Perché siamo contro l'articolo 23 dell'ipotesi di contratto del CCNL 2006-2009

-Perché prevedendo un’evoluzione professionale (questa è la motivazione contenuta nell’art. 23) dei profili tecnico-amministrativi si disconosce di fatto la professionalità dei ricercatori, che è profondamente diversa e non assimilabile a quella degli altri profili lavorativi all’interno degli Enti di Ricerca.

-Perché la previsione di destinare, alle progressioni interne di tecnici ed amministrativi, il 50% delle risorse destinate alle assunzioni di nuovi ricercatori penalizzerà fortemente i tanti ricercatori precari che aspirano ad ottenere una posizione presso un Ente di Ricerca, mediante un regolare concorso pubblico.

-Perché se davvero si fosse voluto affrontare il caso dei pochi casi di sottoinquadramento di tecnici amministrativi che realmente svolgono un ruolo da ricercatore/tecnologo si sarebbe previsto una quota ad essi riservata all’interno dei concorsi pubblici e non una selezione interna, che tra l’altro è anche di dubbia costituzionalità.

-Perché una selezione interna non sarà mai equivalente alla valutazione dei requisiti e dei meriti effettuati con un concorso pubblico. Il sottolineare il possesso di quale il titolo di studio della laurea fa un po’ sorridere : come se il possesso di una laurea ed un qualsiasi contratto a tempo indeterminato presso un Ente di Ricerca bastassero in sé a giustificare l’immissione in ruolo  da ricercatore.

E i molti altri perché che senz’altro vi staranno venendo in mente ….