Et qui n’a pas changé
Aussi vrai qu’une plante
Aussi tremblante qu’un oiseau
Aussi chaude aussi vivant que l’été
Nous pouvons tous les deux
Aller et revenir
Nous pouvons oublier
Et puis nous rendormir
Nous réveiller souffrir vieillir
Nous endormir encore
Rêver à la mort,
Nous éveiller sourire et rire
Et rajeunir
Notre amour reste là
Têtu comme une bourrique
Vivant comme le désir
Cruel comme la mémoire
Bête comme les regrets
Tendre comme le souvenir
Froid comme le marble
Beau comme le jour
Fragile comme un enfant
Il nous regarde en souriant
Et il nous parle sans rien dire
Et moi je l’écoute en tremblant
Et je crie
Je crie pour toi
Je crie pour moi
Je te supplie
Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s’aiment
Et qui se sont aimés
Oui je lui crie
Pour toi pour moi et pour tous les autres
Que je ne connais pas
Reste là
Lá où tu es
Lá où tu étais autrefois
Reste là
Ne bouge pas
Ne t’en va pas
Nous qui sommes aimés
Nous t’avons oublié
Toi ne nous oublie pas
Nous n’avions que toi sur la terre
Ne nous laisse pas devenir froids
Beaucoup plus loin toujours
Et n’importe où
Donne-nous signe de vie
Beaucoup plus tard au coin d’un bois
Dans la forêt de la mémoire
Surgis soudain
Tends-nous la main
Et sauve-nous.
J Prevert

domenica 19 dicembre 2010

Iesolo



Panorami insoliti

sabato 18 dicembre 2010

Gelo


Non proprio come nella fotografia della via Mala per andare in Val di Scalve ma quasi ci siamo.

Il caro vento gelato del nord tiene cristallizzato tutto il mio mondo, un mondo che si è anche rivestito di venticinque centimetri di neve.

Ieri andando al lavoro la strada rimaneva asciutta nonostante già nevicasse.
I piccoli fiocchi sembravano polvere di farina sollevata nel tentativo di pulire la tavola
Nuvolette ondeggianti a destra e a sinistra, spostate dal vento delle auto. Innocue.

Duranta la mattinata guardavo i fiocchi sempre più fitti, sempre più larghi.
Rapida riconversione dei programmi
Impossibile uscire all'una, recuperare la figlia a scuola, rientrare e preparare il pranzo, ripartire per essere a lezione di inglese alle due e mezza.

In sala professori considerazioni sulle strade, sulla temperatura, sul rischio di auto bloccate nel parcheggio..
Telefonata "Mamma per colpa tua arriverò a casa alle tre perchè qui non passano nemmeno i pulmann"
Già! Invece io con la mia auto sarei volata. E' vero che quest'anno ho montato le gomme da neve ma forse, per come si è messa la stagione, sarebbe stata più opportuna la slitta trainata dai cani. Anzi, dato il periodo, dalle renne volanti così il traficco sarebbe stato completamente evitato.

Lezione di inglese passata maledicendo le previsioni del tempo (probabilità di deboli nevicate fino alle ore 12)

All'uscita primo problema da risolvere: liberare l'auto dalla neve.
Per fortuna la temperatura era così bassa che è stato facile spostarla dai finestrini verticali.
Più problematico il parabrezza. Infatti la prima neve del mattino a contatto con l'abitacolo caldo si era sciolta ma poi l'acqua ricongelando aveva formato uno straterello di mezzo centimetro di ghiaccio piuttosto difficile da rimuovere.
A casa, non si sa bene dove, ho il raschietto apposito.
A casa.
Ho dovuto accontentarmi della custodia di cartone di un cd aiutata dal getto di aria calda indirizzato verso il vetro dell'auto accesa

Finalmente liberato il vetro sono partita, con l'auto mezza piena di neve (aprendo la portiera ne è precipitata all'interno un po', entrandoci tutta quella che avevo addosso e sulle scarpe ha riempito il resto dell'abitacolo)
Non ricordavo strade così poco praticabili
Auto quasi a passo d'uomo
A dire il vero le gomme hanno fatto egregiamente il loro dovere e non sono mai sbandata nemmeno facendo manovra sulle lastre di ghiaccio
E' anche vero che al massimo il cambio automatico è arrivato in terza, cioè ho giudato con estrema prudenza

