Itinerari

 

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L'ottima posizione dell'Agriturismo Villa Buieri è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e favorisce lo spostamento giornaliero verso le città toscane di maggior interesse turistico (Pisa, Lucca, Siena, Firenze, ecc.), ma costituisce anche un punto di partenza per itinerari culturali, naturalistici ed enogastronomici alla scoperta del territorio della Val Graziosa. Qui di seguito, una breve storia di Calci e il suggerimento di alcuni itinerari da fare a piedi, in bicicletta o a cavallo per conoscere meglio il tipico paesaggio calcesano.
Per maggiori informazioni: Ufficio Turistico di Calci:
Tel. (+39) 050.99.10.683 / ufficioturistico@comune.calci.pi.it

Servizio noleggio montain-bike e scooter: www.ecorent.net

> Comune di Calci
> Ufficio Turistico di Calci
> APT Pisa
> Museo di Storia Naturale
e del Territorio

> CPT Pisa (bus)
> Aeroporto Galilei
> Trenitalia (train)
> Traduzioni





Breve storia di Calci

Calci sorge alle pendici del Monte Pisano, di fronte alla pianura di Pisa e al mare; il paese è caratterizzato da più borghi che si distendendono lungo due vallate: quella di Calci e quella di Montemagno, ambedue percorse rispettivamente dai torrenti Zambra di Castelmaggiore e Zambra di Montemagno.
Fin dal medioevo l’acqua dei fiumi venne condotta in un canale in muratura chiamato Aldio, che permise lo sviluppo di molini e frantoi azionati da ruota idraulica. Sorsero anche l’arte della lana, l’olivicoltura e la raccolta del mirto o mortella, che serviva una volta macerata, per conciare le pelli. La prima notizia di un molino è del 1057, Calci nel medioevo seguì le sorti della Repubblica Pisana, alla quale forniva legname per la costruzione delle sue navi. Oltre a chiese e monasteri, c’erano castelli e torri che facevano di Calci una zona strategica, ciò nonostante, cadde con Pisa sotto il dominio fiorentino nel 1406, recuperando la libertà negli anni (1431) (1494-1509). Nel 1530 con la fine della Repubblica Fiorentina, Calci e lo Stato Pisano vennero inglobati insieme a Firenze nel Granducato di Toscana. Nel 1776 Calci venne di nuovo annesso al Comune di Pisa, dal quale era stato separato e unito a Vicopisano. Alla metà del XIX secolo nella valle erano presenti 124 molini e 34 frantoi, nel 1867 Calci divenne Comune autonomo e nel 1884 anche Montemagno potè riunirvisi. I primi sintomi del declino dell’attività molitoria si avvertirono con l’introduzione di tasse, per la contemporanea concorrenza di altri molini che funzionavano con metodi più industriali e per l’avvento dell’energia elettrica, che qui arrivò nel 1914. Nel 1887 venne inaugurata la ferrovia che univa Calci a Navacchio e a Pisa, ma nonostante ciò, la crisi economica non si arrestò, anzi accrebbe con le due guerre mondiali, vennero così smantellati quasi tutti i molini e alcuni frantoi, riconvertiti tutti in abitazioni civili. Solo la fabbricazione del cuoio andò avanti, difatti qui si inventò agli inizi del XX secolo il portamonete in cuoio a forma di tacco.
(Testo di Ferruccio Bertolini)


Itinerario - Storia, Arte e Cultura

Pieve di Calci
La Pieve venne fondata alla fine del XI secolo, la facciata è composta dal frontone corrispondente alla navata centrale e da due differenti tetti spioventi, costruita in pietra arenaria, (colore marrone) lavagnino (colore grigio) e marmo bianco.
La Certosa
Fondata nel 1366, da allora la Valle di Calci diventò Graziosa, ovvero piena di grazia divina. I certosini vi rimasero fino al 1973, dopo la Certosa venne trasformata in Museo Storico Artistico, oggi sono visitabili parte degli ambienti dove vivevano i certosini.
Orari:
Domenica e festivi 8.30-12.30
Gli altri giorni 8.30-18.30 (visite accompagnate ogni ora)
Sempre chiuso il Lunedì, Natale, 1° gennaio, 1° maggio
Info: (+39) 050.93.84.30
Il Museo di Storia Naturale e del Territorio
Qui si possono ammirare, 150 animali naturalizzati, tra i quali 4 estinti, e anche rettili e anfibi, il settore paleontologico comprende oltre 100.000 pezzi, di cui solo una parte è esposta. Una collezione mineralogica di 16.000 pezzi, 63.000 campioni zoologici. La galleria dei cetacei è la più importante di Europa con 50 scheletri.
Info: (+39) 050.22.12.970 - www.msn.unipi.it
San Bartolomeo a Tre Colli
La Pieve è in stile romanico pisano, la facciata è a pietra, sopra la porta, vi è una bifora le cui vetrate furono realizzate con donazioni da parte dei calcesani, dei Cavalieri di Malta e della Regina Elena di Savoia.
Il Molino dei Gangalandi
Il Molino è l’ultimo degli oltre 100 che esistevano nel XIX secolo, conserva tutta l’attrezzatura, le macine e gli ingranaggi originari, capaci ancora di girare.
Info Ufficio Turistico di Calci: (+39) 050.99.10.683
A Calci vi sono ovunque croci in ferro battuto, edicole votive, castelli, eremi e chiese interessanti da visitare.

 

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