CENNI SULLA TECNICA REBORN

Reborn significa rinate.
E’ una tecnica recente ed ancora in fase di sperimentazione, nasce in America ma si sviluppa presto in gran parte dell’Europa Germania Inghilterra e con lenti passi anche in Italia.
Rinata; una bambola in vinile rinasce, ovvero, l’artista la scompone tutta togliendole occhi capelli se ne ha e colore di fabbrica per riportarla a nuova vita conferendole, avvicinandosi il più possibile al reale, l’aspetto di un bambino vero.
Dopo la decolorazione viene lavata in acqua tiepida e sapone profumato per eliminare residui di qualunque tipo sia di solventi che di sporco
Viene ridipinta la pelle con le venuzze, le chiazzette, i capillari tipici dei bambini, vengono inseriti occhi di vetro o acrilico, capelli di mohair o alpaca, con la tecnica del microrooting che consiste nell’inserire con appositi aghi, un filo alla volta i capelli alla bambola, tanto che il risultato finale dovrebbe avvicinarsi ad una testolina di un neonato.
Le unghiette vengono dipinte come vere e così le labbra e l’interno della bocca e le narici per conferire la profondità dell’interno del corpo. Molti artisti aprono le narici, altri le colorano fino a farle sembrare profonde.
Vengono applicate le ciglia e le sopraciglia o già pronte o artisti esperti applicano il microrooting anche all’occhio e all’arcata sopraccigliare.
Di solito per rendere ancora più profonda l’estetica dell’epidermide viene eseguito il purple wash che consiste nel colorare internamente il vinile con un bagno di acrilico violetto o rosso per riportare la pelle alla profondità che ha con la presenza di organi interni, viene poi applicato dietro agli occhi e alla bocca un panno nero per dare lo scuro della vascolarizzazione .
Le bambole rinate vengono assemblate in corpi appositi di stoffa o velour che grazie alla loro particolare forma e ad articolazioni plastiche inserite a pressione conferiscono alla bambola una estrema mobilità che riporta esattamente i movimenti dei neonati e i corpi stessi vengono appesantiti con specifico materiale o microsfere di vetro o metallo tanto fino a conferire alla bambola un peso reale circa due chili, chiaramente proporzionalmente alle dimensioni.
Anche la testina viene appesantita per vederla cadere come quella di un bambino piccolo.
Gli arti vengono fissati al corpo in stoffa con i cable - ties che non sono altro che le fascette a stringere che troviamo agevolmente anche in Italia.
Si può rebornizzare qualunque bambola, ma la pregiatezza del vinile è direttamente proporzionale all’estetica finale. Esistono kit predisposti in cui il vinile è morbidissimo traslucente e poroso per rendere agevole la colorazione.
I colori usati possono essere acrilici, colori a olio, o i costosissimi e difficilmente reperibili Genesis. Heat set Paint che necessitano di cottura finale e danno risultati sorprendenti.
I materiali sono molto costosi e non si trovano facilmente in Italia, le maggiori risorse sono in USA ma si riesce a reperire ottimo materiale anche in Inghilterra e Germania.
La bambola finita viene vestita come l’artista preferisce profumata e pettinata.
Sono capolavori, prenderli in braccio regala una sensazione splendida.
La tecnica è in continua evoluzione e sperimentazione, ogni giorno ci sono nuove proposte ed indicazioni.
In Italia troviamo pochi ma bravissimi artisti reborning.
 


  © Gianfranco Graniglia - www.artivarie.it