Superato anche l'ostacolo della discesa dallo scivolo che immette nel garage senza schiantarmi contro il muro a fine corsa

E' iniziato un inverno feroce

venerdì 17 dicembre 2010

Arlecchino


Il Liceo nel quale insegno è dedicato a Lorenzo Mascheroni, insigne matematico del 1700

Mi capita tra le mani un suo racconto

"Nel 1356 un certo conte di Lauvence venne a fissar dimora in Valle Brembana, portando al suo seguito un domestico, uomo astuto,maligno e goffo di natura. Questi lo serviva in qualità di portiere passava il tempo a rattoppare le scarpe dei villani dei dintorni.
Datosi a furti e scorribande, fu ferito e messo in prigione, e al processo dichiarò che, non sapendo chi fossero i suoi genitori, i compagni lo chiamavano per dileggio l'Arlesquin perchè nato nella città di Arles.
Al vedere quella figura di scimmiotto con una benda che gli copriva il volto sull'occhio destro, ove aveva riportato la ferita, i suoi giudici non sapevano trattenersi dalle risa e come di tutti era rimasto lo zimbello, così di buon grado gli donarono la vita. Si limitarono a condannarlo all'esilio, precisando che lo si avesse a porre su di un asino e condurlo al confine vestito di tela di sacco con una sciaboloa di legno al fianco e coperto da capo a piedi di tante fettuicce quanti erano i colori delle bandiere, di cui aveva combattuto le liti.
Si eseguì la condanna in mezzo ad immenso concorso di contadini, che lo deridevano, lo insultavano.
L'anno susseguente alcuni villani ubriachi vollero ripetere la cerimonia del bando, e di là ebbe origine la maschera di Pietro Arlesquin, o Arlecchino, come fu detto in seguito

giovedì 16 dicembre 2010

mercoledì 15 dicembre 2010

Psichiatria


Ben quattro incontri su quindici dedicati alle patologie del sistema nervoso e ancora manca l'incontro con lo psichiatra.

Oggi oltre alla spiegazione relativa al disturbo ossessivo compulsivo a conclusione della sezione ho mostrato il filmato realizzato dal comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Internazionale

Filmato acquistato al mare quest'estate proprio in previsione del corso pomeridiano dopo aver visionato una mostra allestita a scopo propagandistico

Il titolo del filmato già è tutto un programma "Psichiatria. Un'industria di morte"
Capitoli: Le origini della psichiatria. L'uomo ridefinito. Psichiatria: gli uomini dietro l'olocausto. Psichiatria: creare il razzismo. Psichiatria sovietica. Danni al cervello miracolose cure psichiatriche. Avvelenare per profitto. Coercizione e contenzione psichiatrica. Crimini psichiatrici. Inventare malattie mentali. I bambini nel mirino della psichiatria. Psichiatria: un'influenza nascosta. CCDU: ripristinare i diritti umani, la dignità e la salute mentale

Considerazioni
Assolutamente negativo il giudizio relativo allo stile da reality americano, ove tutto viene esaltato per creare spettacolarità
Eccessivo e sicuramente errato considerare la psichiatria causa di tutti i mali del mondo
Errato il concetto trasmesso: studiare le molecole che determinano il funzionamento del cervello non vuol dire necessariamente considerare l'uomo solo come animale, del tutto privo di spiritualità
Errato il concetto trasmesso: non solo la psichiatria nelle sue fasi iniziali si è avvalsa di metodiche discutibili e crudeli, bensì tutta la medicina

Perchè allora ho voluto che gli studenti lo vedessero?
Perchè alcune informazioni riportate è importante le sappiano (esperimenti di Pavlov, eugenetica prima dell'avvento del nazismo, visione dei malati mentali come pericolo per la società e conseguente loro isolamento, posizione per fortuna in Italia ormai superata)
Perchè avrebbero potuto vederlo o sentirne le considerazioni in un contesto completamente acritico e non riflettere su alcune delle notizie citate (almeno l'insegnante è potuta intervenire in tal senso)
Perchè sollevando i problemi potessero informarsi prima dell'intervento che avremo con il dott. Biza, porgli domande e sentire il parere di una persona addetta ai lavori
Perchè per tutte le questioni, il torto o la ragione non stanno mai solo da una parte

domenica 12 dicembre 2010

Correzioni

Pacchi di verifiche che si accumulano

Pacchi di verifiche che vengono smaltiti

Considerazioni





E se la percentuale delle sufficienze si attesta sul 25 - 30% ?

sabato 11 dicembre 2010

Tris


Per chi vuol perder tempo

The Book of Job




Punto di partenza: le illustrazioni di William Blake del libro di Giobbe.

