I tumori polmonari vanno distinti in primitivi (quando il tessuto d’origine è il parenchima polmonare) e secondari (metastasi di tumori a partenza da un altro organo). Vanno inoltre distinti in benigni (rari) e maligni, la quasi totalità.
- TUMORI BENIGNI: alcuni possono avere una certa potenzialità evolutiva e per quasto vengono definiti a basso grado di malignità. Evolvono molto lentamente recidivano in loco e danno raramente metastasi. Non riconoscono un principale agente eziologico. I principali sono gli adenomi che si presentano come neoformazioni con sede in un bronco principale o lobare, aggettanti nel lume con accrescimento endobronchiale.
- TUMORI MALIGNI: il carcinoma polmonare è la neoplasia toracica più frequente nell’uomo e detiene il record della mortalità. Il numero di nuovi casi continua ad aumentare. Il picco d’incidenza si registra tra la quinta e sesta decade di vita.
Fattori di rischio:
- fumo di sigaretta: anche le consorti di soggetti fumatori presentano un rischio 2-3 volte più elevato di contrarre la malattia
- fattori genetici: spesso sono associate ad anomalie cromosomiche
- fattori occupazionali: gli agenti eziologici possono essere chimici o fisici: radiazioni, catrame, asbesto, nichel,…
- fattori ambientali
- dieta: si è dimostrata una correlazione tra maggior consumo di verdure e minor rischio neoplastico; il contrario è stato dimostrato per i grassi polinsaturi.
I tumori maligni possono essere distinti in
- tumori non a piccole cellule ( NSCLC: non small cell lung cancer):
• CA a cellule squamose
• Adenocarcinoma
• CA a grandi cellule
- microcitomi o tumori a piccole cellule ( indifferenziati a piccole cellule di derivazione neuroendocrina; SCLC).
TUMORI NSCLC
- carcinoma squamoso: caratterizzato da lesioni isolate, rotondeggianti nel contesto del parenchima polmonare o come tumori stenosanti dell’albero bronchiale
- adenocarcinoma: si sviluppa prevalentemente alla periferia del polmone ed è così chiamato per la presenza di strutture simil-ghiandolari. Esistono 4 sottotipi: l’adenocarcinoma acinoso, l’adenocarcinoma papillare, l’adenocarcinoma solido con formazione di muco e il carcinoma bronchioloalveolare.
- Carcinoma a grandi cellule: è caratterizzato dall’espressione di diversi marcatori tra cui la cheratine, l’antigene epiteliale di membrana e il CEA
TUMORI SCLC
Si sviluppano di solito centralmente e si caratterizzano per:
- origine neuroendocrina
- diffusione rapidissima
- breve tempo di raddoppiamento
- risposta critica alla TAC e all’Rx torace.
- Rispondono inizialmente molto bene alla chemioterapia
CLINICA: si manifesta con un ricco quadro sintomatologico che comprende: tosse, emoftoe, dolori, astenia, inappetenza, sindrome di Horner (miosi, ptosi, anidrosi), sindrome mediastinica (disfonia, disfagia, dispnea), nonché un raro corredo di sindromi paraneoplastiche associate (iponatriemia, sindrome di Cushing, acromegalia, sindrome miastenica, encefalite autoimmune,…).
STADIAZIONE: la fase diagnostica e la successiva valutazione dell’estensione della malattia richiedono l’impiego di molti metodi oggi disponibili: Rx torace, esami ematochimici, esame dell’espettorato ed esame bioptico, TAC del torace, scintigrafia polmonare perfusoria e RMN. La certezza della diagnosi dipende dalla quantità di cellule maligne non necrotiche presenti nel campione bioptico.
TERAPIA: le opzioni terapeutiche variano a seconda della stadiazione della neoplasia. La chirurgia rappresenta la modalità terapeutica più efficace in quanto è l’unica che può garantire una buona probabilità di guarigione nel tempo. Tuttavia non può essere praticata in pazienti con malattia già in stadio avanzato per cui si procederà ad altri interventi chemioterapici o radioterapici per la palliazione del dolore.
- MESOTELIOMA PLEURICO MALIGNO: è una neoplasia rara ma la sua incidenza aumenta notevolmente in determinate aree in cui è presente una notevole esposizione all’asbesto. È una neoplasia maligna che origina dalla pleura e tendere ad invadere specificamente le strutture adiacenti.
PATOGENESI: l’asbesto o amianto èun termine commerciale che designa una serie di fibre minerali resistenti al calore e all’attrito. Ha molteplici applicazioni, ma viene utilizzato prevalentemente nel settore cantieristico navale e dell’edilizia per la fabbricazione di materiali ignifughi. Si presenta in due forme:
- a fibre serpentine (asbesto bianco)
- a fibre aghiformi (asbesto marrone), le più aggressive in quanto sono in grado di bucare le cellule dell’epitelio respiratorio e di resistere alla digestione macrofagica.
Le fibre, giunte in fondo all’albero respiratorio, vengono fagocitate dai macrofagi che però non riescono ad eliminarle provocando un’infiammazione e la produzione di radicali liberi. L’asbesto è in grado di catalizzare la formazione di radicale ossidrile altamente reattivo, instabile e tossico che danneggia la parete cellule e in un secondo tempo produce anione superossido.
Il fumo non aumenta il riscio di mesotelioma.
CLINICA: l’esordio è di solito insidioso con modesto deficit respiratorio, dolore toracico, affanno, tosse, dispnea, calo ponderale ed astenia. Il sintomo più penoso si verifica con il progredire della malattia ed è il dolore dovuto all’infiltrazione della parete toracica. La diffusione al polmone è in genere solo locale ma la compromissione funzionale è quasi totale per la compressione della massa tumorale (polmone incarcerato)
TERAPIA: per quel che riguarda l’intervento chirurgico, la resezione deve riguardare la pleura se la lesione è limitata ( pleurectomia con decorticazione) e includere il polmone colpito se non c’è sconfinamento esterno ( pleuropneumonectomia). La radioterapia è efficace per la palliazione del dolore ed è utilizzata come profilassi per impedire la diffusione neoplastica a seguito di interventi diagnostici invasivi. La pleurodesi (unione della pleura parietale al polmone) chimica con talco (talcaggio pleurico) fa parte dei trattamenti palliativi, e si effettua spruzzando in toracoscopia talco sterile nel cavo pleurico.
Circa l’80% dei mesoteliomi è comunque dovuto all’amianto per cui la prevenzione è basata sull’eliminazione totale dell’asbesto presente nei prodotti industria