Minaxidil o Finasteride per combattere l'alopecia?

Tutti sappiamo che ambedue i prodotti sono buoni per combattere l'alopecia, però hanno risultati diversi in persone differenti. Entrambi aiutano a fermare la caduta dei capelli e senza dubbio in molti casi fomentano la crescita. Quindi, qual è il migliore per il mio caso?

In realtà, non c'è ragione che ci sia una disputa tra i due perché il modo in cui agiscono contro l'alopecia e il loro uso, sono totalmente differenti. Il Minoxidil è una lozione che si applica localmente, direttamente sopra le aree colpite dall'alopecia nel cuoio capelluto. Ancora non si conosce il meccanismo esatto di azione del Minoxidil, però si suppone che agisce stimolando l'apertura dei canali di potassio, impedendo che il calcio --che in via il segnale ai follicoli affinché arrestino la crescita e scatenino l'alopecia-- entri direttamente nelle cellule.

Il Finasteride, conosciuto anche come "Propecia" è una compressa che si deve ingerire tutti i giorni. Lavora inibendo la produzione dell'enzima cinque-alfa-reduttasi, che è il responsabile della distruzione dei follicoli e quindi dell'alopecia.

Non sono assolutamente farmaci che si fanno concorrenza. Di fatto molte persone li utilizzano entrambi allo stesso tempo ottenendo buoni risultati.

Purtroppo sono molte le persone che hanno fatto trattamento con Minoxidil senza avere la costanza sufficiente. È solito essere il primo trattamento che si prova, però è anche quello che per primo si abbandona. La ragione è molto semplice: si inizia con una lozione al 2% che si usa una volta al giorno. Dopo uno o due mesi il paziente, non notando nulla, si stanca e ferma il trattamento. Il Minoxidil al 2% una volta al giorno, non dà risultati importanti contro l'alopecia. Potrebbe fermare la caduta in qualcuno che inizia a notare i sintomi da poco, però in nessuna maniera farà ricrescere i capelli.

Nel caso del Finasteride, non bisogna aspettare nessun risultato fino al sesto mese. Se sei impaziente o permetti che l'ansia prenda il sopravvento, finirai per lasciarlo. L'idea è cominciare il trattamento e non aspettarsi nulla in cambio fino a che non siano passato sei mesi. La cosa migliore che può fare è farti due o tre foto prima di iniziare, e dopo sei mesi, fare lo stesso. Quando confronterai le fotografie, se il trattamento ti ha dato buoni risultati, non vorrai lasciarlo. Nel caso che non avessi fatto nessun trattamento contro l'alopecia sinora, cerca di cominciare provando una cosa alla volta. Così ti sarà più facile sapere cosa funziona e cosa no. Ricorda sempre che i trattamenti hanno bisogno di alcuni mesi per rispondere. Se sei persistente hai altissime probabilità di combattere con successo l'alopecia. Non iniziare mai un trattamento senza consultare prima un medico specialista, se vuoi informati per conto tuo ma ricorda che è uno specialista che deve avere l'ultima parola.

Alopecia totalis

L'alopecia totalis è un tipo di alopecia poco frequente che comporta la perdita totale dei capelli e colpisce uomini e donne fin dall'infanzia, passando per l'adolescenza fino all'età adulta.

L'alopecia totalis è una variante più grave dell'alopecia areata anche se non al livello estremo dell'alopecia universalis che include anche la perdita del cuoio capelluto.

Non si conoscono le cause esatte di questa calvizie totale però si suppone che succede a causa di malattie autoimmuni, cioè è il proprio sistema immunologico che attacca l'organismo invece di proteggerlo.

Si crede che lo stress sia uno dei fattori che potrebbe contribuire a questa perdita di capelli. Nonostante ciò, ci sono casi di alopecia totalis in persone che hanno uno stile di vita libero dallo stress.