Già lo conoscevo poco come poeta, completamente sconosciuto come artista

Le sue opere pur essendo collocate nel periodo romantico presentano spunti di notevole modernità




Punto intermedio: tra le diverse immagini in rete " the Ancien of Days" viene definito come "vecchiaia"


Ma come "vecchiaia"? E' Dio che disegna il mondo.

Rierca per verificare ove Dio venga citato come "l'Antico dei Giorni"

Daniel 7:9

I beheld till the thrones were cast down, and the Ancient of Days did sit, whose garment was white as snow, and the hair of his head like the pure wool: his throne was like the fiery flame, and his wheels as burning fire.

ἐθεώρουν ἕως ὅτε θρόνοι ἐτέθησαν, καὶ παλαιὸς ἡμερῶν ἐκάθητο ἔχων περιβολὴν ὡσεὶ χιόνα, καὶ τὸ τρίχωμα τῆς κεφαλῆς αὐτοῦ ὡσεὶ ἔριον λευκὸν καθαρόν, ὁ θρόνος ὡσεὶ φλὸξ πυρός,

Aspiciebam donec throni positi sunt, et antiquus dierum sedit: vestimentum eius candidum quasi nix, et capilli capitis eius quasi lana munda: thronus eius flammae ignis: rotae eius ignis accensus.


Punto di arrivo: aggancio alla neuroscienza

« If the doors of perception were cleansed, every thing would appear to man as it is, infinite. »
« Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito. »
(William Blake -The Marriage of Heaven and Hell)

Il viaggio nella neuroscienza lo rimando ad altra data

mercoledì 8 dicembre 2010

Tenacia


Quando mi prefiggo un obiettivo cerco di raggiungerlo.

Tempo fa ho parlato della casa per i morti apparenti a Poznan

Finalmente dal mio corrispondente polacco, che ringrazio di cuore, mi giungono notizie

I also find some interesting information. In book entitled "Podręcznik Poznańczyka albo 250 dowodów wyższości Poznania nad resztą świata" written by Marcin Januszkiewicz and Adam Pleskaczyński I found what we need. There is section about this strange house. They are affirming that Libelt wrote instruction for skilled gravedigger who worked there. Part of this instruction is quoted in this book. Here it is:

(it is translation made by me, it wasn't easy work because it is written in the polish language from 19ht century, I will call this building "funebral house" which is not best word but I can't find better one)

"Gravedigger is obligated to live in funebral house and policing institute. When body is stored in the institute he is not allowed to leave funebral house even for a moment. After body is brought to the institute he should put the body into one of the four baskets and put it at the bier. Next gravedigger activity is to put thimbles at every finger and toes. Thimbles are connected with one strand which is connected with bell. If only body slightly moves the bell will ring an alarm signal. If the bell rings or if there is any blush on the face of quasideath person or any other vital signal gravedigger duty is to call medicine doctor or surgeon (one who lives close to the institute). Concurrently he should put bottle of fragrant alcohol to the nose of quasideath man, drop few drops of kero at his tongue, at least lube chest (near heart) with kero.These are first things to do to bring back this body to live"

Ecco.
Già più di quanto scritto allora.
Anche l'indicazione del testo in polacco.
Riuscirò a trovare gli scritti originali di Libelt?

martedì 7 dicembre 2010

Ron Miller

Esopianeta psr b 1620-26 b



L'interpretazione dei dati forniti dalle sonde inviate nello spazio ha portato l
'artista Ron Miller a realizzare stupende immagini.




Esopianeta HD 188753 Ab


Probabilmente non sarà proprio così però è bello guardarle lo stesso




Collisione tra Via Lattea e Andromeda



Lo spiraglio dell'alba

respira con la tua bocca

in fondo alle vie vuote.

Luce grigia i tuoi occhi,

dolci gocce dell'alba

sulle colline scure.

Il tuo passo e il tuo fiato

come il vento dell'alba

sommergono le case.

La città abbrividisce,

odorano le pietre ‒

sei la vita, il risveglio.

Stella sperduta

nella luce dell'alba,

cigolio della brezza,

tepore, respiro ‒

è finita la notte.

Sei la luce e il mattino.

C. Pavese




Alba su Mercurio

lunedì 6 dicembre 2010

Oltremare



"Azurro oltremarino si è un colore nobile, bello, perfettissimo oltre a tucti i colori, del quale non se ne potrebbe nè dire nè fare quello che nonne sia più; et per la sua exellentia ne voglio parlare largho et dimostrarti a pieno chome si fa; et attendici bene, però che ne porteraigrande honore e utile...."
Cennino Cennini. Il libro dell'arte.


Segue la lunghissima ricetta per la preparazione del blu oltremare a partire dai lapislazzuli.


Solo nel 1935 è stata chiarita la struttura cristallina della lazurite (solfoalluminosilicato complesso) anche se già dal 1828 si poteva sintetizzarla senza sbriciolare lapislazzuli. Sintesi effettuata dal francese Jean Babtiste Guimet (1795-1871) e dal tedesco Gmelin.


Pur nella difficoltà della lettura di un testo scritto a cavallo tra il XIV e il XV secolo ritengo sia da guardare, anche solo per curiosità



sabato 4 dicembre 2010

Il diavoletto di Maxwell

Questa è dedicata a chi studia fisica

venerdì 3 dicembre 2010

Batteri




According to a new paper published in the journal Science, reporters are unable to thrive in an arsenic-rich environment

giovedì 2 dicembre 2010

Spoon River

In musica De Andrè le ha rese più gradevoli da ascoltare però preferisco la lettura del testo originale



DIPPOLD THE OPTICIAN

What do you see now?

Globes of red, yellow, purple.

Just a moment! And now?

My father and mother and sisters.

Yes! And now?

Knights at arms, beautiful women, kind faces.

Try this.

A field of grain - a city.

Very good! And now?

Many womens with bright eyes and open lips.

Try this.

Just a globet on a table.

Oh I see! Try this lens!

Just an open space - I see nothing in particular.

Well, now!

Pine trees, a lake, a summer sky.

That's better. And now?

A book.

Read a page for me.

I can't. My eyes are carried beyond the page.

Try this lens.

Depths of air.

Excellent! And now?

Light, just light, making everything below it a toy world.

Very well, we'll make the glasses accordingly.




George Gray

Molte volte ho studiato

la lapide che mi hanno scolpito:

una barca con vele ammainate, in un porto.

In realtà non è questa la mia destinazione

ma la mia vita.

Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;

il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;

l’ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.

E adesso so che bisogna alzare le vele

e prendere i venti del destino,

dovunque spingano la barca.

Dare un senso alla vita può condurre a follia

ma una vita senza senso è la tortura

dell’inquietudine e del vano desiderio-

è una barca che anela al mare eppure lo teme.

Edgar Lee Masters

























mercoledì 1 dicembre 2010

Neve




Durante il mio turno di sorveglianza all'intervallo (ne ho tre in cinque giorni di lezione) dal ballatoio della scuola osservo nel corridoio sottostante la ressa che si è creata attorno ai tavoli pieni di torte che il gruppo solidarietà mette in vendita per raccogliere fondi da destinare al progtto di sostegno per i ragazzi del Burundi dal passato movimentato in situazioni familiari disagiate.

Al mio piano quindi non c'è quasi nessuno da sorvegliare

Guardo fuori dall'enorme finestra: la neve sta cadendo fitta, i fiocchi sono larghi
In cortile, al solito, qualcuno raccoglie la neve dalle auto per fabbricarne palle da lanciare

Fisso lo sguardo sulla parete della casa di fronte e mi concentro sui fiocchi
Lo facevo anche da bambina
E ad un tratto, allora, non era più la neve a scendere ma ero io che salivo, salivo sempre più in alto

Continuo a concentrarmi su quei fiocchi ma la magia non si ripete più

Non riesco più a volare