Il processo di caduta dei capelli inizia con chiazze sparse fino la perdita totale dei capelli in alcuni mesi, settimane o incluso giorni. Le possibilità di recupero sono minori che nei casi di alopecia areata, però rispondono meglio al trattamento coloro che cercano aiuto il prima possibile

Alopecia: anche le donne sono a rischio

Una capigliatura folta e lunga è un segno di femminilità. Averla in condizioni ottime però non è sempre facile. Tutte in alcuni momenti della nostra vita avremmo voluto avere un altro tipo di capelli. Se il nostro è liscio lo vogliamo riccio, se corto, lungo, se è biondo, moro, e così successivamente fino ad arrivare all'anticonformismo proprio di noi donne.

C'è però un argomento che ci preoccupa a tutte in ugual misura, e qualunque sia il nostro tipo di capelli ce li fa rizzare (se ancora ne abbiamo). Parliamo della caduta dei capelli, conosciuta scientificamente come alopecia. È talmente preoccupante che la cosmetica sta lanciando continuamente nuovi prodotti che promettono mantenere i nostri capelli al loro posto il più a lungo possibile.

Anche se per molto tempo questo tema ha preoccupato gli uomini, che sono soliti rimanere calvi, oggi è una preoccupazione ulteriore delle donne. Molte volte lo stress e le diete per dimagrire aumentano la caduta dei capelli nelle giovani. Una dieta ferrea o troppo lunga genera scarsezza di nutrienti, specialmente di proteine, acidi grassi e ferro, che debilitano i capelli e propiziano la loro caduta.

Ci sono distinti tipi di alopecia che hanno cause differenti, oltre a sintomi differenti. La alopecia androgenetica o caduta dei capelli maschili per esempio, che ha causa genetica e colpisce il 60% degli uomini di 50 anni.

L'alopecia areata è un tipo di caduta dei capelli di origine sconosciuto, anche se le sue possibili cause sono le malattie autoimmunitarie. In alcuni casi quest'ultimo tipo di alopecia può provocare la scomparsa totale dei capelli.

Esistono inoltre altre cause di caduta dei capelli come quelle derivate dalle conseguenze di alcun tipo di malattia --sifilide o malattie tiroidee-- o di alcuni farmaci --certi farmaci che aiutano a ridurre il colesterolo, farmaci anticoagulanti ed antitiroidei--

Alopecia cicatriziale

Ci si riferisce a alopecia cicatriziale come alla perdita dei follicoli piliferi o dei capelli, qualunque sia la causa. Accade a uomini e donne di tutte le età.

Ogni diagnostico specifico dentro di questa categoria è abbastanza raro, però alcuni esempi sono la dissezione della cellulite, la follicolite eosinofila pustolosa, la sindrome della degenerazione follicolare (anteriormente chiamata "pettine caldo"), la follicolite decalvans e la pseudopelade di Brocq solo per citarne alcuni.

Sebbene ci siano varie forme alopecia cicatriziale, la più comune è potenzialmente una distruzione permanente ed irreversibile dei follicoli piliferi e la loro sostituzione per tessuto cicatriziale.

La maggior parte delle forme dell'alopecia cicatriziale si produce prima come piccole zone calve nel cuoio capelluto che possono ampliarsi nel tempo. In alcuni casi, la caduta dei capelli e graduale, senza sintomi, e può essere ignorata per molto tempo. In altri casi, la caduta dei capelli e associata a forte prurito, bruciore e dolore ed è rapidamente progressiva.

L'alopecia cicatriziale primaria è una subclassificazione dell'alopecia cicatriziale in base al tipo di cellule infiammatorie che distruggono il follicolo pilifero nella tappa attiva della malattia.

L'alopecia cicatriziale secondaria può essere il risultato di incidenti, lesioni nel cuoio capelluto, infezioni, tumori o malattie della pelle (lupus).

L'alopecia cicatriziale non è contagiosa e può colpire tanto uomini come a donne di tutte le età, anche se colpisce principalmente gli adulti.